Per promuovere la mobilità sostenibile, non parliamo di sostenibilità

Il mobiUS, Smart & Sustainable Mobility Lab, ha presentato i risultati di un’analisi dei comportamenti della Gen Z in Europa e Asia

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Semplicità, stabilità e socialità sono i driver che determinano le scelte di mobilità della Gen Z (i nati tra il 1996 e il 2010) sia in Europa, sia in Asia, secondo i risultati delle ricerche del mobiUs Lab (Smart & Sustainable Mobility), presentati martedì 4 marzo in SDA Bocconi School of Management.

 

Paradossalmente, ha notato una delle autrici, Stefania Borghini, la ricerca della sostenibilità non è uno dei driver che portano a comportamenti più sostenibili, come l’adozione della mobilità elettrica. E il paese in cui la Gen Z è meno sensibile al tema, la Cina, è anche quello in cui si registrano i comportamenti più sostenibili. La via da battere per promuovere una mobilità più verde da parte di una generazione pragmatica come la Gen Z è, perciò, quella degli incentivi e dei vantaggi misurabili.

 

“Influire sui comportamenti delle nuove generazioni,” ha detto il Direttore del mobiUS Lab, Fabrizio Zerbini, “è importante, perché in caso contrario la congestione non potrà che peggiorare. Capire i loro comportamenti è, inoltre, essenziale per l’industria della mobilità sostenibile.”

 

Le conclusioni qualitative del programma di ricerca sono state validate da una rilevazione quantitativa che ha coinvolto più di 6.000 persone (metà Gen Z e metà Millennials, la generazione immediatamente precedente) in Francia, Germania, Regno Unito, Cina e India.

 

Armando Cirrincione, che ha presentato la ricerca quantitativa, ha sottolineato la rilevanza dell’incertezza tra i motivi di mancata adozione di comportamenti ambientalmente virtuosi come lo sharing e il renting di auto elettriche da parte della Gen Z.

 

La riduzione dell’incertezza è, con ogni probabilità, anche la causa della preferenza della Gen Z, in rapporto ai Millennials, per le auto plug-in rispetto a quelle elettriche. L’intervento di Cirrincione si è, perciò concluso con un invito a considerare questo risultato inatteso nella promozione di abitudini di mobilità più sostenibili.

 

L’incontro è proseguito con una discussione e due tavole rotonde tra i protagonisti dell’industria della mobilità, con la moderazione dei docenti del mobiUS. Gli speaker coinvolti: Luigi Arcozzi Masino (Enilive), Oliviero Baccelli (Università Bocconi), Marco Biffoni  (Alstom), Ludovico Campana (TUC.technology), Cleto Carlini (Comune di Bologna), Carlo Alberto Carnevale Maffé (SDA Bocconi), Gian Luigi De Mitri (SIAD), Arianna Fabri (ATM), David Falconi (Kooling), Benedikt Prinzing (Doppelmayr), Michele Maria Ruggiero (Kinto), Mario Tartaglia (FS), Paolo Zaccardi (Fabrick), Luca Zorloni (Wired Condé Nast).

 

SDA Bocconi School of Management

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