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- 11 mar 2025
- 40 ore
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Il corso intende fornire tutte le competenze necessarie a padroneggiare e applicare i principali strumenti e framework esistenti in materia di sustainability reporting.
Milano, 12 settembre 2020
Le aziende corporate registrano da tempo un trend di crescente utilizzo delle nuove tecnologie al fine di semplificare il rapporto banca-impresa. La pandemia che ha investito il mondo nel 2020 è stata un volano di accelerazione di tali trend. Ma quali sono le tecnologie rilevanti? E soprattutto, quali sono le piattaforme che davvero consentono alle banche di migliorare i servizi offerti e alle imprese di fare quel salto di produttività nell’utilizzo della finanza d’impresa? Il Fintech Lab organizzato da EMF – Executive Master in Finance assieme a Intesa Sanpaolo ha da qualche anno l’obiettivo di riflettere sull’uso della tecnologia per modernizzare la finanza d’impresa e le altre attività svolte nell’ambito del banking, asset management e real estate, che costituiscono i track di specializzazione del Master. Visto dal prezioso osservatorio della più grande banca italiana, è possibile offrire ai partecipanti del Master, diretto da Andrea Beltratti, Academic Director, e Alessia Bezzecchi, Program Director, una prospettiva in grado di coprire le esigenze e i bisogni delle aziende italiane, appartenenti a tutti i settori e con le dimensioni più varie.
“La diffusione della tecnologia ha modificato radicalmente i comportamenti e le aspettative di consumo di privati e aziende, ponendo al centro elementi come la forte personalizzazione del prodotto/ servizio, l’erogazione di servizi di supporto in modalità freemium, e la massima semplicità di esperienza. I dati sono impressionanti e dimostrano che siamo nel pieno di una fase di discontinuità tecnologica che si riflette nei modelli di business tali per cui è necessario sempre più definire use case che permettano di raggiungere le diverse esigenze della Clientela”: afferma Stefano Favale - Responsabile della Direzione Global Transaction Banking di Intesa Sanpaolo all’interno della Divisione IMI Corporate e Investment Banking - nel corso del primo intervento in aula da parte di un manager esterno in SDA Bocconi, a seguito della riapertura post-lockdown. Un momento storico anche per i partecipanti che possono riassaporare le opportunità dell’interazione diretta con i docenti.
Il Global Transaction Banking
Negli ultimi anni, il Global Transaction Banking si è trasformato più di altre aree dell’attività. Da settore ordinario e di medio utilizzo di tecnologia, è diventato settore dinamico e aperto come nessun altro alle innovazioni, come dimostra anche il progetto didattico di EMF che ha incorporato un corso di Transaction Banking sin dalla seconda edizione del programma. I segni sono tanti come ricorda Favale: “L’ambito dell’import ed export e conseguentemente l’offering di servizi di Trade Finance stanno diventando il principale use case per l’utilizzo della blockchain, le piattaforme di open banking e il l’utilizzo di API oltre al machine learning e all’intelligenza artificiale stanno dando la possibilità di offrire servizi in real time alle aziende siano esse PMI siano esse grandi corporate internazionali, la digitalizzazione dell’operatività classica permette di creare client journey in grado di offrire nuove modalità di comunicazione, scambio e condivisione di documenti e accesso a servizi senza la necessità di gestire documenti in formato cartaceo e rendendo più efficiente il colloquio Banca - Cliente”.
“Oltre alle opportunità per le banche ci sono però alcune minacce” continua Favale. “La scalabilità delle piattaforme e il loro utilizzo, consente ad aziende Big Tech e a nuove start-up di competere con gli incumbent. Soluzioni quali i negozi online i cui servizi comprendono la gestione delle fatture e i metodi di pagamento per acquisti semplificati oppure le soluzioni digitali per il Trade Finance messa a disposizione da alcune fintech per aiutare le aziende a gestire in modo efficiente il capitale circolante sono esempi in questo senso. Per le Banche resta importante valutare queste minacce come opportunità con lo scopo di creare partnership con fintech e bigtech con lo scopo di offrire rapidamente servizi dando al Cliente la sicurezza che offre il sistema bancario.”
L’approccio di una grande banca internazionale
“Ma come reagisce una grande banca internazionale ad una situazione così piena di opportunità ma anche di insidie?” chiede l’Academic Director di EMF. “Innanzitutto con una pianificazione strategica che dia le priorità giuste” risponde senza esitazione il Responsabile Global Transaction Banking di Intesa Sanpaolo. “Innovazione, internazionalizzazione e digitalizzazione soni i tre pilastri del piano strategico, il cui obiettivo è un approccio moderno ed efficace di interazione verso il cliente”.
“Quali sono le esigenze principali delle aziende italiane?”. “Fondamentale è l’utilizzo di uno strumento per la gestione della Tesoreria che supporti il tesoriere e il CFO nell’operatività quotidiana, e questo suggerisce che la banca debba mutare ruolo, per passare da semplice fonte di dati - ad esempio sulla situazione giornaliera di liquidità - a principale interfaccia della Tesoreria mediante strumenti di planning e forecasting, per ottimizzare la gestione della liquidità e delle linee di credito e fornire una vista multi-banca per linee di credito. Inoltre la forza di molte aziende italiane è l’export motivo per cui è necessario offrire strumenti che consentano di analizzare in tempo reale quali sono i servizi più adeguati per gestire l’operatività di compravendita con differenti Paesi e aree geografiche”.
Continua Favale: “Il programma di trasformazione digitale di Intesa Sanpaolo per la clientela Imprese e Corporate è stato disegnato lungo tre dimensioni chiave: canali, strumenti e processi. Lo studio delle esigenze e dei comportamenti dei clienti ha evidenziato come non sia più opportuno ragionare per singole features, ma sia invece necessario costruire un ecosistema basato sull’offerta di molteplici servizi, finanziari e non, attivabili dal cliente in base all'insorgere dei relativi bisogni. Partendo dall’evoluzione di Inbiz - il portale di Internet Banking che segue 240.000 aziende, 350.000 utenti e gestisce 220.000 accessi al giorno - ci si è focalizzati su quattro elementi chiave per raggiungere questo obiettivo: il nuovo portale commerciale, i client journey, la copertura internazionale digitale e la piattaforma di Capital Markets. L’aspetto fondamentale per creare i nuovi servizi rimane però nella customer-centricity: per organizzare i nuovi servizi occorre innanzitutto comprendere le esigenze delle imprese clienti”.
La formazione e la tecnologia
“Grazie per la testimonianza, che tra l’altro conferma la capacità di EMF di catturare i trend rilevanti, con l’attenzione per l’Intelligenza Artificiale e il Machine Learning nel nuovo corso di Artificial Intelligence per il Real estate” osserva Beltratti “Che consigli vuoi dare ai partecipanti dell’Executive Master in Finance?”.
“La tecnologia è un elemento imprescindibile per gestire la trasformazione dei business model” risponde Favale “occorre comprendere le opportunità derivanti dalle piattaforme e dagli algoritmi per poterne immaginare le potenzialità. Non bisogna necessariamente essere esperti di Intelligenza Artificiale per essere manager di successo, è però vero che una comprensione delle leggi generali che regolano il funzionamento degli algoritmi è indispensabile per collaborare con i data scientist e poter immaginare le applicazioni nel contesto specifico della propria azienda. Il mio suggerimento è quello di approfittare di ogni occasione per comprendere gli elementi fondamentali che sono alla base del grande cambiamento del business model che tutte le aziende stanno vivendo”.
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SDA Bocconi School of Management
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