Efficienza, qualità clinica, percorsi di cura e innovazione. Il futuro del sistema salute

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AL CONVEGNO NAZIONALE DELL'ACADEMY OF HEALTH CARE MANAGEMENT AND ECONOMICS, DI SDA BOCCONI E NOVARTIS IL DIBATTITO SUI FATTORI CHIAVE DELLA SANITA' IN ITALIA. COINVOLTE 40 LE AZIENDE SANITARIE E 10 LE REGIONI.

Un lavoro di ricerca unico nel suo genere, condotto dall’Academy of Health Care Management and Economics attraverso misurazioni, approfondimenti e sperimentazioni offre l’occasione di un’ampia discussione su aspetti cruciali per il futuro del sistema salute in Italia, per la sua sostenibilità ed efficacia nel rispondere alle esigenze di pazienti e cittadini.
 
Sulle evidenze emerse da questo impegno pluriennale, che ha complessivamente coinvolto oltre 40 aziende sanitarie e 10 Regioni, si confrontano oggi manager della sanità pubblica, accademici e rappresentanti delle istituzioni politico-sanitarie nazionali e regionali, nel corso del convegno “Valutare aziende, processi di cura e di ricerca: il contributo dell’Academy”, effettuato nell'Aula Magna dell’Università Bocconi.
 
L’Academy of Health Care Management and Economics, progetto congiunto di Novartis Italia e SDA Bocconi nato nel 2010 per favorire il miglioramento dei processi organizzativi e della programmazione strategica dei sistemi sanitari, ha progressivamente focalizzato l’attenzione su tre distinte linee di ricerca. Il primo filone riguarda l’evoluzione delle misure di performance, con un focus sempre più esplicito sugli impatti sulla salute, da bilanciare con un’attenzione crescente all’efficienza. La seconda linea di ricerca è relativa alla trasversalità dei processi di cura, nei quali svolgono un ruolo prioritario i percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (PDTA). La terza, infine, investe il tema dell’innovazione, in particolare per quanto riguarda l’integrazione delle sperimentazioni cliniche nell’ambito delle attività delle strutture sanitarie.
 
Come ha dichiarato Rosanna Tarricone, Associate SDA Dean for Government, Health and Not for Profit Division, SDA Bocconi: “La partnership istituzionale tra SDA Bocconi School of Management e Novartis che nel 2010 ha dato vita all’Academy of Health Care Management and Economics non solo ha definito un modello all’avanguardia finalizzato all’innovazione del Servizio Sanitario Nazionale, ma è stata anche in grado di anticipare i temi diventati oggi cruciali per la sostenibilità del sistema salute. Performance management, gestione delle cronicità e sperimentazioni cliniche sono tre elementi chiave su cui si giocherà il futuro di aziende sanitarie e sistemi regionali. Il Convegno Academy è l’occasione per presentare i risultati di 8 anni di ricerche condotti su questi temi, coinvolgendo oltre 40 aziende sanitarie in 10 regioni italiane”.
 
Pasquale Frega, Country President di Novartis Italia, ha sottolineato: “Con i risultati che vengono oggi proposti all’attenzione dei responsabili delle politiche sanitarie e degli esperti del settore, il progetto Academy dimostra la validità ed efficacia di un consolidato percorso di SDA Bocconi e Novartis. Le indicazioni che vengono dall’intenso lavoro di ricerca effettuato in questi anni, dalle solide verifiche sul campo con il coinvolgimento diretto delle strutture interessate, potranno contribuire a orientare il sistema salute in Italia verso strategie e criteri gestionali in grado da un lato di assicurare servizi sempre più aderenti alle necessità dei pazienti, dall’altro di garantire sostenibilità, valorizzando al contempo le grandi potenzialità dell’innovazione”.
 
Le attività svolte in questi anni dall’Academy sulle tre linee di ricerca individuate fanno emergere domande importanti per il ruolo che sono chiamati a svolgere i sistemi sanitari regionali e per la loro capacità di perseguire i propri obiettivi istituzionali. Riguardano, per esempio, le aree di effettiva necessità e utilità della valutazione delle performance per aziende sanitarie e regioni, l’evoluzione del disease management, il valore economico delle sperimentazioni cliniche per le strutture in cui vengono svolte.
 
