
- Data inizio
- Durata
- Formato
- Lingua
- 5 mag 2025
- 6 giorni
- Class
- Italiano
Progettare strategie di marketing efficaci integrando l'approccio tradizionale e quello digital per valorizzare e personalizzare l'esperienza del cliente.
Ho voluto proseguire con l’argomento della settimana scorsa, perché il pezzo ha riscosso notevole interesse e mi hanno scritto in tanti. Come dire che le sneaker “intrigano” a tal punto da suscitare reazioni fondamentali per il branding: riuscire ad avere e mantenere fan, lover, o “fissati” che vengono denominati, per l’appunto, nel nostro caso, sneakerhead.
Non sono solo i collezionisti, come si potrebbe pensare…
Difficile racchiudere all’interno di un unico gruppo socio-economico-culturale e demografico questi appassionati, difficile attribuirli ad una generazione (!!!), potremmo chiamarlo, come abitualmente viene denominato, “un segmento trasversale”, quale summa di tanti micro-segmenti e singole persone che si aggregano attorno a una icona d’amare – sia essa la category, una tipologia di prodotto, una marca o un sub-brand - tanto da volersela non solo aggiudicare, ma persino costruire, esattamente come la si desidera.
Non hanno età, giovani e meno giovani. Gender? uomini e donne, etero e non etero. Sportivi e non sportivi. Appassionati per business – facendo parte dell’assortimento del punto di vendita – o per piacere.
Runner-con-stile
Gli uomini adorano il total-black, partecipano alle Maratone in giro per il mondo, ma quella a cui sono più affezionati è la Maratona di New York. Come non citare il “nostro” Maurizio Dallocchio che, oltre ad aver corso in numerose edizioni si è anche aggiudicato posizioni (da molti definite “stellari”) con tempi “pazzeschi”, da sempre. Generazione: Baby Boomer. <<Ho usato moltissime marche nel corso della mia vita-da-runner , ma sono un fan ACG>>, così come le chiamano i “veri intenditori. <<Sono recenti e realizzate da Nike, con suola in gomma per una perfetta ammortizzazione, con tomaia in tessuto nei colori nero e verde oliva e con elementi riflettenti lungo i lacci (se si corre di sera!)>>. Nike ACG dalle scarpe si è esteso verso tante altre categorie, per ogni stagione.
Mica i runner sono solo uomini
Le donne corrono <<anche più degli uomini>>, e ricercano posti dove poter sprigionare la propria energia, a tutte le ore. Partecipano alle Maratone in giro per il mondo, <<lasciando indietro molti uomini>>. Alcune si lanciano verso i colori nell’abbigliamento e nelle sneaker, il total black lo indossano per le occasioni formali! Così come affermato da Paola Tagliavini, altra “nostra” collega runner, che ha ripreso a correre e a “macinare” chilometri dopo il lockdown: <<...le sneaker devono essere performanti e tra tutte, quelle che ormai utilizzo da anni sono le Pegasus di Nike. Senza trucco e senza inganno…scarpe basiche ma sempre performanti>>.
E per chi non corre ma cammina? Romina, Generazione X, dice che <<le sneaker che possiede, consumatissime, non le sostituirebbe con nessuna altra marca o tipo di scarpa>>. <<Le mie scarpe da camminata sono uniche!>> Non ha voluto dire la marca.
Icon-hunter
Così come esistono i cool-hunter, ci sono anche i “cacciatori di icone”, dal classico impermeabile Burberry, dai jeans Levi’s 505 Orange Tab, ai maglioni di cachemire Ballantyne con scollo a V profondo, alle polo John Smedley e alle Tobacco di Adidas, possibilmente originali (non re-making). Accanto alle immancabili Church, presenti nella scarpiera, ci sono sempre più sneaker, da indossare anche in ufficio, purché iconiche e, di recente, sostenibili. Generation X. Se giocatori di basket e appassionati NBA, hanno indossato le “Jordan”, anche se si sentivano inizialmente un po’ ridicoli, in caso contrario, non acquistandole per sé, le hanno certamente regalate ai loro figli o ai nipoti.
Fashion-hunter
Le donne, non tutte (!!), cercano di aggiudicarsi le “ultimissime sneaker”, frutto di collaborazioni (collab per i tecnici!) tra art-director, celebrity e brand specializzati nelle sneaker (Raf Simons x Adidas, Off-White x Nike Air Force 1 e tanti altri), oppure realizzate da case di moda che, sulla spinta di imprenditori o di direttori creativi (es. Demna Gvasalia di Balenciaga, Alessandro Michele di Gucci, ecc.), attenti osservatori del mercato e delle tendenze, cercano di imprimere il proprio stile nel mercato delle sneaker di lusso con linguaggi nuovi (o rivitalizzati) che si esprimono in modelli, materiali e colori. Dopo alcuni tentativi apripista, dal modello “wanted” Triple S di Balenciaga (la cui denominazione proviene dalla suola a più strati), lanciato durante la sfilata autunno-inverno 2017, sono susseguite le sneaker di Prada (oltre 600 dollari) Louis Vuitton (oltre i 1000), Dior (più di 800), Valentino, Louboutin e tanti altri. Oggi le linee delle maison si sono arricchite di versioni, colorazioni, materiali tecnici e non (nylon, goretex, camoscio, pelle, ecc.). Indossare le sneaker di lusso con gonne e pantaloni eleganti o in denim è d’obbligo e rende più che mai fashion.
