- Data inizio
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- 4 mar 2025
- 40 ore
- Online
- Italiano
Gestire il prodotto in ogni fase del suo ciclo di vita, bilanciare le esigenze dei clienti e garantire la redditività aziendale.
Ancora Amarcord, proseguendo con apporcci che dalla produzione giungono allo store e poi al retailing e si autoalimentano senza fine!
Questa volta ho trovato assonanze che, oltre ad essere connesse a Marco – alumnus con grande passione per marketing e brand management (…ovviamente!) - sono saldamente legate a radici territoriali, artiginalità e lavorazioni fortemente specializzate e connesse alla pasticceria. Ciò significa che le tradizioni culturali di un territorio divengono motore di sviluppo al suo interno…andando oltre!
Ieri, oggi e futuro si intrecciano per Martesana che, come per le narrazioni delle altre precedenti “puntate” del serial Amarcord, descrivono ancora una volta una delle storie (incedibili!) della nostra Italia e (solo per il momento?) di Milano e della Lombardia, partendo dalle abilità pasticcere pugliesi!
Anche per Martesana…difficile riuscire a raccontare proprio tutto…ma la fascinazione per il brand e per la sua evoluzione - a dimostrazione che il passaggio da una realtà familiare ad una realtà più strutturata ed organizzata induce a crescita ed esaltazione delle fonti del valore di un brand dedito alla tradizione pasticcera italiana - sono alla base dell’intervista rivolta a Marco, cogliendo ciò che qui, in Branded World, interessa.
Amarcord #3: Marco Marsico
Classe 1988, laurea in “Linguistical and Cultural Mediation” (English and Chinese) presso l’Università di Milano (2010), cui fa seguito il Master of Science in Marketing Management presso l’Università Bocconi (2012). Altri momenti formativi, durante il periodo della Pandemia, seguendo la passione per il marketing, ma soprattutto per il lavoro sul campo in settori, aziende e per brand diversi, ma sempre italianissimi (!) Negli ultimi 7 anni il significativo trasporto per il settore food & beverage, così caratterizzante la nostra Italia e culturalmente rilevante nella crescita dell’importante tessuto imprenditoriale nazionale (PMI)… ha fatto sì che giungesse in Martesana (dal 2021). In cui è Head of Sales & Marketing e riporta al General Manager gestendo e coordinando iniziative e persone in ambito marketing (BtoB, BtoC), branding (innovation, licensing, restyling), sales (CRM), e-commerce, retail (tra cui programmazione e opening degli Store), Marketing Communication (Adv, Fiere, One-to-One, etc.) etc. Si potrebbe sinteticamente dire che il suo focus è il marketing a 360° per il brand Martesana!
Ah…dimenticavo: è Pugliese doc!
Il negozio, il punto di vendita, lo store è divenuto, nel corso del tempo, un elemento cruciale – e spesso indispensabile e unico – per il branding. Tale luogo in cui il cliente può non solo acquistare o consumare ma soprattutto sperimentare, assaggiare e assaporare (nel caso del food), degustare (termine ampiamente impiegato per il beverage) e/o “socializzare” le scelte, gli atti di consumo, le routine, i saluti, l’augurio per il “buon…”, i sorrisi o i borbotti in modo conviviale o diadico, condividendo o meno eventuali soddisfazioni o insoddisfazioni con altri frequentatori del luogo: amici, parenti, conoscenti, avventori e così via, ma anche “appartenenti” al luogo: pasticceri, barman, bartender, “specialisti” del caffè, sommelier, camerieri, cassieri, etc... Ciò può accadere in modo abituale oppure occasionale in momenti specifici della giornata (colazione, pranzo, merenda, aperitivo, cena, post/ante, etc…), uscendo o rientrando a casa, prima o dopo gli orari di lavoro, durante la settimana (quotidianamente, tutti i lunedì, il sabato o la domenica, a giorni alterni…), del mese, dell’anno (in vacanza, per Natale, Pasqua, Capodanno, San Giuseppe, la Festa del papà, la Festa della mamma, etc.). Fondamentale è esserci, essere ben presente e localizzato per accogliere i consumatori e le loro tradizionali o sempre più articolate richieste attraverso un’offerta “da” produttore o rivenditore che renda lo store un vero e proprio “brand” con servizi, prodotti in assortimento store-branded, localizzazioni, strutture, ambienti, atmosfere e persone che si ritrovino e condividano valori fondanti, spirito, processi, “ritualità”, simbologie…
La natura stessa dello store-brand rende quanto mai rilevante ed essenziale il costrutto relazionale della marca, basato su: relazioni con i clienti costruite, mantenute e fornite dai dipendenti; reti di fornitori e partner che, insieme allo store (es. Percassi per Starbuck) o al suo interno (es. le botteghe di Mercato Centrale), offrano valore al consumatore; relazioni con stakeholder esterni come media, investitori, autorità pubbliche e comunità locali (es. localizzazioni e relativi permessi o pratiche burocratiche per apertura o lancio di nuovi store) che contribuiscono a reputazione e percezione, riuscendo così ad alimentare le strategie di sviluppo del brand.
Ed è proprio all’interno di questo “processo di marca” connotato di relazioni plurime e complesse tipiche di una città come Milano… che si inserisce Martesana.
Milano da sempre evidenzia una forte tradizione artigiana nella pasticceria ed anche il suo essere una città d’approdo per moltissimi pugliesi; ricordo che circa quarant’anni fa, al mio arrivo in questa città, mi dicevano che Cologno Monzese era più Cologno Pugliese! Al di là del sorriso che tale affermazione può strappare, Milano è una città che ha permesso ad alcuni emigranti-artigiani di affermare in questo territorio degli store-brand di pasticceria, importanti, in una città grande, competitiva, moderna e…delle “grandi occasioni” con pasticceri-artisti-artigiani!