A questi e ad altri temi sono dedicate le sessioni di confronto e approfondimento in programma nel convegno milanese, i cui lavori sono aperti da un intervento di Andrea Urbani, Direttore Generale della Programmazione Sanitaria, Ministero della Salute.
 
Il primo momento di confronto è dedicato all’attività di ricerca sul performance management e si apre con una relazione che illustra i risultati salienti del lavoro e delle sperimentazioni svolte in questi anni sul ‘cruscotto direzionale multidimensionale’ messo a punto da Academy. Questo strumento ha superato con successo la fase di test, confermando le sue caratteristiche di adattabilità e onnicomprensività, e si candida a diventare un sistema di misurazione e valutazione delle performance adatto a qualsiasi contesto. Sperimentato in ben 22 aziende sanitarie di tutta Italia, il cruscotto ha dato negli ultimi due anni una prova decisiva della sua efficacia con l’applicazione in due Regioni in piano di rientro (Lazio e Campania). Questi risultati vengono valutati e discussi da Renato Botti, Direttore Generale Assessorato alla Sanità Regione Piemonte, Antonella Guida, dirigente Direzione Generale Tutela della Salute Regione Campania, Fabrizio D'Alba, Direttore Generale Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini e Marcello Giannico, Direttore Area Risorse Economiche-Finanziarie Regione Lazio.
 
La gestione delle cronicità, seconda linea di ricerca, è oggetto del secondo incontro della giornata. La ricerca, condotta in collaborazione con quattro aziende sanitarie, ha permesso di rilevare come la logica dei PDTA abbia rappresentato un’occasione per distribuire e ridisegnare le competenze tra medici di base e specialisti, migliorando accessibilità e fruizione dei servizi da parte dei pazienti. Ora, con l’introduzione dei LEA per patologie croniche come la BPCO e la necessità di garantire gli standard richiesti dalla normativa, è lecito chiedersi se e in che misura i PDTA siano tuttora la risposta adeguata.
Di questo parlano Massimo Fabi, Drettore Generale AOU di Parma e rappresentante Fiaso, e Francesco Blasi, Presidente SIP.
 
È dedicata alle attività relative alle sperimentazioni cliniche il terzo dibattito del convegno. Si apre con una relazione che fa il punto sui risultati di un lavoro che ha visto la partecipazione diretta di 22 aziende sanitarie, nelle quali c’è una crescente sensibilità verso le sperimentazioni, in particolare sotto il profilo del loro valore economico, sia per quanto riguarda i ricavi generati sia per il cost avoidance. Tutti temi che sono oggetto di approfondimento da parte di Andrea Degl’Innocenti, Responsabile Ricerca Università di Pisa, e di Gualberto Gussoni, Direttore Scientifico Fondazione FADOI.
 
Ultimo appuntamento della giornata in Bocconi è un panel che ha per titolo “Dalla valutazione alla programmazione: l’agenda delle Regioni” e che mette a confronto autorevoli dirigenti di istituzioni politico sanitarie come Domenico Mantoan, Direttore Generale Area Sanità e Sociale Regione Veneto, e Luigi Cajazzo, Direttore Generale Welfare di Regione Lombardia. Il convegno si chiuderà con un intervento di Giulio Gallera, Assessore al Welfare Regione Lombardia.

L’Academy of Health Care Management and Economics
L’Academy of Health Care Management and Economics è un progetto nato nel 2010 da una partnership tra Novartis e SDA Bocconi School of Management, che si pone l’obiettivo di contribuire, in uno scenario dominato dall’esigenza di assicurare la sostenibilità della sanità pubblica, allo sviluppo di strumenti di performance management a sostegno dei processi di pianificazione strategica nelle aziende sanitarie.
Partendo dalle best practice diffuse nell’ambito del sistema sanitario e dalle esigenze che emergono, l’Academy intende definire un modello di ricerca, intervento e formazione capace di tradurre concetti, idee e capacità progettuale in strumenti concreti. Lo fa coinvolgendo direttamente il management di aziende sanitarie rappresentative dell’intera realtà nazionale. A partire dal 2013 l’attività del progetto Academy è focalizzata su tre linee di ricerca: applicazione del ‘cruscotto direzionale’; sperimentazioni cliniche nelle aziende sanitarie; modelli di gestione e di presa in carico delle malattie croniche, utilizzando come paradigma la BPCO.

Fonte: ViaSarfatti25

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