#ABOUTLEADERSHIP

Gestire ruoli multipli

Nella società contemporanea, dove il lavoro, la famiglia, il tempo libero e gli impegni sociali si intrecciano in una trama sempre più complessa, la gestione dei ruoli multipli rappresenta una sfida quotidiana. In questo contesto, l’arte di gestire i vari ambiti diventa essenziale per garantire benessere personale e produttività, anche se, volenti o nolenti, il tentativo di stabilire confini tra le varie sfere può innescare sensi di colpa.

Stabilire limiti tra casa e lavoro, per esempio, non significa rinunciare alle responsabilità o all’impegno verso gli altri, bensì riconoscere che ogni ambito richiede attenzioni specifiche. Quando decidiamo di “chiudere” con il lavoro a un’ora prestabilita per dedicare tempo alla famiglia, o quando ci prendiamo una pausa rigenerante, inevitabilmente si può sperimentare un senso di colpa: quel sentimento interiore che ci fa dubitare se stiamo facendo abbastanza o se stiamo trascurando un ruolo a favore dell’altro. Tale senso di colpa, tuttavia, non deve essere interpretato come un ostacolo insormontabile. In realtà, esso rappresenta una risposta emotiva naturale, il cui scopo originario è quello di mantenere un equilibrio etico e relazionale. Nel momento in cui si definiscono limiti, questo sentimento agisce da monito, invitandoci a riflettere su quali compromessi siamo disposti a fare. Ma se analizzato in profondità, il senso di colpa rivela anche un potenziale trasformativo. Infatti, nel processo di definizione dei confini, si sviluppano competenze trasversali che contribuiscono a rendere, nel lungo termine, irrilevanti quei sensi di colpa. Tra queste, la capacità di gestione del tempo, l’intelligenza emotiva e la resilienza occupano un posto centrale. Imparare a pianificare le proprie attività in modo strategico, riconoscere e validare le proprie emozioni, e sapersi adattare alle esigenze mutevoli dei diversi contesti sono doti che, col tempo, trasformano il senso di colpa in uno stimolo per migliorarsi e per ridefinire priorità e confini.

Questo processo di crescita personale è ben documentato in numerosi studi accademici, che evidenziano come il self-management non solo migliori la qualità della vita lavorativa, ma contribuisca anche a un più sano equilibrio tra vita privata e professionale. Il riconoscimento dei propri limiti diventa così un atto di intelligenza emotiva, in cui il leader di se stessi impara a dire “no” per fare spazio al “sì” verso ciò che realmente conta. Adottare una visione integrata della gestione dei ruoli significa accettare che la vita è fatta di scelte complesse e, talvolta, contraddittorie. In questo percorso, i sensi di colpa possono rappresentare un segnale, un feedback emotivo utile per calibrare le proprie azioni, senza tuttavia bloccare la nostra capacità di evolvere. Un approccio consapevole e flessibile, che abbraccia sia la necessità di stabilire confini chiari sia la consapevolezza del valore delle competenze trasversali acquisite, permette di superare il peso del giudizio interno e di valorizzare l’equilibrio (o più spesso dis-equilibrio) raggiunto.

Se, quindi, da una parte i sensi di colpa possono emergere quando si impongono limiti ad un ruolo specifico, dall’altra parte essi sono il trampolino di lancio per sviluppare una serie di abilità trasversali che, a lungo termine, li rendono meno rilevanti. La gestione dei ruoli multipli non è, pertanto, solo una questione di organizzazione del tempo, ma un percorso di crescita personale e professionale che, se affrontato con consapevolezza, trasforma le sfide quotidiane in opportunità di miglioramento continuo.

SHARE SU