Il valore generato dall’edilizia residenziale: il caso ATER Umbria

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In un recente evento presso il nostro campus, sono stati presentati i risultati della ricerca “Il valore generato dall’edilizia residenziale pubblica: il caso Ater Umbria” realizzata da Raffaella Saporito, Eleonora Perobelli, Alessandro Furnari, Eugenia Miraglia di SDA Bocconi per ATER Umbria, l’azienda casa che gestisce il patrimonio di edilizia residenziale pubblica della regione.

Lo studio, condotto con un approccio innovativo che combina metodi qualitativi e quantitativi, ha permesso di analizzare l’impatto dell’azione di ATER Umbria su tre livelli: il territorio (macro), la rete istituzionale (meso) e gli inquilini (micro).

 

Numeri che parlano di valore sociale

La ricerca ha messo in evidenza come ATER Umbria genera valore:

  • per il territorio, offrendo una risposta in crescita al bisogno abitativo e sostenendo lo sviluppo economico del territorio grazie all’attrazione e buona gestione delle risorse pubbliche: 50 milioni di euro di lavori banditi nel solo 2023, di cui il 63% relativi a progetti PINQUA o PNRR
  • per gli attori della rete istituzionale, contribuendo alla sostenibilità economica e sociale dei comuni: sono stimati 2,4 milioni di euro di risparmi per i Comuni umbri grazie agli sfratti evitati da ATER Umbria con i piani di rientro; abilitando l’azione del terzo settore e gestendo il patrimonio regionale come leva di promozione sociale.
  • per i propri inquilini, garantendo sicurezza abitativa e inclusione sociale (il canone è dell’80% più basso rispetto a quello medio di mercato), in un contesto in cui le persone si sentono fortemente radicate. Cruciale per l’esperienza abitativa degli inquilini è il ruolo della gestione: le persone hanno dichiarato di trovare risposte e ascolto in ATER. Inoltre, le case ATER posso essere dei luoghi di tenuta sociale: l’autogestione registra maggiore apprezzamento rispetto ad altre forme di gestione.

Durante l’evento, Marco Buttieri, Presidente di FEDERCASA, ha ribadito come “Creare valore sociale è uno dei nostri principali obiettivi, vista la finalità delle nostre Aziende.” Affermazione condivisa da Raffaella Saporito di SDA Bocconi secondo cui “dire che le aziende casa non fanno solo gestione immobiliare, ma anche di servizi abitativi, non basta più: occorre rendere tangibile il valore economico e sociale generato per il sistema.” Eleonora Perobelli di SDA Bocconi, ha poi sottolineato l'importanza di strumenti di rilevazione multidimensionali, che “possono sostenere le aziende a rappresentare la propria natura ibrida, nonché a ripensare gli strumenti di governo del gruppo pubblico: questa ricerca lo ha dimostrato plasticamente.”

Infine, Emiliano Napoletti, Presidente di ATER Umbria ha evidenziato come “la capacità di portare a un altro livello il dialogo, l’integrazione e la collaborazione con tutte le persone che ci hanno aiutato con questo lavoro sia un fattore sostanziale nella ricerca del miglioramento. Dunque, è solo l’inizio.”

Spunti per il futuro

Lo studio offre importanti indicazioni sia per le aziende casa italiane che per gli attori istituzionali coinvolti nelle politiche abitative. Per le prime, emerge l’importanza di sistemi di rilevazione che evidenzino il valore non economico generato, insieme alla capacità di ascoltare e rispondere agli inquilini. Per i secondi, i risultati sottolineano l’esigenza di superare i confini organizzativi, favorendo una logica di collaborazione a filiera per rispondere meglio ai bisogni abitativi del territorio.

SDA Bocconi School of Management

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