eSG Lab di SDA Bocconi School of Management ha come scopo principale la produzione e diffusione di conoscenze e competenze manageriali sui temi di sostenibilità e governance delle PMI
eSG Lab di SDA Bocconi School of Management ha come scopo principale la produzione e diffusione di conoscenze e competenze manageriali sui temi di sostenibilità e governance delle PMI
eSG Lab punta allo sviluppo di un modello strategico-organizzativo innovativo per orientare e supportare i processi decisionali aziendali in un contesto in cui sostenibilità e governance hanno sempre più importanza per il successo durevole delle imprese, soprattutto non quotate.
L’approccio si fonda sul concetto di Stakeholder Economy come cardine fondamentale attorno al quale si costituisce l’orientamento di fondo delle imprese, e punta a integrare la gestione dei rischi ambientali, sociali e di governance nella visione strategica, attraverso adeguati meccanismi operativi e di controllo.
In particolare, il Lab punta a coinvolgere le PMI, in quanto:
eSG Lab di SDA Bocconi è promosso da Fondazione Solidalitas e co-fondato da Enel Foundation e Falck Renewables.
Ormai da diversi anni le sfide della sostenibilità sono diventate un elemento fondamentale per l’attività aziendale, capace di condizionarne la competitività e la durabilità, impattando sul profilo di rischio e generando nuove opportunità economiche e di mercato. Con l’Agenda 2030, le Nazioni Unite identificano nelle imprese un attore fondamentale (insieme a governi e società civile) per il raggiungimento dei 17 Sustainable Development Goals.
Cambio climatico, diseguaglianze sociali, diritti umani, riduzione della povertà e dell’inquinamento richiedono lo sviluppo di nuove eccellenze manageriali in grado di coniugare la crescita aziendale con le istanze sociali e ambientali, integrando la sostenibilità nelle logiche di governance e nei processi di innovazione, favorendone lo sviluppo soprattutto in imprese eccellenti ma non ancora pienamente «mature» dal punto di vista manageriale.
Con la Direttiva Europea sulla Dichiarazione Non Finanziaria e il suo recepimento nell’ordinamento nazionale, l’attenzione ai profili di rischio legati alle attività ESG è finalmente cresciuta. Al contempo, sempre più urgente è capire cosa sia sostenibile individuando indicatori chiari e armonizzati e sistemi di reporting condivisi, in modo da garantire trasparenza e da supportare in modo coerente le decisioni di investimento.
Questo percorso risulta particolarmente importante quando facciamo riferimento alle PMI, escluse dalla DNF, ma che rappresentano la spina dorsale del nostro sistema economico-industriale. La necessità per questa tipologia di imprese di sviluppare un percorso di crescita manageriale sui temi ESG appare ancora più rilevante, così come lo sviluppo e la diffusione di criteri di valutazione ambientale, sociale e di governance idonei a tracciarne il profilo di rischio.
Nel quadro di riferimento nazionale e internazionale, non possono non essere ricordate due azioni che l’Europa sta portando avanti con uno sforzo economico e di coordinamento senza precedenti. Da un lato, il Green New Deal, una strategia ambiziosa e necessaria per uscire dall’emergenza climatica e sociale, che punta a favorire la riconversione di numerosi settori industriali e che favorirà quelle imprese in grado di dimostrare eccellenza rispetto ai parametri ESG, il rischio climatico e l’efficienza nell’impiego di risorse.
Dall’altro, un Action Plan diretto ad affrontare la questione della finanza sostenibile, e la nomina di un Technical Expert Group multi-stakeholder con il compito di:
Dal mese di marzo, l’emergenza sanitaria ed economica causata dalla pandemia da Covid-19 ha focalizzato attenzione e risorse sulla crisi. Il parere di diversi esperti evidenzia come, per uscire dalla situazione di instabilità e insicurezza, sia fondamentale puntare in modo ancora più forte sulla sostenibilità, sulla sussidiarietà e sulla responsabilità individuale e collettiva. Ciò è reso evidente nel programma Next-Gen EU (“Supporting the green transition to a climate-neutral economy via funds from Next Generation EU”), che promette di rafforzare quanto qui descritto.
In questo quadro, prevedere i rischi globali risulta essere sempre più importante per le imprese e il settore finanziario. La capacità di leggere e anticipare le dinamiche sistemiche e complesse, globali e locali, è e sarà sempre più spesso un elemento distintivo della pratica manageriale, alla base della costruzione di strategie aziendali che puntano all’adattamento e alla resilienza organizzativa, elementi determinanti per la creazione di valore durevole nel tempo.
Aziende, istituzioni e organizzazioni pubbliche e private, imprenditori, manager e professionisti interessati a comprendere come i temi della sostenibilità e della governance siano diventati centrali nello sviluppo di iniziative strategiche volte a supportare i processi aziendali verso il successo durevole delle imprese.