Come si possono rendere i servizi pubblici trasparenti rispetto alla capacità di dare risposte ai bisogni della società civile? I bilanci di responsabilità sociale offrono una prima risposta a questa domanda. Con un valore ancora maggiore se riguardano un settore della PA di importanza capitale (e costituzionale) come quello della Giustizia. Parlare di accountability nei servizi pubblici significa valutare la capacità delle istituzioni di rendere conto del proprio operato e, in questo modo, rafforzare l’indispensabile rapporto di fiducia con i cittadini e le imprese.
Nel lavoro che SDA Bocconi svolge da molti anni per una Pubblica Amministrazione innovativa, efficace e trasparente, merita una segnalazione particolare la collaborazione con gli Uffici Giudiziari di Milano nella progettazione e realizzazione dei propri bilanci di responsabilità sociale. L’edizione 2019-2020 dei bilanci – presentata a Palazzo di Giustizia il 29 novembre 2021 – racconta un biennio caratterizzato da sfide senza precedenti, a partire dalla pandemia che ha fatto emergere bisogni sociali di particolare importanza e urgenza, dalla tutela delle donne vittime di violenza domestica durante il lockdown, alla tutela dei diritti dei lavoratori impegnati nel food delivery, alla gestione della questione carceraria, solo per citare alcuni esempi.
Nei bilanci la Procura Generale, la Procura della Repubblica, il Tribunale Ordinario e la Corte di Appello di Milano rendono conto del proprio operato durante il periodo 2019-2020 evidenziando sia le criticità emergenti sia la capacità di essere resiliente e di cogliere le opportunità di cambiamento che ogni crisi porta con sé. I bilanci di responsabilità sociale diventano così un’occasione di dialogo aperto tra gli Uffici giudiziari e la società civile: “un bilancio costruito con la società civile, per la società civile”, come testimonia il sostegno che Assolombarda assicura al progetto ormai da alcuni anni.
Sempre sul fronte della rendicontazione sociale, nei mesi recenti SDA Bocconi ha anche affiancato gli Uffici Giudiziari minorili di Milano in una ricerca, realizzata con il contributo della Fondazione Cariplo, sul sistema della rete di tutela dei minori sul territorio. Lo studio ha visto in prima linea, oltre alla Procura e al Tribunale per i minorenni, diversi enti, dal Comune di Milano, al Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Lombardia, all’Ordine degli Avvocati di Milano fino a soggetti del Terzo Settore coinvolti nella tutela dei bambini e degli adolescenti che si trovano in situazioni di fragilità sociale. Il progetto di ricerca ha cercato di ricostruire la rete dei servizi di tutela dei minori in una prospettiva di governance inter-istituzionale, vale a dire nella logica di integrazione dei contributi delle singole amministrazioni verso la creazione di valore pubblico per l’utente finale.
I risultati della ricerca sono confluiti nel libro “La tutela dei minori a Milano. Una prospettiva di sistema”, a cura di Marta Barbieri e Giorgio Giacomelli (ed. Egea). Nella prefazione di Marco Rasconi, coordinatore della Commissione Servizi alla persona della Fondazione Cariplo, si legge: “Tenere i bambini e i ragazzi dentro un circuito virtuoso anche quando le famiglie o i contesti da cui vengono sono oggettivamente problematici dovrebbe essere l’obiettivo di tutti. Per farlo occorre conoscere i problemi; per questo è importante sostenere la ricerca sociale, base dalla quale partire per proporre soluzioni”.
SDA Bocconi School of Management