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Un capitale per il futuro: il ruolo della famiglia nell'educazione finanziaria dei giovani

È soprattutto la famiglia a rendere un giovane capace di gestire il denaro con consapevolezza e di prendere decisioni finanziarie informate. Uno degli approfondimenti dell’Edufin Index 2024 ha mostrato che il contesto famigliare rappresenta un elemento decisivo per lo sviluppo della competenza finanziaria, influenzando non solo la conoscenza, ma anche i comportamenti economici dei giovani.

 

Le nuove generazioni, in particolare la Generazione Z e i Millennial, dimostrano livelli più alti di socializzazione finanziaria in famiglia rispetto ai Baby Boomer. Tuttavia, il livello complessivo di alfabetizzazione finanziaria dei giovani italiani tra i 18 e i 24 anni è insufficiente e inferiore a quello di ogni altra fascia d’età, a causa prima di tutto delle ancora scarse conoscenze. Per loro, il valore dell’Edufin Index – un indice di alfabetizzazione finanziaria e assicurativa elaborato da SDA Bocconi in collaborazione con Alleanza Assicurazioni e Fondazione Gasbarri - è pari a 50, in una scala da 0 a 100 che pone la sufficienza a 60. La componente Awareness, che misura le conoscenze degli individui in campo finanziario, è ferma a 46,8; quella Behavioral, che misura la capacità di prendere decisioni finanziarie consapevoli e responsabili, si attesta a 53,2.

 

Anche tra i giovani si evidenziano, inoltre, alcune differenze di genere, sebbene in fase di riassorbimento. Le ragazze tendono a discutere più frequentemente di spese familiari rispetto ai ragazzi, che invece mostrano una maggiore inclinazione verso temi legati agli investimenti. Più rilevante: alle ragazze vengono più spesso rimborsate le spese “all’occorrenza,” un metodo meno educativo di quello della “paghetta,” che costringe a un utilizzo responsabile del denaro e che è relativamente più diffusa tra i ragazzi.

Le domande

La sezione dell’ Edufin Index 2024 dedicata a chi ha tra i 18 e i 24 anni di età si propone di capire come si formi la competenza finanziaria nei giovani e quale ruolo giochi la famiglia in questo processo. Lo studio si basa su una lunga tradizione di indagini che hanno evidenziato la correlazione tra educazione familiare e alfabetizzazione finanziaria. Tuttavia, mancava uno strumento specifico per misurare la socializzazione finanziaria dei giovani italiani in modo sistematico.

 

Le domande principali a cui lo studio ha cercato di rispondere sono:

 

  • Quali sono le dimensioni chiave della socializzazione finanziaria?
  • Esistono differenze generazionali e di genere in questo processo?
  • Quali pratiche familiari influenzano maggiormente l’educazione finanziaria?

Lavoro sul campo

La ricerca ha utilizzato un indicatore innovativo di socializzazione finanziaria, articolato su tre dimensioni: il modello di comportamento finanziario parentale, l’insegnamento esplicito e l’insegnamento esperienziale da parte dei genitori. Questo indicatore misura il grado di influenza della famiglia nella trasmissione di competenze finanziarie.

 

Per rendere i risultati in prospettiva, le domande relative alla socializzazione finanziarie sono state poste anche alle generazioni più adulte, chiedendo di ricordare come la famiglia interagisse con loro in gioventù. L’analisi ha evidenziato che la Generazione Z e i Millennial ottengono punteggi significativamente più alti rispetto ai Baby Boomer, grazie soprattutto a un maggiore ricorso all'insegnamento esplicito da parte dei genitori. La correlazione tra socializzazione finanziaria e livello di alfabetizzazione finanziaria è positiva, sebbene moderata, mentre l'insegnamento esperienziale mostra un impatto più rilevante. Esperienze pratiche, come la gestione di un budget personale o la ricezione di denaro regolare, sono risultate cruciali per lo sviluppo delle competenze finanziarie.

 

Un dato significativo è che, nonostante solo il 40% dei giovani della Generazione Z riferisca di discutere frequentemente di questioni economiche con i genitori, questo rappresenta un netto miglioramento rispetto alle generazioni precedenti. I Baby Boomer, ad esempio, tendevano a trattare molto meno questi argomenti in ambito familiare, con conversazioni che si limitavano principalmente alle spese quotidiane.

 

Anche le modalità con cui i genitori forniscono denaro ai figli sono cambiate nel tempo. Mentre nelle generazioni più anziane una percentuale significativa di giovani non riceveva denaro regolarmente, tra i giovani della Generazione Z solo il 15% dichiara di non riceverne affatto. Tuttavia, il metodo più comune rimane quello di fornire denaro “all’occorrenza.”

 

Lo studio conferma che il livello di istruzione dei genitori influisce significativamente sull’alfabetizzazione finanziaria dei figli. Anche per questo, il livello di alfabetizzazione finanziaria risulta particolarmente basso tra i NEET (Not in Employment, Education, or Training, una condizione che coinvolge il 15% del campione e che interessa soprattutto i figli dei genitori meno istruiti), con un valore di 46, che scende a 43 tra le ragazze NEET, per le differenze di genere già evidenziate nel precedente articolo della serie.

Guardando avanti

Dai dati osservati, emerge la necessità di promuovere l’inclusione dell’educazione finanziaria nei programmi scolastici, migliorando preliminarmente quella degli insegnanti, che non si sentono ancora pienamente competenti e pronti a questo compito.

 

Per le famiglie, il suggerimento è un maggiore coinvolgimento nella formazione finanziaria dei figli. Ad esempio, strutturare l’erogazione di denaro ai figli sotto forma di una paghetta regolare potrebbe favorire una gestione pianificata delle risorse.

 

I docenti SDA Bocconi che hanno partecipato all’ideazione e alla stesura del RAPPORTO EDUFIN INDEX 3° EDIZIONE Consapevolezza e comportamenti finanziari e assicurativi degli italiani sono Barbara Alemanni, Paola Castelli, Umberto Filotto, Gennaro De Novellis e Alessandro Recla.

 

Leggi gli altri articoli della serie sui risultati del Rapporto Edufin Index 2024:

Alemanni - Perché la cultura finanziaria degli italiani non è ancora da 6

Alemanni - Donne e finanza: le ragioni di un rapporto difficile

 

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