L’EMF Special Seminar Transaction Banking è parte integrante del progetto didattico del Master che rileva tra le novità di questa edizione la nascita di un nuovo Lab Innovation for Finance progettato dal prof. Andrea Beltratti Direttore Academico di EMF. Lo special seminar ha esplorato con un’ampia partecipazione da parte della Classe dell’Executive Master in Finance di SDABocconi quattro topic di importante rilevanza per il mondo della finanza (e non solo): a. Blockchain & Digital Assets, b. L’euro digitale, c. Crypto-asset, d. Tokenizzazione degli strumenti finanziari - opportunità e sfide.
I protagonisti dello Special Seminar sono stati Agostino Guarino, Divisione IMI Corporate & Investment Banking – Global Transaction banking – Financial Institutions Products, Mauro Pernigo, Divisione IMI Corporate & Investment Banking – Global Transaction Banking, Niccolò Bardoscia, Divisione IMI Corporate & Investment Banking – Global markets Trading & Investments – Digital Asset Trading & Investment e Stefano Arvati, Chief Financial Office – Group Treasury & Capital Management.
Blockchain & Digital Assets: Agostino Guarino ha introdotto la definizione di Blockchain come un registro distribuito che accorpa transazioni in blocchi e ne assicura l’integrità e l’immutabilità delle stesse sfruttando la crittografia (non in accezione negativa di “nascondere” bensì quello di “autenticare”). L'importanza delle blockchain risiede nel modo unico in cui esse e i network costruiti su di esse sono controllati. Le blockchain invertono il rapporto di potere tra hardware e software, perché il software stesso governa una rete di dispositivi hardware. Per la prima volta si possono stabilire regole inviolabili nel software che permettono al sistema di assumere un forte commitment sul suo comportamento futuro contando sul fatto che qualsiasi codice che venga eseguito su una blockchain continuerà a funzionare come progettato. Nell’ecosistema dei Digital Assets la “custodia” rappresenta l’infrastruttura fondante e permette l’accesso degli utenti alle Blockchain tramite la gestione dei Wallet (interfaccia). Le tipologie di Digital Assets, la cui capitalizzazione nel complesso ha superato il triliardo di dollari, sono le crypto currencies (ad esempio il bitcoin), stablecoins (value digitali ancorate al valore di una valuta), Securities Tokens (che rappresentano strumento finanziario tradizionale su blockchain), Central Bank Digital Currencies, Deposit Token, Non-Fungible Tokens (ad esempio opere d’arte digitali). In Italia il mercato dei Digital Asset vanta un volume di circa 70 miliardi di euro all’anno ed è in crescita grazie al sempre maggior interesse di operatori istituzionali e retail. La recente emissione di ETF BTC negli Stati Uniti ha permesso di ampliare drasticamente l’offerta di esposizione al mercato Digital Asset mentre in Europa al momento sono stati solo emessi ETP (in qualità di Fondi di Investimento Alternativi).
The digital Euro: Mauro Pernigo ha analizzato il ruolo delle banche centrali, in particolare della BCE, in un mondo dominato dalla cripto-valute, partendo dai dati che mostrano come nel caso italiano il contante sia ancora oggi usato in circa la metà delle transazioni (ancora oltre al 50% nel 2023, nel caso degli acquisti fatti nei negozi). Il costo “sociale” dell’utilizzo del contante sfiora, solo in Italia, circa 10 miliardi di euro all’anno.
