- Data inizio
- Durata
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- Lingua
- 4 mar 2025
- 40 ore
- Online
- Italiano
Gestire il prodotto in ogni fase del suo ciclo di vita, bilanciare le esigenze dei clienti e garantire la redditività aziendale.
Bentornati a Branded World, la rubrica d’appuntamento quindicinale e di ogni lunedì mattina, che ancora per buona parte di quest’anno vi terrà compagnia per l’inizio settimana.
Il Nuovo Anno, che arriva puntualmente, mostra il tempo che vola imperterrito alla medesima velocità (sempre avanti e mai indietro!) e porge uno sguardo verso il dopo, portandosi dietro la gioia di ricominciare e la speranza che il nuovo sia migliore di quello appena lasciato! L’invito è di capitalizzare sul vecchio e lanciarci a capofitto verso nuove intenzioni e buoni propositi.
Con questo primo pezzo, quindi, vi trasferisco un augurio molto personale per il nuovo anno che avanza. Spero che, l’immersione rilassante (si fa per dire!) e di vacanza, come accaduto per molti di voi (in letture, feste, eventi, film, serial e trasmissioni televisive), abbia dato i suoi frutti!
Non sono in grado di fare previsioni, ma augurarvi di seguire dei buoni propositi che … senza magie o stregonerie … mi sono sembrati adatti a “osservare” l’anno che è già qui.
Tento di sdrammatizzare! Se fosse l’anno del Drago potremmo attribuire le colpe del propagarsi delle fiamme, che stanno divampando in questi giorni, a motivazioni geopolitiche! Nell’oroscopo cinese – già rifarsi a quest’ultimo potrebbe additarsi quale primo paradosso - il 2025 è l’Anno del Serpente. Quest’ultimo è un segno enigmatico che, accanto a quello del Drago, è il più venerato.
Il Serpente (sesto posto nello zodiaco cinese) è conosciuto come un segno complesso e sfaccettato; tra le caratteristiche proprie del segno ci sono saggezza, pazienza e mistero, alimentate da “qualità/abilità” quali astuzia, introspezione e innata capacità nel superare le avversità. Ciò è strettamente collegato al potenziale trasformativo del serpente che, liberandosi della sua pelle per rinnovarsi, rappresenta un potente simbolo di evoluzione.
Per questo motivo, il Serpente incarna sviluppo evolutivo (positivo), generatore di resilienza, crescita e armonia.
Molti, tanti e diversi gli hype che ci portiamo dietro e connessi a: intelligenza artificiale, prontamente parafrasata o ridenominata in: intelligenza artigianale, incoscienza naturale, intelligenza naturale e così via; augmented, di qualsiasi natura, che indica quel “di più”, quale aggiunta migliorativa che induce alla perfezione; empowerment (personale, al femminile, di Paese, dentro e fuori l’azienda, di mercato, fortemente legato a corporate o brand…etc. etc. etc.) che nella sua accezione (meno alta e più bieca) viene strettamente legato al concetto di “power” o di “super-poteri” – affermati, ostentati, gridati, urlati e spesso divenuti un diritto – in quanto esemplificativi di super-eroi, tutti perfetti! Mi fermo qui, benché tanto altro si potrebbe aggiungere.
Per converso, l’armonia, la crescita e la resilienza (dell’Anno del Serpente!) potrebbero essere frutto di “strategie” di mitigazione, mantenimento o, ancor meglio, di accettazione dell’imperfezione, tanto che si potrebbe tradurre in normale imperfezione.
Quindi prendo in prestito buona parte della lettera scritta da Enrico Galiano, insegnante e scrittore friulano, di augurio ai ragazzi, perché la reputo esemplificativa di quanto vorrei sottolineare con questo primo buon proposito. Propongo quindi uno stralcio del testo, in cui ho evidenziato dei passaggi – a mio avviso - “salienti”.
Solo apparentemente paradossali, ma strettamente legati tra loro, soprattutto apprezzandone i significati e lo scopo di entrambi.
Mindfulness, anche denominato “qui e ora”, si è appropriato di “quel” momento di consapevolezza e presenza mentale in cui tutto ciò che accade dentro e fuori di sé viene visto per come è realmente, riconoscendone il flusso di sensazioni, pensieri, emozioni, immagini, ricavando pertanto gli insegnamenti dal passato, ormai immutabile e sollecitando così un modo nuovo di relazionarsi con sé stessi e la propria esperienza. Il famoso “Carpe Diem” di Orazio. Le pratiche di mindfulness sono ormai rientrate tra le pratiche manageriali offerte dalle imprese all’interno delle proprie aziende o esercitate a tutte le età dalle persone. Le persone, i consumatori vogliono prendersi una pausa dal sovraccarico informativo, dalla sovrastimolazione e dall’essere inondati da informazioni (cd. dopamine fast https://www.health.harvard.edu/blog/dopamine-fasting-misunderstanding-science-spawns-a-maladaptive-fad-2020022618917), ricercando in piena consapevolezza relazioni sincere, trasparenti, eque ed etiche.
