SDA Bocconi unisce finanza e arte: una nuova visione per il mercato dell'arte

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L'arte può essere considerata un asset finanziario? Quali dinamiche economiche ne influenzano il valore? Quali strumenti finanziari possono supportare collezionisti, investitori e istituzioni nel mercato dell’arte? Queste domande, raramente affrontate in modo sistematico in ambito accademico, sono state al centro di un’iniziativa pionieristica della SDA Bocconi, che si sta affermando come punto di riferimento globale nello studio dell’intersezione tra arte e finanza.

Attraverso un dialogo innovativo tra economisti, storici dell’arte, esperti legali e professionisti del settore, l’Intensive Program in Art Markets and Finance,  offerto anche come  concentration all'interno del Master in Arts Management and Administration (MAMA), diretto da Andrea Rurale, ha esplorato i meccanismi del mercato dell’arte con un approccio scientifico e multidisciplinare. Brunella Bruno, ricercatrice presso il Dipartimento di Finanza dell'Università Bocconi, ha aperto la discussione introducendo il quadro concettuale che collega arte e finanza, evidenziando le analogie e le differenze tra questi due ambiti. Un keynote speech di Christl Novakovic, Head of Wealth Management EMEA di UBS, ha poi offerto un'esclusiva panoramica sul ruolo delle istituzioni finanziarie nell’analisi del mercato dell’arte e nei servizi di consulenza per collezionisti e investitori.

Tra i numerosi interventi di rilievo, Jianping Mei, Professore di Finanza alla NYU Stern e alla Cheung Kong Graduate School of Business di Shanghai, nonché creatore del Sotheby’s Mei Moses Index, ha offerto un’analisi approfondita delle tendenze di lungo periodo nel mercato dell’arte. Il suo indice è ampiamente riconosciuto come il principale benchmark per monitorare le performance del settore e il suo contributo si è concentrato in particolare sugli sviluppi del mercato cinese.

Oltre agli aspetti finanziari, il programma ha affrontato tematiche giuridiche e la gestione del rischio nel settore artistico. Paula Trommel, Global Compliance Officer di Hauser & Wirth, ha trattato argomenti chiave come le normative antiriciclaggio (AML), le sanzioni economiche e la tassazione internazionale, mentre Pierre Valentin, Avvocato specializzato in diritto dell'arte, ha analizzato le sfide legali legate all’autenticità, alla proprietà e alla circolazione transfrontaliera delle opere d’arte. Sharon Hecker, Storica dell’Arte e Curatrice, ha esplorato i rischi associati alla provenienza, alle errate attribuzioni e ai falsi, sottolineando il ruolo fondamentale della due diligence per collezionisti e musei.

Sophie Neuendorf, Vicepresidente di Artnet, ha fornito preziosi spunti sul ruolo della trasparenza dei prezzi e dei big data nell'analisi del mercato dell'arte. Drew Watson, Managing Director of Art Services presso Bank of America, ha esaminato il comportamento dei collezionisti e l’evoluzione delle strategie di investimento, evidenziando come le nuove generazioni di acquirenti ultra-wealthy approccino l’arte con una mentalità sempre più finanziaria.

Il dibattito si è poi spostato sul ruolo delle istituzioni culturali: Andrea Rurale, direttore del Programma Intensive Program in Art Markets and Finance, ha analizzato il modo in cui le collezioni museali contribuiscono a legittimare il valore artistico, mentre Cristiano De Lorenzo, Managing Director Italy di Christie’s, ha spiegato come le case d’asta e i collezionisti influenzino la circolazione e la valutazione delle opere d’arte. Un focus particolare è stato dedicato alla tutela del patrimonio culturale, con Giuseppe Marseglia, Comandante del Gruppo Nord-Centro Italia dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, che ha presentato casi reali di traffico illecito di opere d’arte e le strategie adottate dalle forze dell’ordine per contrastare questi crimini.

Questa iniziativa ha rappresentato un significativo passo avanti nell’analisi del mercato dell’arte, offrendo un approccio unico e innovativo che integra prospettive economiche, giuridiche e storiche. Grazie alla sua capacità di connettere questi ambiti, la SDA Bocconi si conferma come una delle pochissime istituzioni accademiche a livello globale in grado di affrontare tali tematiche con rigore scientifico e con il coinvolgimento diretto di esperti di spicco del settore. Attraverso questo dialogo interdisciplinare, la scuola continua a stabilire un punto di riferimento per comprendere la crescente finanziarizzazione del mercato dell’arte.

 

SDA Bocconi School of Management

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