- Data inizio
- Durata
- Formato
- Lingua
- 31 gen 2025
- 40 ore
- Online
- Italiano
Fornire gli strumenti per (ri)disegnare la roadmap di adozione e sviluppo dell’AI in azienda bilanciando strategia, elementi tecnologici, organizzativi e di contesto.
Le radici degli insegnamenti di SDA Bocconi School of Management sono le ricerche originali dei suoi docenti. A partire dalle loro tesi di PhD, i ricercatori affrontano con rigore e passione temi di grande rilevanza per il mondo del management. Questa rubrica presenta i loro risultati.
La tentazione di derubricare Bitcoin a next big thing dell’altroieri (superata, in ordine cronologico, dal metaverso e dall’intelligenza artificiale generativa) è forte se ci si affida alle cronache giornalistiche.
E invece, se osserviamo il livello di accettazione istituzionale senza precedenti, i grandi attori coinvolti e le innovazioni tecnologiche in corso, ci rendiamo conto che Bitcoin non è mai stato così in salute e che ha prospettive di durata.
Ma quando non raggiunge quotazioni record, perché parlarne? Semplice: perché Bitcoin non è solo un asset su cui speculare, ma un protocollo di comunicazione utilizzato dagli utenti per scambiarsi un asset nativo – l’omonimo bitcoin (BTC). Questo protocollo è composto da una componente software – il codice – e una componente hardware – l’infrastruttura di computer e calcolatori che esegue il software stesso.
La componente software è mantenuta da una comunità di sviluppatori, mentre quella hardware è fornita da una comunità di imprenditori chiamati “minatori”. Al di là del prezzo, che de facto rappresenta solo il punto di equilibrio tra domanda e offerta, è interessante analizzare la componente umana di Bitcoin: i motivi che spingono le persone a far parte di questo esperimento e le ragioni che potrebbero indurle ad abbandonarlo, portando, di conseguenza, al fallimento di Bitcoin stesso. Questo è il tema della mia tesi di dottorato.
Creata nel 2009 da Satoshi Nakamoto, Bitcoin è una criptovaluta a gestione distribuita, basata su sistemi di crittografia avanzati e sulla famosa “blockchain”, ovvero una sorta di libro mastro distribuito tra i computer della rete, che verifica e registra ogni transazione in modo sicuro.
Una struttura del genere è soggetta a diverse minacce – free-riding, hacking, congestione, insoddisfazione – che mettono alla prova la sua capacità di resistere nel lungo termine (nella tesi definita come “sostenibilità”). La letteratura scientifica ritiene che tali problemi tendano ad essere risolti prevalentemente attraverso un approccio centralizzato, ossia tramite un’azienda che coordina il lavoro necessario e gestisce le motivazioni e le problematiche interne ai vari ruoli. Tuttavia, esistono approcci non centralizzati, come la governance policentrica, che possono mitigare queste sfide e fanno ipotizzare che Bitcoin possa raggiungere la sostenibilità a lungo termine.
La sua sostenibilità nel tempo dipende dal soddisfacimento simultaneo degli obiettivi della struttura e di quelli di ciascuno stakeholder: gli utenti finali, gli sviluppatori e i minatori.
Obiettivi di Bitcoin come sistema di pagamento
Bitcoin si propone come un sistema di pagamento “incensurabile”, cioè non soggetto ad alcun tipo di controllo sulle transazioni. L’incensurabilità garantisce che chi possiede Bitcoin possa spenderli liberamente, secondo le proprie preferenze, offrendo così un'assoluta libertà all'utente finale. Gli espedienti tecnici (mancanza di un singolo database, utilizzo della crittografia, utilizzo della blockchain) e organizzativi (l’assenza di un’azienda che le autorità potrebbero chiudere o influenzare) assicurano ad oggi il soddisfacimento di questa finalità.
Soddisfazione degli utenti finali
Gli utenti finali decidono di utilizzare Bitcoin per una combinazione di ragioni – alcune legate alle caratteristiche intrinseche di Bitcoin come nuova tecnologia e sistema di pagamento, altre dovute a fattori esterni, come la regolamentazione o la sua diffusione. In particolare, si evince quindi che gli utenti non utilizzano Bitcoin solo a scopo speculativo, ma che c’è anche una forte componente ideologica che li spinge a farne uso. Inoltre, la facilità di accesso e l’innovazione percepita rappresentano altre motivazioni chiave.
Soddisfazione dei minatori
Il ruolo cruciale dei minatori è verificare le transazioni effettuate dagli utenti, proteggendo così il network da frodi e manomissioni. Per farlo, devono risolvere problemi crittografici sempre più complessi, richiedendo una crescente capacità di calcolo. Come incentivo alla partecipazione al sistema, ogni volta che risolvono uno di questi problemi ricevono una quantità fissa di Bitcoin, appositamente creati. Una minaccia alla sostenibilità di Bitcoin è legata al meccanismo dell'halving, per cui la quantità di Bitcoin assegnati ai minatori come ricompensa si dimezza ogni quattro anni. Dal 2008 al 2024, questa quantità è già stata dimezzata cinque volte, passando da 50 a 3,125 unità, mentre le capacità di calcolo necessarie e i costi energetici per i minatori sono aumentati. Tuttavia, la ricerca evidenzia come questo problema venga mitigato grazie alla struttura "a strati" di Bitcoin. Oltre allo strato che regola la creazione e il funzionamento dei Bitcoin, ne sono stati aggiunti altri che permettono, ad esempio, transazioni di piccolo valore con commissioni molto basse – una sorta di Revolut o Satispay del mondo Bitcoin. Un esempio è il protocollo di pagamento chiamato Lightning Network, che assicura ai minatori un flusso aggiuntivo di entrate.
Soddisfazione degli sviluppatori
Infine, il ruolo degli sviluppatori è altrettanto cruciale, poiché Bitcoin deve adattarsi tecnicamente alle esigenze emergenti degli utenti. Grazie a una forte componente ideologica, legata in parte alla cultura Open Source e a una configurazione priva di un punto centrale di controllo, la comunità di sviluppatori di Bitcoin è riuscita a coordinarsi nel corso degli anni senza la presenza di una fondazione o di un fondatore influente. Questo aspetto è fondamentale per Bitcoin, poiché il suo obiettivo è mantenere una struttura incensurabile. Qualsiasi punto centrale avrebbe potuto rappresentare un potenziale punto di fallimento, vulnerabile all'influenza di terze parti, rendendo Bitcoin un esperimento potenzialmente censurabile, come è accaduto recentemente con Telegram.
Il risultato è la soddisfazione degli utenti finali, evidenziata dalla circolazione di Bitcoin per un valore di circa 1.800 miliardi di dollari e dal valore di un singolo BTC intorno ai 90.000 dollari (al 19 novembre 2024). Lungi dall'essere una "next big thing" del passato, Bitcoin è una realtà molto concreta del presente, con prospettive di sostenibilità anche nel prossimo futuro.
Leonardo Maria De Rossi, Bitcoin as a Sustainable Polycentric Digital Infrastructure, Copenhagen Business School [Phd]. PhD Series No. 30.2024 https://doi.org/10.22439/phd.30.2024.