Formula vincente non si cambia. Anche la seconda edizione appena conclusa del Programma di STewardship e Antibiotico-Resistenza (STAR), un percorso formativo per 22 farmacisti del Servizio Sanitario Nazionale sulla tematica della Antimicrobial Stewardship, è stata caratterizzata da tre giornate di formazione e tre progetti sul campo vincitoriNata dalla collaborazione tra la Società Italiana di Terapia Antinfettiva (SITA) e SDA Bocconi e finanziata con un contributo non condizionante da Shionogi Italia, questa edizione ha presentato un’importante novità (oltre al fatto, non secondario, di essersi potuta finalmente svolgere in presenza): l’intervento di alcuni partecipanti della prima edizione del programma STAR che hanno presentato il follow-up del proprio lavoro sul campo, con progetti che hanno coperto diverse tematiche, dalla revisione di prontuari e protocolli, alla valutazione di impatto organizzativo dell’Antimicrobial Stewardship e utilizzo delle tecnologie, all’attività di monitoraggio.
L’obiettivo del percorso formativo è stato quello di rafforzare le competenze della figura del farmacista ospedaliero all’interno del team di stewardship. Diversi i temi affrontati, dall’indirizzo e il monitoraggio della prescrizione per l’appropriatezza terapeutica verso i pazienti critici con limitate opzioni di trattamento, all’allineamento tra i professionisti sanitari coinvolti in tutto il processo di cura, ai sistemi di programmazione e controllo aziendali, a un uso corretto di tutti i domini che caratterizzano l’Health Technology Assessment, con particolare riguardo alle valutazioni di impatto economico delle terapie antibiotiche.
“Anche la seconda edizione ha visto un’importante partecipazione sia all’attività formativa sia ai field project, questi ultimi mirati a specifici temi di interesse nelle aziende sanitarie in cui i farmacisti operano, ma anche occasione di lavoro di gruppo e di networking con i colleghi”, commenta Claudio Jommi, co-responsabile scientifico del corso e Professor of Practice di Health Policy. “Avere condiviso con SITA e farmacisti ospedalieri questo percorso formativo è stato molto importante perché l’attività di Antimicrobial Stewardship richiede competenze multidisciplinari. La Scuola, dal canto suo, ha proposto ai partecipanti competenze di economia e management applicate all’antibiotico-terapia e, più in generale, alla gestione delle infezioni correlate all’assistenza”.
Anche quest’anno i criteri di valutazione dei field project ruotavano intorno al raggiungimento degli obiettivi formulati e l’impatto prodotto, sulla struttura e sulla presentazione del progetto e sul corretto rapporto tra descrizione della situazione attuale e spinta innovativa. I progetti vincitori sono stati quelli di Alberto Costantini, ASL di Pescara, sulla “Valutazione retrospettiva di impatto dell’attività del farmacista nell’antibiotico-terapia”, di Cinzia D’Angelo, ASST Santi Paolo e Carlo di Milano, sull’”Antimicrobial stewardship negli istituti penitenziari”, e di Daniele Mengato, Azienda Ospedale-Università di Padova, sulla “Analisi real-world dell’efficacia di cefiderocol vs BAT (Best Available Therapy) nel trattamento di infezioni severe da Acinetobacter Baumannii MDR”.
“Oltre a un percorso formativo estremamente arricchente, ho potuto soffermarmi su un aspetto della mia professione particolarmente stimolante: l’implementazione di progetti di ricerca su dati real-world, che dovrebbe essere perseguita dal farmacista per poter contestualizzare al meglio le informazioni di natura gestionale a cui ha abitualmente accesso”, ha commentato Mengato. Il valore del confronto con i colleghi è stato ribadito da Cinzia D’Angelo: “Oltre al livello qualitativo di tutti i docenti, il punto di forza del corso è il lavoro di gruppo tra tutti i farmacisti partecipanti per condividere competenze ed esperienze”. Alberto Costantini ha sottolineato infine l’importanza di queste iniziative formative “di altissimo livello grazie alla docenza integrata tra la Società Italiana di Terapia Antinfettiva e SDA Bocconi. Oltre alla crescita professionale relativa alle nuove frontiere dell’antibiotico terapia e dei processi di contrasto all’antibiotico resistenza, abbiamo dimostrato che l’integrazione con i sistemi informatici e la collaborazione interprofessionale sono fondamentali nei processi manageriali e clinico-assistenziali”.
“Il farmacista ospedaliero è una delle figure che vive in prima persona la sfida che il Servizio Sanitario Nazionale sta affrontando rispetto all’antibiotico-resistenza ed è necessario che questi professionisti siano parte attiva dei team di stewardship e contribuiscano, nell’ambito del proprio ruolo, alla definizione e al governo appropriato e mirato della terapia antibiotica”, ha commentato Matteo Bassetti, Professore Ordinario di Malattie Infettive dell’Università di Genova, Presidente SITA e co-responsabile scientifico del progetto di formazione STAR. “L’attività di formazione è stata quindi fondamentale per aggiornare i farmacisti sulle nuove terapie antibiotiche per il contrasto all’AMR e sulle nuove resistenze”.
I contributi multidisciplinari – portati da esperti di economia e management insieme a infettivologi, microbiologi e dagli stessi farmacisti ospedalieri – rappresentano una grande risorsa formativa e potrebbero diventare “un considerevole vantaggio per il nostro SSN da un punto di vista di organizzazione, ottimizzazione delle risorse e, soprattutto, salute per i pazienti”, spiega Francesco Cattel, Direttore della S.C. Farmacia Ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino e docente del corso. “L’obiettivo del Programma STAR è quello di offrire una panoramica completa e approfondita ai professionisti partecipanti, aumentando la consapevolezza e la capacità di interazione con tutti gli specialisti coinvolti nei percorsi di Antimicrobial Stewardship”.
SDA Bocconi School of Management