- Data inizio
- Durata
- Formato
- Lingua
- 5 Mag 2025
- 9 giorni
- Class
- Italiano
Affrontare le sfide attuali della funzione HR a 360 gradi, grazie a strumenti metodologici per attrarre, scegliere e trattenere in azienda i migliori talenti.
L’aspirazione di chi osserva l’evoluzione del lavoro degli ultimi anni è di trovare soluzioni tecniche che ci garantiscano lavori più belli e più produttivi insieme. La riduzione dei tempi di lavoro è uno degli aspetti che possono contribuire alla “bellezza” del lavoro? La valutazione di una delle prime esperienze italiane, condotta da Rossella Cappetta, Associate Dean Open Programs SDA Bocconi e Professoressa di Organizzazione del Lavoro Università Bocconi, e Maurizio Del Conte, Professore di Diritto del Lavoro Università Bocconi e SDA Bocconi, indica inoltre che la riduzione del tempo di lavoro può generare valore per la persona e per l'impresa, ma solo se accompagnato da altri e profondi interventi di riprogettazione.
La settimana lavorativa di quattro giorni è un fenomeno recente, in Italia sperimentato in modo diffuso in pochi contesti. Magister Group, una corporate multi-business con oltre 300 consulenti che offrono servizi integrati con focus sul mondo delle Risorse Umane, ha introdotto la settimana corta a marzo 2023 e ha anche incaricato SDA Bocconi School of Management di monitorare il progetto I risultati della valutazione sono stati presentati il 25 giugno nel corso di un convegno moderato dal giornalista Enrico Mentana.
Ad una valutazione preliminare poco dopo l’introduzione, le persone evidenziavano una percezione molto positiva della nuova modalità di lavoro, pur sottolineandone la complessità organizzativa e il rischio di affaticamento connesso ai ritmi di lavoro più concentrati.
Sia a luglio 2023 che a febbraio 2024 (i due momenti in cui i lavoratori hanno risposto a una survey) si sono registrati valori medi elevati per diversi indicatori percettivi, come ad esempio la chiarezza dei propri compiti e la chiarezza organizzativa, l’efficacia lavorativa, il supporto ricevuto dai colleghi, la percezione di fiducia e il senso del dovere. Alcune dimensioni percettive, inoltre, mostrano un miglioramento significativo da luglio a febbraio: risultano diminuite le emozioni negative, la percezione di carico lavorativo, la sensazione di sfinimento e l’interferenza percepita fra lavoro e famiglia e fra famiglia e lavoro.
I dati confermano, inoltre, la propensione a rimanere effettivamente “off” nel giorno libero. Una minoranza di lavoratori finisce per recarsi in ufficio anche nella giornata libera, mentre una metà dei lavoratori dichiara di non lavorare praticamente mai, neppure da casa.
Le criticità a cui porre attenzione sono la riduzione percepita dell’interdipendenza del proprio lavoro con quello degli altri colleghi e una diminuzione delle relazioni amicali sul lavoro e del significato del proprio lavoro.
Dopo il primo anno, la valutazione evidenzia un bilancio positivo dell’esperienza settimana corta: le percezioni dei dipendenti sono in media positive e il maggior tempo a disposizione delle persone sembra incrementare il benessere sia nella vita privata che in quella professionale; i risultati economici dell’impresa non sono stati influenzati in modo negativo dalla riduzione delle ore lavorate.
La settima corta non deve però essere considerata una soluzione universale. “Nessun intervento su una sola dimensione del job è garanzia di miglioramento del suo valore,” ha concluso Rossella Cappetta. “La riduzione dei tempi può, e solo in alcuni contesti, essere generatore di valore sociale e valore economico insieme se, e solo se, accompagnata da un profondo intervento di riprogettazione delle altre dimensioni del job (integrità, discrezionalità e dotazione di competenze soprattutto) e dell'organizzazione (meccanismi di pianificazione e coordinamento soprattutto).”
All’incontro hanno partecipato anche Simona Lombardi (Magister Group); Roberto Benaglia (Fim Cisl); Giuseppe Nardacchione (Automobili Lamborghini), Amelia Parente (Leads, Donne leader in sanità) e il Dean di SDA Bocconi School of Management, Stefano Caselli.
SDA Bocconi School of Management
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