- Data di inizio
- Durata
- Formato
- Lingua
- 3 mar 2025
- 12 giorni
- Class
- Inglese
To grasp international art market dynamics and understand the roles of collectors, investors, galleries, advisors, fairs, and auction houses.
La scorsa settimana è stata la più importante dell’anno per il SEE Lab e per la space economy mondiale. Milano ha ospitato un’edizione da record dell’International Astronautical Congress (IAC) e lo Space Economy Evolution Lab di SDA Bocconi School of Management ha partecipato in forze, con la Direttrice, Simonetta Di Pippo, e i ricercatori Filippo Papamarenghi e Filippo Borgogno. In sostegno al team hanno partecipato anche Matteo Nori, Daiana Cotoara e gli studenti Beatrice Alemanni e Pietro Bazzotti.
Con più di 200 espositori da 45 paesi, 12.000 partecipanti (per la metà under 35, a testimonianza del revival che l’interesse per lo spazio sta vivendo in questi anni), 26 astronauti e 46 tra capi di agenzie spaziali nazionale e continentali e ministri responsabili, l’edizione milanese ha raggiunto numeri mai sfiorati in precedenza.
Allo stand del SEE Lab, si sono susseguiti cinque eventi: tre organizzati in collaborazione con membri e partner del laboratorio (Intesa Sanpaolo, Deloitte e RINA, D-Orbit e Planetek) e due di presentazione di importanti accordi con Women in Aerospace Europe e con Unidroit.
Inoltre, la direttrice del laboratorio, Simonetta Di Pippo, è stata protagonista di numerosi incontri bilaterali, che hanno aperto importanti prospettive di ricerca e ha moderato un incontro negli spazi di Leonardo, al quale hanno partecipato il presidente dell’agenzia spaziale italiana, Teodoro Valente, la direttrice dell’United Nations Office for Outer Space Affairs (UNOOSA), Aarti Holla-Maini, la Direttrice deglif Earth Observation Programmes
dell’European Space Agency (ESA), Simonetta Cheli, e Massimo Comparini, Managing Director della Space Business Unit di Leonardo.
“L’Italia è uno dei pochi paesi al mondo a poter vantare imprese attive nell’intera filiera della space economy,” afferma Di Pippo, “e lo IAC 2024 ha attirato visitatori da tutto il mondo. Gli italiani, pur essendo naturalmente i più numerosi, hanno rappresentato solo un quarto del totale.”
Tanta attività è, però, difficile da misurare, prima di tutto per le difficoltà che si incontrano a definire che cosa sia space economy. “Oggi, infatti,” spiega Di Pippo, “sono centinaia le attività apparentemente non correlate, che dipendono però dalla space economy per la loro stessa esistenza. Senza i satelliti non esisterebbero i navigatori e attività come il delivery, ma diventa sempre più complessa la valutazione del settore. Di conseguenza, dove possiamo stabilire il confine tra ciò che è space economy e ciò che non lo è?” È, questo, il principale interrogativo al quale vuole rispondere il progetto SeeData per arrivare a un censimento delle attività e a una quantificazione del loro valore con un livello di approssimazione molto spinto.
“Le stime correnti, a cura di diversi enti internazionali,” dice ancora Di Pippo, “risultano diverse tra di loro, anche se in teoria dovrebbero avere gli stessi dati di partenza. La ragione per la quale cosi non è risiede nel fatto che vengono adottati dei processi che grossolanamente potrebbe definire top down, partendo da definizioni e assunzioni a livello macro per poi scendere nello specifico. Noi invece procediamo al contrario, partendo dalle singole attività per poi aggregarle, in un processo bottom up.”
Proprio al progetto SeeData era dedicato un paper scientifico, che i ricercatori del See Lab hanno presentato nel corso dello IAC.
SDA Bocconi School of Management
To grasp international art market dynamics and understand the roles of collectors, investors, galleries, advisors, fairs, and auction houses.
Offrire le conoscenze e competenze relative all’imprenditorialità sociale e al management del terzo settore per nuovi modelli di business sostenibili.
Fornire principi e strumenti efficaci per la gestione strategica dell’attività di raccolta fondi a supporto della sostenibilità della causa sociale.