L'evento annuale del Monitor for Circular Fashion, l'osservatorio di ricerca affiliato al Sustainability Lab di SDA Bocconi School of Management e powered by Enel X, si è tenuto con successo per il terzo anno consecutivo presso il campus SDA Bocconi. L’evento multi-stakeholder ha visto la partecipazione dei principali attori del settore, tra cui la Commissione Europea, EURATEX e le 26 aziende partner del Monitor.
Nel 2023, l'Osservatorio ha ampliato la sua portata, collaborando con 26 aziende per presentare tre progetti pilota innovativi che utilizzano un approccio di open innovation. Questi progetti con capofila TOD's Group , Ferragamo e Vivienne Westwood, hanno integrato i sette già lanciati nel 2022. I progetti pilota sono finalizzati alla valutazione di oltre 40 Key Performance Indicators (KPIs) di circolarità identificati dal team di ricerca SDA Bocconi. Hanno promosso metodologie sostenibili e circolari all'interno di ingredient brands, brand, rivenditori e fornitori di servizi nelle catene del valore del tessile, abbigliamento, pelle e calzature.
Inoltre, le aziende partner del Monitor for Circular Fashion hanno presentato una versione aggiornata del Circular Fashion Manifesto per il terzo anno consecutivo. Il Manifesto sottolinea il loro impegno per una maggiore trasparenza e tracciabilità lungo tutta la catena di fornitura. Nella sua ultima versione, rilasciata il 19 settembre 2023 e disponibile su www.sdabocconi.it/circularfashion, questo impegno è stato ampliato con otto azioni indicate nel Textile Transition Pathway della Commissione Europea, una strategia volta ad accelerare le pratiche sostenibili nel settore tessile. Il Manifesto è stato successivamente presentato all'UNECE e alla DG GROW della Commissione Europea.
L'evento è iniziato con la condivisione del rapporto annuale SDA Bocconi, che ha delineato le azioni chiave del settore ispirate al Textile Transition Pathway, e ha fornito aggiornamenti sulle migliori pratiche per la circolarità. Secondo il rapporto, il vantaggio principale della circolarità è il miglioramento della reputazione del marchio, seguito dalla creazione di nuove opportunità di business e dal rafforzamento della fedeltà dei consumatori. Le aziende hanno individuato nei costi, nella disponibilità di tecnologie e di infrastrutture i principali ostacoli alla circolarità. I principali compromessi sono stati l'aumento della complessità operativa, la disponibilità di volumi, i costi più elevati e le sfide qualitative.
Alla presentazione della ricerca è seguito un approfondimento sulla governance per la sostenibilità e la circolarità. La discussione si è incentrata sui risultati delle indagini e dei workshop di co-creazione condotti con le aziende partner del Monitor for Circular Fashion. Analisi quantitative statisticamente significative hanno rivelato che la dimensione del Consiglio di Amministrazione, la dualità del CEO e la presenza di incentivi alla sostenibilità nella remunerazione dei dirigenti sono correlati positivamente con le performance di sostenibilità. I workshop di co-creazione hanno anche approfondito temi come il ruolo delle aziende familiari guidate da mission che vanno oltre la performance economica, l'importanza della diversità dei Consigli di Amministrazione e la partecipazione di membri del Consiglio di Amministrazione di diverse generazioni, generi e background culturali nel bilanciare le diverse priorità all'interno delle aziende.
Nel pomeriggio, l'evento è proseguito con una discussione sulla gestione dei rifiuti tessili e sulla responsabilità estesa del produttore (EPR). Il Rapporto 2023 ha esplorato le varie opportunità e sfide legate all'implementazione di un sistema EPR, grazie anche al contributo di 15 esperti europei impegnati nella filiera dei rifiuti tessili e nell'innovazione.
I risultati del sondaggio e gli approfondimenti dei workshop di co-creazione hanno fatto luce sui piani di 15 aziende partner della catena di fornitura del Monitor per ottimizzare la gestione dei rifiuti pre e post consumo. Le strategie per ridurre e ottimizzare i rifiuti pre-consumo comprendono l'aumento del riutilizzo interno, l'avvio di progetti di upcycling e lo sfruttamento delle tecnologie di Industria 4.0. Per i rifiuti post-consumo, le partnership con aziende esperte in materia di rifiuti sono state avviate con l'aiuto di esperti. Per quanto riguarda i rifiuti post-consumo, sono rimasti predominanti i partenariati con operatori esperti nella gestione dei rifiuti e nell'upcycling, nonché l'adesione a consorzi per l'EPR.
L'evento è stato caratterizzato anche da un confronto sul DPP (Passaporto digitale di prodotto), con interventi di Michele Galatola, Senior Policy Officer della DG GROW della Commissione Europea, e di fornitori di servizi. Sono stati organizzati panel sul coinvolgimento delle nuove generazioni nei temi della circolarità e sostenibilità nella moda, sull'adattamento delle politiche di sostenibilità per le piccole e medie imprese e una pitching session di tre startup tra le 10 finaliste del programma C-Factor Monitor for Circular Fashion di SDA Bocconi, in collaborazione con Must Had.
Nel 2023 il Monitor for Circular Fashion, in collaborazione con PwC, ha condotto l'indagine,"Circular Fashion Survey on New Generations" per 2023. È emerso che tra le nuove generazioni i millennial sono particolarmente sensibili al tema del greenwashing:il 59% ha dichiarato che non sosterrà più i marchi che esagerano il loro contributo ambientale. Per quanto riguarda il Passaporto digitale dei prodotti, gli intervistati hanno considerato l'impatto ambientale, la composizione e l'autenticazione dei prodotti, insieme ai contenuti generati dagli utenti, come informazioni cruciali da includere. I principali vantaggi associati al Passaporto digitale dei prodotti sono stati una maggiore fiducia e fedeltà, un processo decisionale più informato e la lotta ai prodotti contraffatti sulle piattaforme di rivendita.
Il rapporto di ricerca completo è disponibile alla pagina www.sdabocconi.it/circularfashion
SDA Bocconi School of Management