Industria energetica e sostenibilità ambientale, un matrimonio d’amore o d’interesse? I partecipanti all’MBA SDA Bocconi si sono confrontati di nuovo con questo tema nell’ambito di un incontro della serie “Lunch & Learning” con Peter Parry e Roberto Nava di Bain & Company, giungendo alla conclusione che l’alternativa non è poi così drastica. Tutte le principali compagnie dell’oil & gas hanno imboccato la strada della sostenibilità guidate tanto da nuove sensibilità e responsabilità ambientali quanto da nuove richieste del mercato e opportunità di crescita. Del resto sono proprio i consumatori, tanto più se agiscono come soggetto collettivo, a rappresentare, al tempo stesso, il propulsore e i beneficiari ultimi di questo cambiamento che sta avendo un impatto radicale sui modelli di business e la value chain del settore.
Ed è proprio un circuito di interessi virtuoso quello che alimenta il processo: le richieste del mercato e degli stakeholder si trasformano in imperativi degli investitori – i quali non ragionano più solo in termini di ritorni finanziari – che a loro volta diventano leve di compensation per i manager delle società. Per le major dell’energia tutto ciò significa nuovi target di sostenibilità che si declinano in supply chain più “verdi”, in operations a basso impatto (nell’uso dell’energia, nel consumo d’acqua, nella riduzione e riciclaggio dei rifiuti), in una rimodulazione del portfolio di prodotti e servizi per “dismettere parti del business che non sentono più adatte al loro profilo”, ha sottolineato Parry. Il loro obiettivo è “cambiare la carbon footprint complessiva, anche perché il meccanismo di incentivi degli executive sta spingendo in quella direzione”.
Un passo che per le compagnie dell’O&G è, per definizione, più difficile che per altri settori. Diventare carbon neutral in dieci anni – orizzonte temporale di alcune compagnie come l’ENI – è un obiettivo davvero sfidante. “Bisogna cambiare la routine lavorativa quotidiana e non solo la tua routine, anche quella di chi lavora con te con te e dei fornitori che ti sostengono”. È un processo che va affrontato per gradi, che richiede il progressivo allineamento di processi, competenze, incentivi. “È un settore che deve darsi obiettivi eroici”, è la conclusione. Con un’implicazione decisiva: le aziende che ci riusciranno si assicureranno nuove opportunità di business. E più in generale, chi saprà fare della sostenibilità non solo una voce di costo ma una priorità di business farà un salto competitivo “disruptive”.
SDA Bocconi School of Management