L’iniziativa curata per Generali Country Italia e Leone Alato, holding agroalimentare e vitivinicola del Gruppo, è tra le buone pratiche segnalate dall’International Advisory Panel on Biodiversity Credits
Un progetto di compensazione delle emissioni di CO2 e di ripristino e arricchimento della biodiversità ideato con il supporto dell’Invernizzi AGRI Lab di SDA Bocconi ha ricevuto un importante riconoscimento alla COP16, la 2024 United Nations Biodiversity Conference of the Parties to the UN Convention on Biological Diversity, appena conclusa a Calì (Colombia).
L’International Advisory Panel on Biodiversity Credits (IAPB) ha infatti inserito il programma Generali Future Radici, promosso da Generali Country Italia e Leone Alato , tra i progetti pilota a supporto del Framework for high integrity biodiversity credit markets.
Il progetto prevede la piantumazione di un milione di alberi su circa 1.000 ettari di terreni agricoli di proprietà di Leone Alato in tutta Italia. Le nuove foreste avranno l’obiettivo di assorbire CO₂ e di ripristinare gli habitat per la specie locali. “L’Invernizzi AGRI Lab ha supportato il progetto in ogni fase: dalla pianificazione e progettazione dell’iniziativa alla valutazione di sostenibilità economico-finanziaria, fino all’analisi preliminare sulla produzione di crediti di carbonio,” afferma il Direttore del Lab, Vitaliano Fiorillo.
Per perseguire il duplice obiettivo di generare crediti di carbonio e ripristinare la biodiversità, i crediti di carbonio generati dal progetto saranno scambiati all’interno di Generali Country Italia per la compensazione delle emissioni non altrimenti abbattibili, mentre il commitment sulla biodiversità è di natura completamente volontaria e non genererà alcun flusso economico diretto.
Il Framework for high integrity biodiversity credit markets dello IAPB è stato creato per guidare lo sviluppo di mercati di crediti di biodiversità ad alta integrità. Questo framework stabilisce principi e raccomandazioni per garantire che i crediti di biodiversità siano verificati, equi e ben governati. Include linee guida per vari attori del mercato, come governi, finanziatori e comunità locali, e promuove progetti pilota per dimostrare l’efficacia dei crediti di biodiversità. L’obiettivo è incentivare investimenti significativi nella conservazione e nel ripristino della natura, assicurando che i benefici siano distribuiti equamente e che le comunità indigene e locali siano coinvolte in tutte le fasi del processo.
SDA Bocconi School of Management