Cultura, collaborazione e competenze al centro del dialogo sulla trasformazione sostenibile

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"Le imprese sono chiamate a riconsiderare le loro attività economiche per abbracciare una sostenibilità integrata in ogni punto dell'impresa" così inizia Rossella Cappetta, Associate Dean della divisione Open di SDA Bocconi, riflettendo sull'importanza di abbracciare la sostenibilità come pilastro centrale nelle strategie aziendali. "Una crescita predatoria non è più sostenibile né giusta. È imperativo trovare un modo diverso di condurre le attività dell’impresa, affiancando alla generazione di valore economico una strumentazione tutta nuova, di natura tecnica, per il raggiungimento di valori sociali. Questo richiede un cambiamento radicale nelle nostre catene di valore e nei comportamenti aziendali."

 

Durante l'ultimo evento tenutosi nella sede romana di SDA Bocconi, esperti del settore e leader aziendali si sono riuniti per un confronto proficuo sul futuro della leadership sostenibile e sulle strategie per una rigenerazione urbana efficace. Tra i relatori, Alessia Bezzecchi, Associate Professor of Practice di Corporate Finance and Real Estate di SDA Bocconi e Anna Milella sul tema della rigenerazione urbana; Francesco Perrini, Associate Dean for Sustainability di SDA Bocconi insieme a Raffaella Luglini e Costantino Chessa. Ma quali sono le sfide principali che emergono da queste discussioni?

 

“Il modello trasformativo innovativo applicato da Lendlease alla rigenerazione urbana crea valore sociale, ambientale ed economico per gli abitanti che vivono e operano nell’area “rigenerata” ma anche rilevanti esternalità positive per le comunità locali, come dimostrato dal progetto di ricerca svolto da SDABocconi per Lendlease sui due progetti di Milano Santa Giulia e MIND” evidenzia Alessia Bezzecchi. Anna Milella, Residential Development Manager di Lendlease, sottolinea che per generare valore per il contesto, le comunità e le imprese, come dimostrato dallo studio, sia fondamentale l'integrazione delle tre lettere ESG: “Tenere conto delle tre dimensioni significa generare valore al contesto e se il contesto prospera, prosperano anche comunità e imprese. Il successo di questa strategia si basa su tre pilastri fondamentali: promuovere una cultura aziendale sostenibile, dare l'esempio alzando l'asticella e non accontentarsi di essere semplicemente compliant, incentivare la collaborazione tra il settore pubblico e quello privato. Serve innovare i framework normativi e lavorare insieme per affrontare le nuove sfide della sostenibilità."

 

La collaborazione emerge come tema dominante anche nel secondo panel, con Francesco Perrini che descrive la sostenibilità come “integrata, trasversale, trasformativa e collaborativa”. Raffaella Luglini, Chief Sustainability Officer di Leonardo, ha illustrato come la sostenibilità sia stata integrata nella strategia d'impresa, sottolineando l'importanza di un cambio organizzativo significativo. "Il primo passo è organizzativo," afferma Luglini, "con la creazione di una struttura aziendale dedicata, posizionata al pari delle altre funzioni aziendali essenziali, incaricata di guidare le azioni di sostenibilità all'interno del business. Questo per creare una serie di filoni di azione che arrivino direttamente nelle attività di business che costruiscono il nostro portafoglio di attività.”

 

Costantino Chessa, Head of Procurement di ENI, sottolinea: “La supply chain gioca un ruolo chiave e i capifiliera devono guidare e sostenere il percorso di trasformazione. Collaborazione, ecosistema, competenze e finanza sostenibile sono le parole chiave di questa sfida. In Eni – aggiunge - abbiamo deciso di offrire strumenti concreti alle aziende e in particolare alle PMI. Ne sono un esempio Open-es, la piattaforma digitale gratuita che oggi conta più di 17 mila imprese attraverso la quale, insieme ai partner dell'alleanza, stiamo offrendo servizi e realizzando percorsi di formazione per le imprese, oltre alle iniziative di sustainable supply chain finance per finanziare una trasformazione inclusiva, sostenibile e di sistema.”

 

L'evento ha messo in evidenza l'importanza di sviluppare competenze specifiche e trasversali per navigare il complesso panorama della sostenibilità. "Le competenze non possono più essere confinate agli specialisti," ha ribadito Luglini, sostenuta da Chessa, che ha aggiunto: "È fondamentale promuovere un linguaggio comune e strategie condivise per superare le barriere della burocrazia e rendere la sostenibilità un vero motore di innovazione e crescita."

 

L'incontro di SDA Bocconi ha evidenziato che il futuro sostenibile a cui ambiamo richiede una sinergia tra cultura aziendale, collaborazione strategica e competenze innovative. Solo attraverso un impegno collettivo e un cambio di paradigma nella leadership possiamo sperare di costruire un futuro più sostenibile e inclusivo per le generazioni a venire.

 

 

 

SDA Bocconi School of Management

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