Giunti oramai alla conclusione del loro percorso, gli Executive MBA classe 17 hanno incontrato lo scorso 24 giugno il Professor Andrea Sironi, Vice Presidente dell’Università Bocconi, nonché Presidente di Borsa Italiana e dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.
Tema dell’incontro è stata proprio Borsa Italiana, che ora è parte di rilievo di Euronext, un network di sette borse nazionali nel quale quella italiana ha il maggior peso, e che oggi rappresenta il principale mercato finanziario europeo, seguito da London Stock Exchange (del quale Borsa Italiana faceva parte in passato) e da Deutsche Boerse.
Su Euronext operano circa 6200 investitori istituzionali, con sede per la maggioranza negli Stati Uniti e in Gran Bretagna; 1850 imprese quotate, che capitalizzano in aggregato più di 5 trilioni di Euro. Va notato che circa un quarto di queste imprese hanno una capitalizzazione non superiore a 25 milioni. A Euronext Borsa Italiana contribuisce con una serie di eccellenze, tra cui:
Quali sono le prospettive per il presente e l’immediato futuro?
Il mercato Equity nazionale ha ancora grandi spazi avanti a sé, dato che in Italia il cosiddetto “Buffett Ratio”, ovvero il rapporto tra la capitalizzazione totale di mercato ed il Prodotto Interno Lordo approssima il 40%, mentre supera il 100% nel Regno Unito. Si stima che nel nostro Paese vi siano circa 2800 aziende che potrebbero andare sul mercato, portandovi una capitalizzazione aggregata che a oggi vale circa 70 miliardi di Euro. L’elevata liquidità in circolazione e la conseguente espansione dei multipli di valutazione fa sì che gli operatori di Private Equity siano al contempo dei competitor di Borsa Italiana nell’approcciare le aziende, ma anche dei soggetti di possibile collaborazione in fase di exit. Anche l’industria dell’Asset Management, che nel 2019 amministrava nel mondo masse pari a circa 90 trilioni di dollari, registra dei cambiamenti. Tra essi, sono degni di particolare attenzione il travaso dalle gestioni attive a quelle passive e la crescita degli investimenti alternativi. È peraltro difficile che in Europa si arrivi ad avere una borsa unica come lo è Wall Street negli Stati Uniti; ben più probabile invece che continui il processo di collegamento e federazione di network nazionali: proprio la strada che Borsa Italiana ha deciso di percorrere entrando in Euronext.
L’Italia ha tutto ciò che serve per ripartire e crescere e gli Executive MBA sono pronti per portare competenze distintive per questo nuovo sviluppo.
SDA Bocconi School of Management.