I “giovani” sneakerhead sono dei veri professionisti!
Elena, ha 17 anni è di nazionalità italiana e vive a Barcellona. E’ una grande appassionata di sneaker e visita - ogni volta che può - i siti ad esse dedicati, <<probabilmente la passione e la voglia di vedere i nuovi modelli che mi piacerebbe avere. A volte sono anche condizionata dai profili social: vedo una scarpa su internet, riconosco il modello e cerco di ritrovarla per informarmi sui prezzi>>.
Anche Alessandro ha 17 anni, è italiano e vive a Varese, andando spesso a Milano. E’ un grande appassionato di sneaker ed è in giro per siti tutte le volte che può! Soprattutto perché <<i siti che trattano le sneakers sono tanti e quindi scelgo quali visitare a secondo di ciò che mi interessa in quel momento>>.
Hype, Raffle, Prezzi ….
Elena. Di solito, si rilasciano nuovi modelli che cercano di alimentare l’hype anche attraverso quantità minori rispetto alla richiesta, <<Nike o altri brand decidono di fare delle raffle, ossia dei “sorteggi” con cui i compratori normali possono vincere alla lotteria. Nike ha una app specifica per “regolare” l’uscita di queste scarpe speciali e si chiama SNKRS. Quando su quest’ultimo c’è una raffle per un paio di sneaker, si hanno solo 15 minuti per iscriverti, inserire dati e carta di credito e autorizzare il pagamento>>. In caso di vincita (quando il sistema, casualmente, sceglie il fortunato tra tutti gli utenti del mondo), le scarpe arriveranno nel tempo di due o tre settimane presso l’indirizzo/l’abitazione del vincitore.
Alessandro. <<E’ fondamentale controllare i prezzi di scarpe già in commercio (prezzi di resell) e, per questo, i siti come StockX o Klekt (anche se klekt mi piace meno per il funzionamento, preferisco StockX che, però, avendo la base in Usa ha prezzi un po’ più alti. Su questi siti si può anche vendere o comprare: una volta ho usato StockX per vendere una scarpa. Di solito però le vendo ad un ragazzo che conosco e che ho intercettato su Instagram>>.
<<Su StockX in generale non ci sono le raffle. Le vere raffle avvengono quando esce una scarpa nuova, in edizione limitata: se Nike deve lanciare un altro modello limitato usa la sua applicazione SNKRS: e qui devi avere già account e carta di credito, bisogna essere prontissimi quando viene rilasciato il modello! A volte si tratta di una vera e propria estrazione, in altri casi è solo una questione di velocità: bisogna essere solo più veloci nell’acquisto e nel pagamento. E quando c’è una release particolarmente importante – le scarpe di cui non posso proprio fare a meno!!!!! – voglio aumentare la probabilità di essere selezionato, chiedo aiuto alla family…. mamma, papa, zii…. insomma…a chi ha una carta di credito! >>
Utilizzo, scatole e relazione con le sneaker
Elena. Le sneaker vengono ovviamente indossate <<perché penso che non abbia senso comprarle per poi tenerle in mostra sopra uno scaffale o, ancora peggio, nascoste dentro una scatola, specialmente se poi non si ha intenzione di rivenderle. Ma la domanda dipende da caso a caso, se fossi una collezionista davvero fortunata, in possesso di una scarpa introvabile e autografata - ad esempio dallo stesso Jordan o da altri personaggi famosi - probabilmente la terrei al sicuro da possibili danni, comunque in esposizione magari dentro una teca di vetro, proprio come si fa nei musei!!>>
Alessandro. Grandi emozioni e forti sentimenti verso le sneaker si evidenziano dalle parole. <<Mi è capitato di essere estratto ed è un’emozione fantastica…bè, non esageriamo…comunque è una cosa bella perché ci vuole fortuna o prontezza. E quando me le sono aggiudicate, l’ho fatto per rivenderle. Poi però…in alcuni casi le ho tenute per me!>>
Ma l’utilizzo delle scarpre? Conservo benissimo le scarpe, ordinatissime nella scarpiera….poi le metto, facendo attenzione a non rovinarle. Per quelle a cui tengo di più ho lo shield dentro la scarpa (una sorta di forma in plastica) che non fa piegare le scarpe quando si cammina. Ah, importantissimo: conservo tutte le scatole, perché anche le scatole per queste scarpe hanno un ruolo. Per alcune collaborazioni, è solo la scatola che caratterizza la versione speciale della scarpa: la special box. Ad esempio, il modello della Nike Dunk Low in collaborazione con Ben and Jerrys (che si chiamano anche Nike Chunky Dunky) può avere la scatola normale o la special box: il prezzo delle scarpe è 1300 euro con la scatola normale, 2300 euro per quelle con la scatola speciale.
