Uno studio importante sulla storia e l’impatto che uno dei player tecnologici di maggior rilievo ha avuto sul panorama italiano. Realizzato da Carlo Altomonte, Arianna Brioschi, Carlo Alberto Carnevale Maffè, Guia Beatrice Pirotti, e Stefano Riela, lo studio analizza le ricadute su economia, occupazione, fiscalità e indotto in 20 anni di attività e, dal punto di vista qualitativo, mette in luce il contributo di Sky all’industria culturale e sportiva del nostro Paese e il ruolo che ha avuto nel valorizzare la creatività italiana nel mondo.
“Sky ci ha sorpreso nella sua multidisciplinarietà, nella sua diversità di ruolo.” Afferma Carnevale Maffé, introducendo la riceca di SDA Bocconi. “Sky è innanzitutto un attore economico che ha contribuito per quasi 50 miliardi al PIL italiano, ha versato 20 miliardi di contributi fiscali nelle casse dello Stato e ha generato un indotto occupazionale di oltre 30mila impiegati in media all’anno.
Sky è anche un attore d’innovazione tecnologica che ha stimolato in maniera importante la digitalizzazione delle famiglie italiane. È stata la prima a introdurre l’alta definizione, il 4K, la visione in mobilità, il multiscreen, l’on-demand, fino ad arrivare a SkyQ e Sky Glass. Ma basterebbe pensare al primo telecomando di Sky, un’interfaccia già all’epoca rivoluzionaria rispetto a ciò che eravamo abituati.
Sky è, infine, un attore culturale che ha contribuito in modo significativo allo sviluppo del Paese, introducendo nuovi linguaggi e formati sia nell’intrattenimento che nel racconto sportivo, con investimenti pari a 15,2 miliardi di euro tra diritti, produzioni originali e contenuti acquistati da terzi solo negli ultimi 10 anni.”
Un percorso ventennale che ha portato l’azienda di Ruperth Murdoch a sviluppare un modello industriale distintivo basato sull’integrazione sempre più estesa della catena del valore. Una sintesi tra digitale, televisione, internet e device interattivi. Basti pensare che nel settore FTTH Sky è il quinto operatore nazionale e la sua quota di mercato è in crescita.
“Siamo un’azienda abituata a guardare al futuro.“ Sottolinea Andrea Duilio, AD di Sky Italia. ”Non siamo un semplice broadcaster ma una vera e propria tech & media company, sia software che hardware. Anche quando parliamo dei comptetitor, le piattaforme di streaming, nella nostra visione sono partner preziosi che ci consentono di arricchire la nostra offerta multimediale.”
SDA Bocconi School of Management