De Cristofano, Biogen Italia: “Il MiMS? Il percorso giusto per i nuovi manager della salute”

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Gli strumenti giusti per imparare a imparare. Secondo Barbara De Cristofano, Direttore Medico di Biogen Italia, azienda partner del MiMS - Master in Management per la Sanità di SDA Bocconi, è forse questa la carta vincente del Master. Site visit, field research, stage in azienda – oltre alle solide basi conoscitive del settore – aiutano i futuri manager della salute a entrare in un mondo del lavoro che cambia sempre più velocemente, nel quale l’apprendimento è un processo dinamico e continuo.

Abbiamo chiesto a De Cristofano il suo punto di vista sull’evoluzione del settore e sulle figure professionali necessarie ad affrontare con successo tale evoluzione.

Quali sono stati i principali cambiamenti degli ultimi anni?

Il primo elemento disruptive è stato sicuramente la pandemia che ha cambiato radicalmente molti meccanismi interni delle aziende come la nostra. E non mi riferisco solo alla grande accelerazione digitale, ma proprio a un ripensamento radicale di tutte le attività, dal marketing alla comunicazione, alla riprogettazione delle partnership. La pandemia ha imposto a tutte le aziende, ma in particolare a quelle farmaceutiche, la necessità di muoversi (e di reagire) in un contesto di estrema incertezza, dove le informazioni mancano o cambiano molto velocemente.

Un altro aspetto è quello legato alle risorse e alle richieste che vengono dal PNRR: alle aziende farmaceutiche oggi è richiesto un approccio alle partnership con le istituzioni diverso da prima, il che genera il bisogno di nuove competenze all’interno delle aziende, di tipo legale, di consulenza e di supporto ai diversi protagonisti della salute pubblica nella realizzazione dei progetti.

E questo implica un cambiamento anche in termini di competenze individuali?

Ovviamente restano sempre valide le competenze core del settore, cioè i profili scientifici, di provenienza medica ma non solo. Ma servono sempre più anche profili economici, legali e varie altre competenze manageriali. E sono fondamentali anche nuove soft skill e particolari attitudini individuali: noi cerchiamo persone che siano fondamentalmente curiose, proattive, che sappiano adattarsi rapidamente al cambiamento e siano resilienti, cioè capaci di superare le inevitabili frustrazioni che un contesto così variabile e incerto genera reinvestendo le energie in nuove direzioni.

Per le figure senior già presenti in azienda c’è poi il tema di imparare a interagire con le nuove generazioni, con i loro nuovi modi di apprendere e di sentirsi ingaggiati: sperimentazioni, partecipazione a progetti-pilota, modalità di lavoro cross-funzionali… Nella nostra azienda sono tutte attività possibili che aiutano il cambiamento, favoriscono la crescita professionale e personale e arricchiscono il capitale di conoscenza. E sono sfide che tutte le aziende devono affrontare.

Biogen è da lungo tempo un’azienda partner di MiMS. Quali sono secondo lei le potenzialità che vengono da un programma di formazione come questo?

Il MiMS è un master di riferimento per le aziende farmaceutiche. In questi anni noi abbiamo avuto in stage diversi partecipanti, abbiamo seguito quattro field research e ospitato spesso le classi MiMS. Per quello che riguarda Biogen, posso dire che c’è da sempre uno scambio reciproco, continuo e proficuo. Per noi è importante conoscere i futuri professionisti del settore e collaborare a formarli.

Quello che distingue il MiMS nel panorama della formazione nel management sanitario è la costante attenzione ai metodi di apprendimento: si può dire che è un programma che “insegna ad apprendere” in modo flessibile, diretto, adattandosi alle esigenze reali del mondo del lavoro. Una risorsa preziosa per le aziende. Senza dimenticare le competenze tecniche specifiche e la visione sull’universo salute – dal SSN al privato sanitario, al settore farmaceutico e a quello della consulenza – che il Master in grado di offrire. Insomma, la formazione a tutto tondo indispensabile per affrontare l’universo salute del prossimo futuro.



SDA Bocconi School of Management

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