Comunque, senza arrivare a questi modelli così costosi, le scatole si tengono perché sono belle e ….sono fondamentali per rivendere le scarpe>>.
Aggiornamento continuo ….
Elena spiega come fa ad essere aggiornata. <<Mi informo principalmente attraverso Instagram e magari qualche volta vedo nuovi modelli di sneakers su Tik Tok. E’ interessante la pagina “COOKIESNKICKS”, di un negozio situato a Los Angeles in California, dove si possono vedere tutti gli ultimi modelli; è poi divertentissimo perché la pagina è gestita dai ragazzi che lavorano lì come commessi>>. Tra le pagine italiane seguite su Instagram e dedicate alla moda <<molte pongono attenzione sulle sneakers, come “Outpump” con al suo interno “outpumpsneakers”, oppure “035market” con interessanti informazioni. Agli inizi però la mia passione è stata alimentata da una pagina Instagram, forse meno conosciuta, di un ragazzo molto giovane: “Anotherstupidesigner”. Mi è capitato anche di parlare nei Dm con il ragazzo che gestisce la pagina, lui mi ha insegnato dei trucchi per comprare più velocemente su SNKRS e mi ha dato molti pareri e informazioni sulle scarpe.>>
Alessandro è un “cacciatore” di nuovi lanci e drop in giro per il mondo. <<Seguo i rumors sulle novità….cercando notizie su modelli di cui non è ancora confermata l’uscita. Consulto dei siti (Soldoutservice o Outpump) che rilasciano notizie sulla moda, tra cui anche quelle sui nuovi modelli di sneakers. Alcuni modelli vengono avvistati ai piedi di personaggi famosi ancora prima della loro uscita, come ad esempio le scarpe di Travis Scott, avvistate ai suoi piedi e poi comparse tra le storie di instagram: così si capisce che verranno rilasciate prossimamente….>>
Dove si acquista? Acquistare on-line o nei punti di vendita?
Elena dichiara che online o negozio hanno pro e contro. << Cerco sempre di prendere le scarpe al prezzo di retail, appena escono sul sito di SNKRS, quando hanno un prezzo molto inferiore e direi più giusto. L’unica volta che sono riuscita a “coppare” ossia prendere delle scarpe fra i primi acquirenti è stata la prima volta che ci ho provato (Jordan 1 High Court Purple), da allora avrò tentato nell’impresa almeno 20 volte e non è mai più ricapitato. (Coppare verbo italianizzato dall’inglese “to cop” ). Comprando online ho la possibilità di vedere e prendere tutte le scarpe del mondo, inoltre in siti come STOCKX e GOAT posso vedere il valore attuale della scarpa, monitorare il prezzo di mercato nel tempo, fare la mia eventuale offerta. Un’altra informazione interessante è che a seconda del numero di scarpa, il prezzo varia, questo perché c’è più richiesta di alcuni numeri. Ovviamente però non posso provare il modello di scarpa desiderato.
D’altra parte, per quanto riguarda i negozi, è molto difficile trovare negozi dedicati, a meno che non si viva in città relativamente grandi. In ogni caso il negozio ha un vantaggio in più perché ovviamente provare la scarpa è molto importante, anche se a volte alcune paia di scarpe molto ricercate e “rare” non si possono provare, infatti sono avvolte nella plastica per non farle rovinare. Un altro punto a favore del negozio è che hai la certezza di riuscire a comprare la scarpa (sfortunatamente al prezzo di resell e non retail) e, che non devi aspettare del tempo per indossarla.
Anche Alessandro spiega quelli che ritiene i vantaggi e gli svantaggi nello scegliere se acquistare sul sito o nel punto di vendita. <<La cosa bella è avere scarpe speciali, in particolare le collaborazioni sono interessanti. On line posso andare su vari siti, dipende dal marchio della scarpa che mi interessa, tra l’altro ci sono i modelli in edizione limitata e più ricercati. Al negozio può accadere che vengano inviate scarpe in edizione limitata, ma bisogna fare camp out….per me meglio decisamente l’online!!!>>
Chiudo con una frase raccolta da Orlando che, dopo la specialistica in Management in Bocconi, esperienze professionali, diverse, nel mondo, nel post-pandemia si è dedicato ai giovani di Barcellona, con un “negozio-di-lusso-contemporaneo”. Le sneaker nel suo punto di vendita non potevano mancare; solo due brand: Nike e Adidas.
<<Solitamente i giovani, dai 13 ai 25 anni, arrivano nel punto di vendita con le idee chiare; scelgono, si fanno mettere da parte il paio di sneaker prescelto che, in seguito, verrà acquistato o, comunque, pagato da genitori o parenti. Le scarpe saranno “il premio” da riscuotersi solo una volta che si è ottenuta la promozione>>. E se non sono promossi? Orlando trova sempre qualche cliente disposto ad acquistare l’ultimo pezzo rimasto!
I termini, il modo di esprimersi e il linguaggio cambiano, ma la passione resta...