
- Data inizio
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- 5 Mag 2025
- 9 giorni
- Class
- Italiano
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Sviluppare general purpose technologies può rappresentare una strategia di lungo periodo per le imprese tecnologiche, con benefici potenzialmente estesi all’intera economia.
Elettricità, motore a vapore, calcolatori: sono solo tre esempi tra i più noti di general purpose technologies (GPT) – tecnologie, cioè, utilizzabili per una grande varietà di applicazioni in diversi mercati. È questa applicabilità ampia e trasversale a rendere le GPT dei veri e propri motori della crescita economica: esse innescano infatti meccanismi di innovazione, contribuiscono a incrementare i livelli di produttività complessiva, favoriscono la specializzazione delle forme di lavoro più avanzate. Insomma, rappresentano un volano per l’economia nel suo complesso.
Data l’ampia gamma di possibili applicazioni, anche la domanda di GPT tende a essere trasversale e multisettoriale. Rispetto alle tecnologie dedicate o monosettoriali, quindi, quelle general purpose possono contare su una domanda più ampia – il che rappresenta un incentivo alla specializzazione verticale, cioè alla nascita di gruppi di imprese che si occupano esclusivamente di produrre GPT e di rivenderle su mercati intermedi. Queste, quindi, sono imprese che non producono beni finali, bensì solo beni capitali.
La presenza di imprese specializzate nella produzione di GPT implica, però, che quelle stesse imprese non beneficeranno interamente dei loro investimenti nello sviluppo tecnologico – parte del valore verrà trasferito a valle, alle imprese clienti, generando delle esternalità. Ciò potrebbe portare a livelli subottimali di investimento nelle GPT e rendere la specializzazione nella produzione di GPT una strategia non sostenibile nel lungo periodo. Per verificare se ciò avvenga realmente o meno, tuttavia, lo sguardo deve spostarsi dal mercato nel suo complesso alle singole imprese, per capirne le scelte strategiche e le dinamiche evolutive nel corso del tempo.
Le imprese che producono tecnologia possono essere classificate da due diversi punti di vista. Anzitutto, si può distinguere tra imprese che producono tecnologie dedicate (cioè utilizzabili in un singolo mercato) e imprese che producono invece GPT (trasversali, come abbiamo visto, a diversi mercati). Una seconda distinzione è tra le imprese che vendono le loro tecnologie come beni intermedi ad altre imprese (le quali le utilizzeranno per produrre beni finali nei mercati di riferimento) e le imprese che usano in prima persona le tecnologie che producono (entrando direttamente nei mercati a valle). Quelle imprese che si concentrano sulla produzione di GPT da vendere ad altre imprese perseguono una strategia che può essere descritta come «specializzazione nella generalità».
L’ingresso nei mercati a valle da parte di imprese che producono tecnologia richiede l’acquisizione di conoscenze specifiche su quei mercati – conoscenze che sono spesso il frutto di un rapporto costante con i propri clienti. L’accesso ai mercati finali è considerato quindi tradizionalmente come una naturale strategia evolutiva per le imprese tecnologiche con una certa anzianità.
Un recente studio ha analizzato 82 imprese statunitensi attive nella produzione di laser tra il 1993 e il 2001. I laser rappresentano infatti una GPT: per poter essere utilizzati, devono essere integrati in dei sistemi ad hoc che possono essere impiegati in vari settori – dall’ambito biomedico (per esempio, nella dermatologia) a quello informatico (per scansioni e dischi ottici) a quello manifatturiero (per operazioni di taglio e incisione). Lo studio ha preso in esame le strategie adottate dalle imprese nel corso nel tempo, soffermandosi in particolare su come la maturità dell'azienda (gli anni in attività) impatti su di esse.
Ne è emerso che a una maggiore anzianità d’impresa corrisponde senza dubbio un’accresciuta tendenza a entrare direttamente nei mercati a valle, coerentemente con quanto tradizionalmente ipotizzato; allo stesso tempo, tuttavia, a una maggiore maturità si associa anche una maggiore probabilità di perseguire una strategia di specializzazione nella generalità: per ogni anno in più in attività, la probabilità di adottare tale strategia cresce del 4 per cento.
In altre parole, con il passare del tempo, le imprese tecnologiche sembrano poter adottare due diverse strategie: o entrare direttamente nei mercati a valle o invece specializzarsi nella produzione di GPT. A incentivare questa seconda opzione sembrano essere due fattori: una distribuzione omogenea della domanda nei possibili diversi mercati di sbocco (in altre parole, la vendita di GPT può essere «spalmata» in maniera simile su comparti diversi); e un’intensità più elevata della media di investimenti in ricerca e sviluppo da parte dell’azienda.
Per le imprese tecnologiche, la specializzazione nella generalità può effettivamente rappresentare una strategia di lungo periodo. Tale strategia è alternativa e complementare a quella di entrare direttamente nei mercati finali commercializzando prodotti propri. Tutte e due queste direttrici di sviluppo presuppongono l’acquisizione di un bagaglio di competenze sostanziale sui mercati a valle: quindi, è più facile che vengano adottate da imprese con un certo grado di maturità.
La presenza di imprese che si specializzano nella generalità è importante, a livello aggregato, perché garantisce la massima ampiezza di applicazione per le nuove tecnologie. Specialmente laddove le potenziali applicazioni sono molteplici, le imprese tecnologiche attive anche a valle nella commercializzazione di prodotti finali difficilmente potrebbero essere presenti in tutti i mercati possibili. Al contrario, imprese specializzate esclusivamente nella produzione di GPT avranno interesse a soddisfare tanta più domanda (e quanto più diversificata) possibile.
Le imprese specializzate nella generalità presentano inoltre livelli particolarmente elevati di investimenti in ricerca e sviluppo; si tratta, quindi, di imprese molto innovative, capaci realmente di trasmettere benefici sostanziali in diversi mercati.
Un esempio tanto estremo quanto significativo di questo approccio è rappresentato da IDEO – azienda specializzata esclusivamente nel generare e progettare idee, che vengono poi applicate in una gamma estremamente ampia di mercati, dall’elettronica al fashion. Nel corso del tempo, IDEO ha collaborato con aziende che spaziano da Apple ad Amtrak, favorendo così la diffusione di innovazione in tutto il mercato: un caso di scuola dell’impatto che la specializzazione nella generalità di una singola azienda può avere sull’economia nel suo complesso.