- Data inizio
- Durata
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- 31 gen 2025
- 40 ore
- Online
- Italiano
Fornire gli strumenti per (ri)disegnare la roadmap di adozione e sviluppo dell’AI in azienda bilanciando strategia, elementi tecnologici, organizzativi e di contesto.
L'intelligenza artificiale sta vivendo un periodo di crescita senza precedenti: "ChatGPT" – afferma Lorenzo Diaferia, Lecturer di Digital Transformation presso SDA Bocconi School of Management e ricercatore presso il Digital Enterprise Value and Organization (DEVO) Lab – "con la sua rapida espansione verso una base utenti di 100 milioni in soli due mesi, emerge come un esempio emblematico di ciò che sta avvenendo". Questo traguardo non solo ha attirato l'attenzione globale, ma ha anche alimentato un clima di ottimismo nel mercato dei capitali, con gli investimenti di venture capital e private equity in Generative AI che - secondo le stime di S&P Global Market Intelligence - hanno visto un aumento significativo da circa $700 milioni nel 2021 a quasi $2.2 miliardi nel 2023.
Tuttavia, questo entusiasmo si scontra con visioni di natura opposta. L'abbandono di Geoffrey Hinton, uno dei padri dell’AI moderna, della sua posizione in Google per poter parlare liberamente dei rischi dell’AI e le osservazioni di Elon Musk riguardo le sue insicurezze sulla possibilità per l’umanità di controllare l’AI sono solo due esempi che evidenziano un clima di incertezza. Queste voci discordanti rappresentano una costante nella storia dell'AI, che è stata caratterizzata da cicli di ottimismo e pessimismo. Per le imprese che si trovano oggi a fronteggiare questa ondata tecnologica si rende quindi necessario valutare attentamente i benefici e i rischi associati all'adozione dell'AI.
Come evidenzia Michele Russo, Knowledge Analyst presso SDA Bocconi, "è cruciale adottare un approccio che guardi alla tecnologia con occhio critico, senza farsi trascinare da opinioni polarizzate positive o negative, ma cercando di costruire gli strumenti giusti per comprendere e governare potenzialità e incertezze". A dimostrazione "dell’effetto moda" insito nell’AI basta ricordare che sin dagli anni '70 John McCarthy, uno dei padri della disciplina, sottolineava come la scelta di questo termine con i suoi connotati "umanizzanti" e spesso fuorvianti, sia stata fatta con in mente l’obiettivo di massimizzare la raccolta fondi per organizzare un seminario di ricerca.
Emerge quindi come l'AI, e anche l’AI generativa che ne costituisce una specifica sottocategoria, richieda un approccio pragmatico che bilanci potenzialità, effettiva utilità di business, costi e rischi. È con questo obiettivo che la formazione di SDA Bocconi offre un terreno fertile per approfondire la ricerca e lo studio sull'AI, non solo per comprendere le implicazioni tecnologiche ma anche per guidare le imprese nei processi decisionali a esse connesse.
Questo è solo il punto di partenza per fornire gli strumenti utili per navigare nel difficile dibattito attuale sull’AI.
SDA Bocconi School of Management
Fornire gli strumenti per (ri)disegnare la roadmap di adozione e sviluppo dell’AI in azienda bilanciando strategia, elementi tecnologici, organizzativi e di contesto.
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