L’euro digitale sarebbe complementare ai contanti e sarebbe, a tutti gli effetti, una passività della banca centrale. I cittadini europei dovrebbero aprire un “wallet” digitale attraverso il loro intermediario che consentirebbe loro di avere un un “conto” direttamente presso l’Eurosistema (l’insieme delle Banche Centrali dell’Eurozona). Non è però detto che gli intermediari coinvolti in ogni transazione siano necessariamente le banche. Anzi, aziende Big Tech, in particolare il cosiddetto GAFA, e altre grandi aziende attive nel settore della distribuzione potrebbero facilmente sviluppare la tecnologia necessaria per convincere i consumatori finali ad utilizzare i loro servizi per effettuare i pagamenti. L’euro digitale, che potrebbe essere utilizzato gradualmente dal 2028, potrebbe quindi competere con le le aziende americane che gestiscono i circuiti delle carte di credito, aprendo il campo da gioco ad altre aziende che oggi non fanno parte del settore dell’intermediazione finanziaria.
Saranno aziende d’oltre oceano a battersi per il predominio dei servizi di pagamento europei del futuro?
Crypto-asset: Niccolò Bardoscia introduce i crypto-asset svolgendo un parallelo con Internet. All’inizio Internet veniva considerato un media ma l’esperienza storica ha mostrato che è molto di più, vale a dire una tecnologia per scambiare istantaneamente informazione su scala globale. Allo stesso modo, crypto è una tecnologia per scambiare asset istantaneamente su scala globale. Come internet ha cambiato tutti i media, la tecnologia crypto sta cambiando tutti gli asset. Il mondo Crypto comprende crypto-currencies come bitcoin (che può essere considerata in termini tradizionali come valuta o commodity, con market cap superiore a 1,3 triliardi di dollari, un’offerta in circolazione di 19.65 milioni vicina al limite massimo di 21 milioni), crypto-equity come uniswap (un exchange interamente gestito da un codice informatico che consente lo scambio di qualsiasi asset digitale rimpiazzando gli order books con i liquidity pools), crypto-bonds, crypto-loans (come quelli su Aave, un protocollo grazie al quale è possibile prestare o prendere a prestito asset digitali), crypto-ETFs, asset reali tokenizzati, Non-Fungible Tokens e memecoins. Gli NFT (come l’opera di Beeple acquistata a 69 milioni di dollari), con una capitalizzazione complessiva di qualche decina di miliardi di dollari, rappresentano ancora una piccola frazione delle centinaia di triliardi di dollari di asset reali non fungibili, come real estate e derivati. Queste nuove tecnologie stanno contribuendo alla nascita del Web 3.0 in cui oltre a leggere e scrivere è anche possibile possedere asset, con importanti opportunità di business per corporate e financial institutions, che stanno infatti iniziando a interessarsi alle possibilità offerte dall’economia digitale.
Tokenizzazione degli strumenti finanziari - opportunità e sfide: Stefano Arvati spiega quali sono i vantaggi delle emissioni digitali, tra cui la suddivisione del valore degli asset e la conseguente maggiore liquidità, con la possibilità di effettuare scambi automatizzati a basso costo, anche senza intermediari e soprattutto con un impatto molto rilevante in termini di diversificazione del rischio. Le istituzioni finanziarie negli ultimi due anni hanno iniziato a sperimentare soprattutto dal punto di vista della tokenizzazione di obbligazioni e di quote di fondi di investimento e del lancio di prodotti di investimento che hanno come sottostante crypto-asset. Importante notare come la BCE abbia pubblicato a dicembre 2023 una "call for expression of interest" rivolta agli operatori dei mercati finanziari che desideravano partecipare al lavoro esplorativo dell'Eurosistema sulle nuove tecnologie per il regolamento all'ingrosso della moneta della banca centrale (CeBM), nell’ambito dello sforzo dell'Eurosistema per assicurare che gli sviluppi del CeBM tengano il passo e contribuiscano all'innovazione digitale nei pagamenti all'ingrosso e al dettaglio. In questo quadro molto positivo restano però alcuni punti aperti: la definizione di standard per blockchain e smart contract, interoperabilità tra diverse DLT, incertezza regolamentare e frammentazione della stessa nel mondo. Il superamento di tali punti aperti consentirà la continua crescita del vero asset alla base di qualsiasi rapporto finanziario: la fiducia da parte degli investitori.
SDA Bocconi School of Management