Longevità definisce la capacità fisiologica di un qualsiasi organismo di sopravvivere per un determinato periodo di tempo, oltre il limite medio. Solitamente, riferendosi alla longevità è immediata l’associazione all’essere umano, per il quale l'interazione con numerosi fattori intrinseci o estrinsechi (genetici, ambientali e comportamentali) porta alcuni individui a superare i 100 anni! Infatti, i progressi di medicina, assistenza sanitaria, condizioni di lavoro, alimentazione, esercizio fisico e così via, sono fattori molto diversi tra loro che nel tempo hanno contribuito a far sì che il terzo tempo della vita sia ormai la regola e non l’eccezione! E, per evitare timori, precisiamo che la scienza della longevità non punta all’immortalità né tanto meno ad aggiungere anni alla vita, ma a migliorare lo stato di salute per godere al meglio del tempo a disposizione. Ovviamente la longevità funziona anche per marche, aziende, prodotti, servizi, cui solitamente i riferimenti sono a evergreen, senza tempo, legacy, heritage, storia elmenti che se “ben alimentati” fanno sopravvivere tali “organismi” nel tempo, rendendoli unici, mitici e, pertanto, oggetti/soggetti leggendari.
Ecco i paradossi! Mindfulness e longevità?
L’Anno del Serpente porta con sé la potenzialità di imprimere “strategie” o “tattiche” volte a resilienza, adattamento e rinnovamento. Ciò implica non stare fermi a guardare e ad aspettare ma seguire e proseguire verso la strada intrapresa o da intraprendere, con piani, liste, progetti! Prendo, quindi, in prestito due approfondimenti (per me, natalizi!): una docu-serie (Netflix, 2023) e un libro (Garcia, Miralles, 2017). Molti i suggerimenti per essere longevi (non solo in termini di età!), resilienti e per riconoscersi in una forza motivante, un senso di scopo o una ragione per vivere e perseguire il proposito di “lunga durata”!
In questo periodo sembra tutto così complesso che la voglia di semplicità e trasparenza regnano sovrane. Le si ricerca nei piccoli gesti della quotidianità, nell’uso delle tecnologie e delle piattaforme, nel lavoro, nell’impiego di beni, prodotti e servizi nonché nelle esperienze, sovente, complesse e complicate nel farsi “effettivamente” esperire!
Marche (per approfondimenti sul tema vi rimando a un pezzo del blog (https://www.sdabocconi.it/it/sda-bocconi-insight/brand-semplicity) e persone, dentro e fuori delle aziende, dovrebbero essere in grado di applicare il principio tramandato dallo scienziato Albert Einstein: “The definition of genius is taking the complex and making it simple”. Come dire che per essere “geniali” (e aggiungerei talentuosi!) nel fare qualcosa è bene renderlo semplice!
Non è un caso che con l’avvento degli AI-Agent (agenti basati sull’AI) - sistemi software intelligenti in grado di elaborare informazioni multimodali, che permettono all'agente di mostrare un ragionamento, adattarsi e pensare in modo proattivo per aiutare a gestire workflow complessi – se ne descrive le attività in termini di "Chief Simplifier Officer”. Ed anche un libro molto interessante in merito è: The Semplicity Principle: Six Steps Towards Clarity in a Complex World (Hobsbawm, 2020).
E rifacendoci all’anno del Serpente: la vera semplicità non è semplice o facile, richiede tempo, lavoro, pazienza, saggezza e trasparenza!
Ultimo punto: la trasparenza, o per lo meno così vorrei concludere i buoni propositi.
Da un lato, la trasparenza e la richiesta di maggiore trasparenza è generalizzata, ma in specifico “fa scopa” con l’eticità nel marketing e, più in generale, con l’etica di marca, d’azienda e così via, perché diviene il fondamento per ottenere risultati a lungo termine attraverso pratiche, tecnologie e comportamenti quali: la più volte citata IA, sostenibilità, longevità, etc...secondo prospettive sociali e ambientali. Ma, se pensiamo che tra soli cinque anni, il 30% della forza lavoro apparterrà alla Gen Z (https://www.self.inc/info/gen-z-workforce-statistics/) che: non ha paura di sostenere le proprie richieste, evidenzia la necessità/volontà di rimodellare in modo profondo il posto di lavoro e di introdurre nuove prospettive e valori, appaiono evidenti le “sue” tre priorità: maggiore trasparenza aziendale, supporto per la salute mentale e adozione della tecnologia.
E qui si chiude il cerchio: essere sé stessi, se pur imperfetti, essere “qui e ora” ma guardare alla longevità, con semplicità e trasparenza.
Questi i buoni propositi (a partire dal) del 2025, agendo e considerando i paradossi a cui doverci continuamente adattare anche “cambiando” la pelle!
Alla prossima.