Martesana viene fondata nel 1966 da Vincenzo Santoro. Con questo nome e questo cognome non poteva che essere pugliese! Infatti, il Maestro, nato nel 1952 ad Orta Nova, provincia di Foggia, giovanissimo parte dalla sua terra insieme a due dei suoi cinque fratelli (le famiglie numerose e spesso “affamate” del Sud), alla volta di Milano durante gli anni del boom economico e approda subito nel mondo della pasticceria e della ristorazione.
Maestro Vincenzo Santoro si inerisce perfettamente nelle storie pasticcere milanesi; nel 1966 acquisisce la prima pasticceria in Piazza Greco, poi nasce Martesana di via Cagliero a poca distanza dall’ omonimo naviglio (da cui prende il nome, in onore dell’accoglienza ricevuta e per localizzare lo store-brand!), oggi divenuto uno degli store del brand, ma che permane quale “Bottega Storica”…lì dove tutto ebbe origine! E’ anche instancabile nella ricerca, nel lavoro, nell’arte e …nella crescita personale, professionale e di mercato per Martesana, la sua creatura! Come Maestro pasticcere, numerosi premi e riconoscimenti si sono susseguiti nel tempo; in ordine cronologico alcuni momenti più importanti: nel 1984 perfezionamento francese per acquisisce nuove tecniche di lavorazione che nei due anni successivi si concretizzano con la creazione di una torta (a forma di Duomo di Milano) per accogliere alla manifestazione APAL una delegazione di pasticcieri stranieri; nel 2013 primo posto ai Campionati Mondiali World Chocolate Masters di Parigi; nel 2020 medaglia d’oro per il miglior Panettone d’Italia (da sottolineare come il panettone faccia parte della tradizione pasticcera lombarda e milanese) in occasione della Competizione Artisti del Panettone; nel 2021 Tre Torte della undicesima edizione della Guida “Pasticceri & Pasticcerie 2022” del Gambero Rosso; nel 2022 e nel 2023 Martesana è tra i soli 27 locali in Italia premiati con il suddetto alto riconoscimento, nonché la quarta meneghina inserita nella guida; sempre nel 2023, in occasione di Host Milano, il Maestro riceve direttamente da Iginio Massari il premio assegnato ‘Ai Migliori Pasticcieri del Mondo’.
Se dovessimo sintetizzare i valori che quotidianamente il duro lavoro del Maestro è riuscito a trasferire all’interno della sua organizzazione, che oggi conta circa 70 dipendenti - creando il connettivo su cui si basa l’intero business e il retail, e relazionandosi con consumatori, stakeholder e investitori oggi presenti nel capitale societario (risale al 2021 il nuovo assetto societario, con un aumento di capitale di 1,5 milioni di euro - in cui MEGA Holding ed Eagle Capital Ventures guidano l’acquisizione di una larga maggioranza della bottega storica milanese con l’obiettivo di rafforzare lo sviluppo del brand sul territorio nazionale e estero - e la presenza di un nuovo team manageriale) - potremmo indicare: la tradizione di cui è intrisa la pasticceria Martesana, nel rispetto di ricette della tradizione e non venendo però mai meno a ricerca, sperimentazione e creatività, uniche in grado di far esprimere in modo compiuto arte, artigianalità e saper fare con la cura dei minimi dettagli (basti pensare alla torta a forma de Duomo di Milano) e la peculiarità di un processo produttivo “artistico” contemporaneo, divenendo “cultura del dolce”.
Ma per poter trasferire ed essere cultura, non basta un laboratorio centrale di 1.500 mq. - anche se di nuovissima strutturazione, la cui capacità produttiva just in time è di circa1500 panettoni al giorno, senza l'ausilio di conservanti e tutti fatti a mano, quale “catena di montaggio 100% umana” - è opportuno “restituire ed alimentare” una promessa autentica che raggiunga i consumatori in modo univoco. Ciò implica:
Giusto alcuni che mi hanno colpito particolarmente.
A livello di organico, con l’ingresso degli investitori, Martesana è passata da circa 30 dipendenti agli attuali circa 70; la struttura organizzativa esprime un nuovo organigramma, i nuovi profili manageriali sono composti da un General Manager e tre responsabili di funzione (Sales & Marketing, Finance & Hr, Operation).
Il raddoppio del fatturato in meno di 3 anni, ha raggiunto i 5,4 milioni di euro nel 2022, sfiorando i 7 milioni di euro nel 2023,, evidenziando i successi di mercato ottenuti dal brand.
Giornalmente per bottega il numero-medio di scontrini varia tra 500 e 1000, a seconda che si tratti di giorno infrasettimanale, fine-settimana, feriale o festivo. Ovviamente il numero di scontrini non fa riferimento al solo caffè ma si riferisce all’ampia gamma prodotti offerta. Ad esempio, le colazioni - che rappresentano la base costante e solida per tutto l'anno - attraverso i nuovi inserimenti in portafoglio di maritozzi e pasticciotti hanno, da un lato agito sulla componente della tradizione pasticcera italiana e, dall’altra su innovazione e creatività da trasferire all’interno dei punti di vendita di proprietà. Risultato è ravvisabile nel ruolo trainante assunto da questi prodotti in occasione della colazione mattutina, raggiungendo sin da subito il 40% del valore delle colazioni.
Dal 2015 al 2024 sono cinque i nuovi store dedicati all’alta pasticceria di quartiere, di cui 3 tra il 2021-2024 (luglio).
Restiamo in attesa di vederne ancora di…buone con lo sviluppo di Martesana.
E...al prossimo Amarcord.