
- Data inizio
- Durata
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- 11 giu 2025
- 9 giorni
- Class
- Italiano
Con 6 miliardi di euro a disposizione per intervenire sul processo di digitalizzazione delle aziende sanitarie pubbliche, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è un’occasione unica di ammodernamento del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Il capitolo del Rapporto OASI 2024 dedicato alla digitalizzazione riporta evidenze sullo stato dell’arte di questo processo e lo fa a metà del percorso. Il 2025, infatti, sarà un anno decisivo. Una volta ottenuti gli strumenti digitali, le aziende sanitarie dovranno imparare come usarli, con sforzi soprattutto di natura organizzativa e gestionale che si prolungheranno ben al di là del PNRR.
La ricerca offre una panoramica aggiornata sullo stato dell’arte rispetto ai diversi investimenti previsti dalla Missione 6 del PNRR, che mira a rendere il sistema sanitario italiano più efficiente, innovativo e vicino alle esigenze dei cittadini. Inoltre, analizza le percezioni delle Direzioni Generali riguardo al ruolo delle aziende sanitarie in questo processo.
Il focus è sulle tre aree di investimento maggiormente interessate:
I ricercatori hanno distribuito una survey in collaborazione con la Federazione Italiana delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere (FIASO), coinvolgendo 54 aziende sanitarie. Sono stati somministrati due questionari distinti: uno rivolto ai responsabili ICT, con domande tecniche per valutare il livello di digitalizzazione, e uno indirizzato ai direttori generali (DG) per valutare l’autonomia gestionale da loro percepita.
I risultati della survey riportano che l'adozione di soluzioni digitali clinico-assistenziali risulta in aumento (il 98% delle aziende, per esempio, ha introdotto sistemi di sicurezza informatica e l’87% cartelle cliniche elettroniche). Tuttavia, la maggior parte degli ospedali si trova ai livelli iniziali (0-1 su una scala 0-7) della scala EMRAM (Electronic Medical Record Adoption Model), individuata dal Ministero della Salute per valutare il livello di digitalizzazione in tutti i presidi ospedalieri destinatari dei fondi del PNRR.
Per quanto riguarda il FSE, si registra una transizione verso il FSE 2.0 (un modello più recente e completo, che consente la raccolta di dati strutturati e agevola la condivisione delle informazioni), con una crescente alimentazione da parte delle aziende sanitarie. Documenti come i referti di radiologia e di laboratorio hanno un tasso consolidato di invio digitale, ben più elevato rispetto ai referti di specialistica ambulatoriale e alle lettere di dimissione, suggerendo che si devono ancora fare passi avanti anche in questo cantiere.
Anche con riferimento alla telemedicina, sebbene l'83% delle aziende segnali di aver adottato piattaforme, principalmente per l’erogazione di televisite e teleconsulti, ci si trova ancora in fase sperimentale. Nei prossimi mesi, le regioni dovrebbero mettere a disposizione delle aziende piattaforme regionali di telemedicina in grado di erogare varie prestazioni da remoto, ponendo le aziende di fronte alla necessità di scegliere le priorità cliniche e le soluzioni organizzative per sfruttare queste soluzioni.
Per supportare la digitalizzazione e far fronte a queste sfide, le aziende hanno adottato diverse soluzioni organizzative, privilegiando l'attribuzione delle responsabilità ai sistemi informativi aziendali, che tuttavia non hanno beneficiato di un ampliamento dei loro team.
Le Direzioni Generali percepiscono un generale equilibrio tra competenze e responsabilità assegnate alle aziende, ma desiderano una maggiore autonomia in varie dimensioni più puntuali, tra cui la pianificazione degli investimenti digitali e la definizione dei modelli di servizio.
L’analisi suggerisce che le aziende sanitarie dovranno riflettere in tempi brevi, auspicabilmente già nel 2025, su come adottare in modo sistematico le soluzioni digitali descritte, rafforzando le capacità organizzative necessarie per una loro efficace gestione. Questo processo è e sarà eterogeneo fra le aziende, che si trovano a stadi di “maturità” differenti.
Al netto di queste differenze, ovunque c'è una chiara necessità di guida strategica e sviluppo di competenze per andare oltre la semplice implementazione tecnologica. Il ruolo dei sistemi informativi e dei CIO deve evolvere dalla pure gestione tecnica verso la guida del cambiamento portato dalle soluzioni digitali, così da supportare le direzioni strategiche nel governo strategico dell’innovazione.
È necessario, infine, un approccio equilibrato tra i livelli istituzionali. Se è vero che i modelli di governance regionali variano, evidenziando diversi livelli di centralizzazione nella gestione degli investimenti e di autonomia organizzativa, solo un coordinamento efficace tra regioni e aziende può permettere il governo dei processi di digitalizzazione in questa fase così delicata per il SSN.
Paola R. Boscolo, Gianmario Cinelli, Francesca Guerra, Francesco Petracca, Paolo Petralia, Nicola Pinelli. “La trasformazione digitale delle aziende del SSN: tra investimenti del PNRR e spazi di autonomia manageriale,” in Rapporto OASI 2024, pp. 469-491.
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Bobini, Compagni, Rotolo - La sostenibilità in sanità: quattro direzioni in cui muoversi