“Il settore dell’auto è entrato in un’era di profonda trasformazione, di quelle che arrivano ogni cento anni”. Se a dirlo è Akio Toyoda, presidente di Toyota Motor Corporation, leader mondiale del mercato automotive con più di 20 milioni di veicoli elettrificati venduti in 170 paesi, c’è da pensare che non sia un’iperbole. E in effetti la portata della trasformazione si può definire epocale proprio perché va oltre il semplice sistema di autotrazione dei mezzi di trasporto ma riguarda il modo di concepire l’utilizzo dell’auto e non solo.
Che sia una rivoluzione culturale ancor più che tecnologica lo evidenzia anche la visione di Toyota e la sua ambizione di contribuire alla costruzione di un mondo migliore, assicurando alle persone la possibilità di muoversi senza barriere e limitazioni in totale sicurezza e rispetto per l’ambiente. E questa visione trova una concreta applicazione nella strategia “Beyond Zero” che accompagna il gruppo Toyota nel percorso di trasformazione da automotive a Mobility Company e testimonia l’ambizione di realizzare una mobilità in cui l’azzeramento delle emissioni sia solo una tappa intermedia verso un futuro più sostenibile.
Passaggio fondamentale in questo percorso di trasformazione è l’introduzione di KINTO, il terzo brand globale del gruppo Toyota, completamente dedicato ai servizi di mobilità. KINTO – che deriva da Kintoun, “nuvola volante” –, nato in Giappone nel 2019 ed approdato in Italia nel 2021, ha l’obiettivo di offrire una mobilità centrata sulla persona, grazie alla combinazione delle più avanzate tecnologie digitali e di veicoli ad alta efficienza energetica e bassissime emissioni, rendendo l’utente protagonista responsabile di un percorso comune verso la mobilità sostenibile. KINTO propone un’offerta completa di soluzioni di mobilità, dal noleggio a medio-lungo termine al car sharing, dal car pooling a sistemi di mobilità multimodale per gli individui, le aziende e le comunità locali, nel pieno rispetto dell’ambiente. Un’offerta che ha sfidato non solo il futuro della mobilità, ma anche la creatività e la competenza degli studenti del MISA - Master in Imprenditorialità e Strategia Aziendale di SDA Bocconi.
KINTO ha infatti lanciato un contest strategico per il Master chiedendo a 5 gruppi di partecipanti la definizione di una strategia commerciale dei suoi servizi di mobilità utilizzando, oltre alla rete vendite Toyota e Lexus, anche nuovi canali (online, retailer, ambassador ecc.), con l’obiettivo di aumentare la brand awareness ma anche i volumi e la quota di mercato dei singoli servizi. Il challenge, promosso da KINTO Italia e coordinato da Luca Vetrone, Service Design & UX Senior Manager, è stato portato nelle aule del Master da Arianna Schillizzi, Alumna del MISA 2021 e ora nella Open Innovation di KINTO Italia, e da Luca Riso, che opera nel reparto di Relazioni Esterne di Toyota Motor Italia.
A supportare le idee imprenditoriali dei gruppi sono state le innovative soluzioni di mobilità integrate proposte da KINTO e finalizzate a coprire tutte le esigenze, dal possesso prolungato all’utilizzo temporaneo: sia quelle asset-based, cioè basate su veicoli elettrificati Toyota e Lexus – come KINTO One, il noleggio a lungo termine con formula all-inclusive, KINTO Flex, il servizio di noleggio a breve-medio termine in abbonamento flessibile che verrà introdotto quest’anno sul mercato italiano, KINTO Share, il servizio di car-sharing basato su una vasta gamma di veicoli elettrificati – sia quelle service-based, basate sull’utilizzo di piattaforme digitali innovative – come KINTO Join, il servizio di car pooling destinato alle aziende e a chi condivide un luogo di lavoro o di studio in generale (quindi anche università, ospedali, enti pubblici, ecc.), e KINTO Go, app di mobilità integrata multimodale per pianificare gli spostamenti in maniera semplice e rapida.
I progetti presentati dagli studenti hanno previsto l’analisi del target e dei canali distributivi, un budget Capex e Opex, un piano di comunicazione, la stima dei risultati attesi in termini quantitativi (ricavi) e qualitativi (posizionamento del brand) in un arco temporale di 3 anni. Un compito impegnativo il cui output è stato valutato dai responsabili KINTO sulla base della qualità dell’analisi, dell’originalità, della fattibilità e, non ultimo, della rispondenza ai valori aziendali: l’inclusività, per una mobilità che sia davvero per tutti, la semplicità, per spostarsi in maniera facile e veloce grazie all’utilizzo di tecnologie digitali, e la sostenibilità, che riguarda la sfera ambientale ma anche quelle economica e sociale.
È stata una sfida avvincente, in puro stile “shark-tank” dove i concorrenti hanno dovuto presentare le loro proposte imprenditoriali e convincere la giuria della loro efficacia. Una metodologia adottata dal MISA all’interno delle “Survivor Series”, contest dove gli studenti lavorano in gruppi su una sfida aziendale rivelata solo a inizio giornata e con un vincitore finale. Nella sfida KINTO sono stati esaminati in profondità dati di mercato e ipotizzati modelli di business innovativi. Per ammissione degli stessi valutatori sono emerse molte idee buone e non è stato facile decidere a quale progetto assegnare la vittoria e il premio finale pari a 500 euro in coupon da spendere in servizi di mobilità KINTO.
“Per noi è stato utilissimo confrontarci con voi”, ha dichiarato Luca Vetrone, all’aula MISA durante l’incontro finale per la presentazione e la premiazione muoversi dei progetti, “ci avete proposto uno sguardo originale e oggettivo sui nostri servizi. Non si può fare business senza confrontarsi col ‘mondo di fuori’ così come voi non potreste prepararvi a fare gli imprenditori senza confrontarvi col business reale. Abbiamo capito quali sono gli aspetti sui quali è necessario lavorare ancora, dalla brand awareness alla comunicazione”. Tra gli spunti di novità che meritano particolare attenzione secondo i rappresentanti KINTO ci sono la possibilità di inserire nei servizi di sharing dei veicoli che sono stati già opzionati nelle formule di noleggio a medio-lungo periodo, l’introduzione di uno strumento di reward per l’utilizzo virtuoso di tali servizi attraverso una possibile moneta virtuale, la “KINTO Coin”, e l’integrazione dei servizi KINTO Go e KINTO Join per particolari eventi sfruttando l’opportunità della formazione di community temporanee, ad esempio per l’acquisto agevolato di biglietti per spettacoli con la possibilità di e raggiungere il luogo dell’evento in modo più sostenibile (ad esempio in car pooling) – idea quest’ultima premiata come la migliore.
Ma come previsto dal challenge è emerso un progetto vincitore, quello del Gruppo 1 – composto da Tomaso Banfi, Sebastiano Mattia D’Agostino, Matteo Dalmasso, Antonio Molinari e Andrea Zonaro – premiato per il business plan e per la migliore strategia. “È stato difficile soprattutto scegliere e analizzare i dati giusti”, hanno dichiarato gli studenti vincitori, “ma lavorare in gruppo è stato utilissimo e misurarci con un caso reale entusiasmante”. Una vera prova su strada per dei futuri manager e imprenditori.
SDA Bocconi School of Management