StrongHer TogetHer: il ruolo dell’impresa e della formazione contro la violenza di genere.

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La seconda edizione di StrongHer TogetHer è stata un’occasione per condividere prassi manageriali e strumenti su un tema centrale: il contrasto alla violenza di genere nei luoghi di lavoro e nella società.

 

Il ruolo dell’educazione e dell’impresa

Durante l’apertura dell’evento, il Dean Stefano Caselli, ha evidenziato come i divari economici e sociali siano sempre più evidenti. “Il nostro dovere come Scuola di management è quello di non limitarci a osservare i gap, ma di lavorare per colmarli, generando valore economico e sociale in modo integrato”, ha osservato Caselli.

 

L’intervento di Paola Profeta, Prorettrice per la Diversità, Inclusione e Sostenibilità dell'Università Bocconi ha analizzato i dati nazionali e internazionali: una donna su tre subisce violenza (fonte OMS) e in Italia sono 7 milioni le vittime di abusi (fonte ISTAT). Sul luogo di lavoro, le molestie colpiscono fino al 40% delle donne, con gravi conseguenze personali, professionali e organizzative. Il percorso da compiere è ancora lungo, ma l'impegno dell'accademia e dell'intera società è fondamentale: Profeta ha sottolineato l’importanza dell’educazione come leva per una trasformazione sociale duratura.

Tecnologie e imprese per la sicurezza

Francesco Perrini, Associate Dean for Sustainability SDA Bocconi ha presentato delle evidenze di ricerca sul tema della violenza contro le donne, evidenziando il ruolo delle imprese e delle tecnologie emergenti nel migliorare la sicurezza. I dati mostrano come una donna su tre abbia subito violenza fisica o sessuale, spesso in ambiti lavorativi o pubblici, con effetti negativi sulle persone in primo luogo, ma anche sulla coesione sociale della comunità tutta e sulla capacità delle imprese di generare valore. Per affrontare il problema, le aziende stanno adottando strumenti innovativi, come app per segnalare rischi, dispositivi di sicurezza e analisi dei dati, contribuendo a creare ambienti più sicuri e inclusivi.

Le tavole rotonde: prassi e testimonianze

La prima tavola rotonda, moderata da Rossella Cappetta, Associate Dean for Open Programs,  è partita dall’assunto che l’impresa è comunità sociale. E ha, quindi, il dovere di costruirsi come luogo sociale sicuro. un luogo in cui la prevenzione da ogni forma di violenza si progetta in modo intenzionale. Ma l’impresa può fare molto di più. Essendo luogo in cui le persone trascorrono una parte rilevante della propria vita, può diventare un luogo in cui si previene e si argina la violenza che le lavoratrici subiscono anche all’esterno del luogo di lavoro.  Un esempio virtuoso è stato presentato da Gian Luca Orefice, Chief Human Resources & Transformation di Ferrovie dello Stato, che ha condiviso esempi di prassi e strumenti: gli investimenti per il superamento dei mestieri di ‘genere’ (anche con la collaborazione delle scuole), la formazione rivolto ai capi intermedi à che sviluppino comportamenti inclusivi, la professionalizzazione dell’ascolto delle persone.

 

Fondazione Libellula ha preso parte al dibattito portando l’esperienza negli strumenti operativi per rendere l’impresa un luogo dove la violenza si previene. Debora Moretti, Founder e Giuseppe Di Rienzo, Managing Director di Fondazione Libellula hanno illustrato le iniziative che l’associazione porta avanti per prevenire la violenza di genere, tra cui attività degli sportelli di ascolto, dell’introduzione di consiglieri di fiducia all’interno delle aziende, delle politiche anti-discriminazione.

 

Durante la seconda tavola rotonda, Milagros Batista Ferreira, Human Resources Director, Procter & Gamble Italy, ha illustrato diverse iniziative che l’azienda promuove per sensibilizzare e formare i propri dipendenti, con particolare attenzione a coloro che ricoprono ruoli manageriali. Tra queste, un programma di formazione trasversale che include un manuale di comportamento dedicato al linguaggio inclusivo e alla cultura dello speak up, per incoraggiare la segnalazione di comportamenti inappropriati e promuovere un ambiente lavorativo sicuro.

Batista Ferreira, ha evidenziato come pratiche etiche come queste costruiscano la cultura aziendale e diventino parte del DNA di ogni dipendente P&G, attraverso un impatto diretto sul clima aziendale. Tra i programmi più significativi, Share the Care, che prevede congedi retribuiti equi per neo mamme e neo papà, si propone come un concreto strumento educativo per abbattere stereotipi legati ai ruoli di genere.

 

L’azienda, inoltre, rafforza il suo impegno sociale attraverso collaborazioni strategiche dei propri brand con campagne innovative, volte a sostenere l’empowerment femminile e iniziative di accoglienza per donne vittime di violenza in case famiglia.

 

Laura De Dilectis, psicologa clinica e CEO di Viola, nonché Founder e Vicepresidente di DONNEXSTRADA, ha tradotto la sua indignazione verso le ingiustizie in un'azione concreta attraverso la start-up Viola. L’app offre un video accompagnamento gratuito, operativo 24/7 e disponibile in italiano, inglese e tedesco con volontari qualificati o contatti personali selezionati. In caso di emergenza, un tasto SOS invia allarmi immediati ai contatti di emergenza e alle forze dell’ordine locali. Per chi preferisce non utilizzare la modalità video, sono disponibili anche funzionalità di chat. Le chiamate, registrate per eventuali prove legali, includono geolocalizzazione precisa e una mappa con percorsi suggeriti per garantire maggiore sicurezza.

 

Un ulteriore contributo di Viola è la creazione dei punti VIOLA: luoghi come bar, associazioni e strutture sportive, dotati di personale formato per accogliere donne in difficoltà o vittime di violenza di genere, offrendo loro un rifugio sicuro e supporto immediato.

Un impegno collettivo per il cambiamento

L’evento si è chiuso con un messaggio di responsabilità: prevenire la violenza e promuovere l’inclusione richiede un impegno collettivo. EMBAWomen, l’associazione nata dall’incontro di professioniste durante il percorso Executive MBA di SDA Bocconi e dedicata a promuovere la leadership femminile, si impegna a sostenere una cultura manageriale equa, e a partire da quest’anno offre una borsa di studio per la formazione manageriale.

Iniziative come questa dimostrano che l’educazione è uno strumento potente di emancipazione, crescita e contrasto agli abusi. StrongHer TogetHer, come piattaforma di dialogo, apprendimento e condivisione di prassi, ha ribadito l’importanza di un confronto continuo tra imprese, istituzioni e università per costruire un futuro più giusto, inclusivo e sicuro.

 

 

SDA Bocconi School of Management

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