- Data inizio
- Durata
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- 31 gen 2025
- 40 ore
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- Italiano
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‘Follow the money’, la rilevazione sugli investimenti nelle imprese dei settori digitali, mostra l’esplosione del funding nel 2021 per la tecnologia alla base delle criptovalute e per gli universi virtuali.
Un anno da ricordare il 2021, e, per una volta, non a causa degli strascichi della pandemia da Covid 19. L’anno passato e il primo quadrimestre del 2022, infatti, hanno rappresentato un deciso cambio di passo sul fronte degli investimenti nelle startup che popolano il mondo digitale. È quanto emerge da ‘Follow the money’, la rilevazione del Digital Enterprise Value and Organization Lab (DEVO Lab) di SDA Bocconi, che ha analizzato l’orientamento degli ultimi cinque anni, dal 2017 al Q1 del 2022, degli investimenti (es., venture capital e angel investor) nelle startup globali legate alle tecnologie digitali. Usando come discriminante gli investimenti maggiori di 500 mila dollari, sono state passate al setaccio più di 140 mila transazioni che hanno coinvolto 73.592 aziende e un totale di 4 mila miliardi di dollari di investimenti. Il panorama che ne viene dipinto vede in primo piano tre attori principali: le tecnologie, ormai consolidate, di intelligenza artificiale e cloud computing, l’ascesa prepotente delle tecnologie blockchain e l’esplosione di due trend che si nutrono di queste varie tecnologie: il metaverso e il web 3.0.
“Il nostro obiettivo era capire che tipo di investimenti avessero ottenuto le imprese del mondo digitale”, spiegano Gianluigi Castelli e Severino Meregalli, rispettivamente direttore e coordinatore scientifico del DEVO Lab. “Ciò che ne abbiamo tratto è che, pur considerando una crescita generale del mercato del 100%, il 2021 ha rappresentato l’esplosione degli investimenti un po’ in tutti i settori legati alle tecnologie digitali”.
A guidare questo fermento generale degli investimenti, le imprese legate all’AI, che passano dai 36 miliardi di dollari raccolti nel 2020 agli 82 del 2021 (soprattutto attraverso investimenti late-stage, a dimostrazione del fatto che siano tecnologie ormai ben consolidate), seguite dalle imprese che operano nel cloud, che aumentano gli investimenti dai 15 miliardi del 2020 ai 43 del 2021. Spicca anche la blockchain, settore nel quale le imprese, nel 2021, raccolgono 35 miliardi (erano appena 3 nel 2020). Guardando alle percentuali di crescita, è proprio la blockchain a segnare l’unico aumento a quattro cifre: +1.118% del 2021 sul 2020, seguito dal +354% del 3D printing, dal +277% della tecnologia satellitare, dal +225% della computer vision (una delle tecnologie dietro alle auto a guida autonoma, per esempio) e al + 185% del cloud computing.
L’unico arretramento che si registra è quello degli investimenti nella tecnologia 5G. Tuttavia, tale arretramento sarebbe “fisiologico”, secondo Nico Abbatemarco, ricercatore del DEVO Lab. “Il 5G è una tecnologia che a oggi ha bisogno ancora di una solida infrastruttura portante, la cui realizzazione è nelle mani di un ristretto numero di aziende, come gli operatori telefonici nazionali o alcuni grandi digital incumbent ed è dunque difficile che ci sia spazio per aziende più piccole come le startup, oggetto di questa ricerca”.
Tornando alla grande crescita della blockchain, dal punto di vista degli investimenti, questa “è stata il riflesso della lievitazione del prezzo del Bitcoin nel 2020, che ha portato un grande interesse del mercato verso la tecnologia che c’è dietro”, spiega Leonardo Maria De Rossi, coordinatore del filone blockchain presso DEVO Lab. “Gli investimenti in criptovalute da parte dei risparmiatori hanno portato interesse per l’investimento in startup legate alle piattaforme di blockchain da parte degli investitori”. “Tuttavia, attenzione”, aggiunge De Rossi, “la blockchain è una tecnologia piena di imbonitori e progetti poco trasparenti. Seguire gli investimenti degli altri alla cieca potrebbe essere un rischio”.
Guardando più nel dettaglio nel settore blockchain, lo studio ‘Follow the money’ mostra come il successo di questa tecnologia abbia portato, a cascata, anche a quello dei Non Fungible Token (NFT), le cui imprese collegate sono passate dal raccogliere appena 44 milioni di dollari nel Q1 2021 all’1,77 miliardi raccolti del Q1 2022.
Infine, il capitolo metaverso e web 3.0 (ossia, il web decentralizzato basato su blockchain). Qui, si tratta di trend tecnologici, più che di tecnologie vere e proprie, poiché ciascuno di essi in realtà sfrutta diversi elementi. Ciò non toglie che siano queste le tendenze del momento: da quando Facebook ha annunciato il cambiamento del proprio nome in Meta, infatti, gli investimenti in società che dichiarano di occuparsi di metaverso hanno visto un +4.500%, con un’esplosione tra Q3 e Q4 del 2021. Un simile fermento si è poi registrato anche in ambito web 3.0, che ha visto crescere gli investimenti del 500% tra il 2020 e il 2021 (da 26 a 157 milioni) e del 145% tra il 2021 e il solo primo trimestre del 2022 (da 157 a 385 milioni).
“Il 2021 è stata quindi un’annata incredibile dal punto di vista degli investimenti nelle imprese dei settori digitali”, chiosano Gianluca Salviotti e Lorenzo Diaferia, rispettivamente coordinatore operativo e ricercatore responsabile del filone AI del DEVO Lab. “L’AI e il cloud computing, tecnologie mature, si confermano ancora grandi collettori di risorse, anche perché sono ‘abilitatori’ di tante altre applicazioni. La blockchain è senza dubbio la tecnologia che ha visto l’incremento maggiore e che ha trainato l’interesse per gli NFT. Infine, il metaverso è la vera bomba che è esplosa dal punto di vista degli investimenti in startup”.
SDA Bocconi School of Management
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