- Data inizio
- Durata
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- 3 mar 2025
- 5 giorni
- Blended
- Italiano
Per aiutarti a trovare le soluzioni adeguate in un’ottica di lungo periodo nella gestione del punto di vendita di prodotti e servizi per la salute.
Il LIFT Lab di SDA Bocconi ha tenuto il suo evento annuale insieme al CERGAS per presentare le più importanti iniziative di ricerca condotte nel 2023. L’evento, intitolato “Opportunities for Healthy Aging: From Digital Technologies to new Health Service Models”, ha analizzato il ruolo di tecnologie come quelle assistive intelligenti e la telemedicina nell’assistenza sanitaria rivolta alle persone anziane.
L’evento ha offerto un’opportunità coinvolgente e stimolante per esplorare le innovazioni più recenti nel campo della sanità, conoscere i progetti futuri del LIFT Lab e interagire con i ricercatori del laboratorio. Dopo il benvenuto del Dean di SDA Bocconi Stefano Caselli, la Direttrice del LIFT Lab Anna Gatti ha presentato alcune delle attività svolte dal laboratorio nell’ultimo anno, come l’implementazione della chirurgia robotica autonoma, i dispositivi medici indossabili e le terapie basate su AR/VR.
"È evidente che questo sarà un decennio in cui la convergenza tra digitale e scienze della vita porterà innovazione non solo nella tecnologia, ma anche nei modelli di business", ha detto Gatti parlando delle future possibilità che ci attendono.
A seguire Patrizio Armeni, Associate Professor of Practice di SDA Bocconi, Direttore operativo del LIFT Lab e Coordinatore dell’area Health Economics del CERGAS, ha approfondito le ultime tecnologie digitali e, più specificamente, la loro capacità di promuovere un invecchiamento in salute.
"Il nostro lavoro è stato quello di cercare di capire come queste tecnologie si stiano effettivamente facendo strada per sostenere una strategia di invecchiamento in salute. Uno degli obiettivi del nostro laboratorio è quello di facilitare la convergenza di problemi e soluzioni perché spesso il processo di innovazione scientifica e tecnologica non parte dai bisogni, ma segue la traiettoria dell’evoluzione delle conoscenze scientifiche e dell’innovazione tecnologica, con il rischio di portare sul mercato tecnologie avanzate in cerca di problemi da risolvere", ha detto.
In particolare, sono stati identificati due macro-gruppi di tecnologie digitali al servizio dell’invecchiamento in salute: la tecnologia assistiva intelligente e il monitoraggio remoto, che offrono soluzioni promettenti in grado di affrontare le nuove sfide per i pazienti e gli operatori sanitari. “I vantaggi di queste tecnologie,” ha detto, “includono la possibilità per i pazienti di mantenersi in salute e monitorati a casa in via continuativa, favorendo anche una più capillare raccolta di dati, mentre le sfide sono legate alla poca maturità delle evidenze cliniche ed economiche, l’insufficiente trasferimento di conoscenze tra innovatori e utilizzatori (inclusi i medici), l’ancora diffuso analfabetismo digitale e il rischio di devalorizzare la relazione umana con una eccessiva sostituzione tecnologica.”
Anche il CERGAS, il Centro di ricerche sulla gestione dell'assistenza sanitaria e sociale, ha condiviso la sua prospettiva su quanto e come le tecnologie digitali e in particolare la telemedicina stiano entrando nel nostro sistema sanitario a sostegno dell’health ageing. La Direttrice del CERGAS e Professore Associato dell’Università Bocconi Amelia Compagni ha mostrato come proprio la telemedicina sia stata identificata a livello nazionale e all’interno del PNRR (Missione 6) come la tecnologia d’elezione per supportare gli anziani a casa nella gestione delle malattie croniche.
"I nostri anziani non sono solo molti, ma anche poco sani. Circa il 60% degli over 65 ha almeno una malattia cronica. La telemedicina è una delle soluzioni proposte per raggiungere il target del 10% di ultra 65anni presi in carico dal servizio sanitario al domicilio", ha affermato. Ha anche citato progetti condotti da Cergas che hanno permesso di capire meglio come queste soluzioni siano implementate nel mondo reale e quali fattori ne determino il successo. Come nel caso di unservizio multicanale per pazienti reumatologici dell’ospedale Niguarda di Milano, in grado di fornire telemonitoraggio, consegna personalizzata di farmaci al domicilio e di raccogliere dati di esito nella prospettiva del paziente. "La telemedicina", ha aggiunto, "è un tipo di assistenza sanitaria che può essere applicata all’intero percorso del paziente, di grande duttilità, ma non sostituisce l’assistenza sanitaria tradizionale. In futuro vedremo sempre più forme di servizio ibride, fruibili attraverso vari canali, e i pazienti insieme ai professionisti potranno scegliere quanto più vicino alle loro preferenze e adeguato alle proprie condizioni di salute".
L’evento si è concluso con una tavola rotonda sulle esperienze reali di implementazione di soluzioni digitali, moderata da Leonardo de Rossi, ricercatore del LIFT Lab. La tavola rotonda ha visto la partecipazione di Mario Costantini, Amministratore Delegato di Neva Corporate Venture Capital di Intesa Sanpaolo; Barbara Meda, Marketing Manager di Ab Medica; Maria Cristina Ferradini, Consigliere Delegato di Fondazione Amplifon; e Patrizia Rocca, Responsabile dell’UnitàTelemedicina dell’ASST Bergamo Est. Gli ospiti hanno risposto alle domande dei presenti sulla privacy dei dati, sull’alfabetizzazione digitale degli anziani e sulle differenze interculturali nell’implementazione delle tecnologie.
In occasione dell’evento, Anna Gatti ha annunciato che il LIFT Lab convergerà nel neonato Digital Transformation Hub del Cergas.
SDA Bocconi School of Management
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