Con la legge regionale 25/2017 e ancor prima con la legge regionale 8/2005, Regione Lombardia, in concorso con le istituzioni territoriali della giustizia e dell’esecuzione penale, ha promosso, sostenuto e stabilizzato un insieme di interventi tra loro complementari e integrati, volti al recupero e reinserimento nella società delle persone adulte e minori sottoposte a provvedimento dell’Autorità giudiziaria. Oggetto della ricerca, tuttora in corso, sono gli interventi realizzati tra il 2016 e il 2021 grazie al finanziamento di 100 progetti (33 nel 2016, 32 nel 2019 e 35 nel 2021), di cui 61 rivolti agli adulti e 39 a minori. Nel bando 2021 trovano spazio 35 progetti, cui hanno partecipato 312 partner tra enti del Terzo settore, enti pubblici e agenzie accreditate alla formazione e al lavoro. Complessivamente, nel quinquennio, i progetti hanno permesso di intercettare più di 15.000 persone detenute, assieme ai loro nuclei familiari, con un significativo coinvolgimento della comunità territoriale, per un investimento complessivo pari a circa 28 milioni di euro.
L’attività di ricerca si focalizza su tre dimensioni di analisi:
- Impatto degli interventi sui beneficiari, con l’obiettivo di avere elementi di valutazione circa l’efficacia dei progetti di inclusione sociale.
- Modelli di gestione degli interventi, al fine di verificare la qualità dei processi collaborativi tra gli attori coinvolti nei progetti e sviluppare linee guida per il disegno di interventi in favore dell’inclusione sociale.
- Sostenibilità dei soggetti attuatori beneficiari dei finanziamenti, per valutare lo stato di salute del sistema dell’inclusione in Lombardia.
La prima dimensione di analisi riguarda gli interventi erogati nel biennio 2021-2022. Gli interventi oggetto di studio sono tirocini, accoglienza abitativa temporanea, interventi educativi su minori, volontariato, laboratori teatrali e formazione professionale. Gli enti capofila stanno conducendo rilevazioni ad personam sui beneficiari riguardanti la situazione del soggetto prima degli interventi (per esempio fine pena, vulnerabilità, svolgimento di attività in passato), durante (se ha fruito di più interventi, se ha completato o interrotto il percorso) e nei primi mesi successivi al termine dell’intervento. Le schede-impatto hanno restituito l’osservazione di 484 adulti e 566 minori.
Per la seconda dimensione, sono stati condotti focus group e workshop tematici sul collaborative management per esplorare le dinamiche dei partenariati. È emerso che questi condividono le peculiarità delle reti, caratterizzandosi per l’interdipendenza, l’assenza di gerarchie rigide e l’interazione tra i membri. Partendo da queste considerazioni si è condotto un questionario per valutare la qualità della collaborazione fra gli enti. Si è registrato un buon livello di adesione: il questionario è stato compilato da 135 partner e dalla totalità degli enti capofila, con un tasso di copertura totale del 49 per cento.
Per la terza dimensione si è sviluppato un questionario basato sulla letteratura manageriale riguardante il valore economico generato dal sistema di inclusione nel periodo 2017-2022, le caratteristiche del capitale umano, la propensione alla collaborazione con partner e l’innovazione dei servizi. Il tasso di partecipazione è in linea con il primo questionario.