Sostenibilità fa rima (anche) con fashion, specialmente in Italia. Se la grande sfida del decennio è la creazione di filiere di approvvigionamento, produzione e distribuzione sostenibili, nel nostro paese il settore della moda, uno dei maggiori per volumi di esportazione e per riconoscibilità a livello globale, è sicuramente tra quelli in prima linea.
Nasce su queste premesse il Monitor for Circular Fashion, iniziativa congiunta del Sustainability Lab di SDA Bocconi ed Enel X – la linea di business globale del Gruppo Enel che offre servizi per l’innovazione, la transizione energetica e l’economia circolare – in collaborazione con la società di consulenza integrata per la sostenibilità Eco-Age. Si tratta di un progetto ambizioso, primo nel suo genere, che ha l’obiettivo di offrire una rappresentazione precisa e dinamica dello stato dell’economia circolare nel comparto moda italiano.
Il Monitor for Circular Fashion coinvolgerà diverse realtà rappresentative del settore lungo l’intera filiera, come Candiani Denim, Dedagroup Stealth, Intesa (Gruppo IBM), Manteco, RadiciGroup, Save The Duck, Vibram, Vitale Barberis Canonico, Vivienne Westwood, YKK, tra i primi ad aver aderito al progetto. Questa community di aziende scelte perché front-runners della sostenibilità e circolarità nella filiera italiana del settore moda, ha già avviato un percorso virtuoso per confrontarsi sulle opportunità e le sfide della circolarità. In particolare le attività si sono focalizzate sulla condivisione di buone pratiche per individuare o sviluppare nuove soluzioni concrete e misurabili di circolarità.
Uno dei temi di maggior attenzione è quello del ruolo fondamentale della trasparenza e tracciabilità di filiera come strumento per dare sostanza ai claim di sostenibilità e di circolarità verso tutti gli stakeholders, compresi i consumatori.
Circolarità significa superare il paradigma del take-make-waste facendo in modo che prodotti e materiali siano mantenuti in uso il più a lungo possibile. Un obiettivo raggiungibile ridisegnando i processi produttivi, logistici, distributivi e le modalità di consumo grazie all'applicazione di cinque modelli di business circolari: Input sostenibile, Prolungamento della vita, Riciclo e Riuso, Prodotto come servizio, Piattaforme di condivisione.
Il primo step del progetto è un Report, che verrà pubblicato il prossimo settembre, sulle macro-tendenze del settore e la capacità delle aziende di applicare i principi dell’economia circolare lungo tutta la filiera, con proposte concrete per una reale svolta “circolare”. Il Monitor for Circular Fashion aderirà anche ad alcune call to action per la sostenibilità e la circolarità a livello globale, in primis il progetto UNECE “Enhancing Transparency and Traceability of Sustainable Value Chains in Garment and Footwear sector”.
“L’approccio scientifico è essenziale per valorizzare e far crescere i numerosi progetti-pilota nella moda circolare”, afferma Francesca Romana Rinaldi, Coordinatrice del Monitor for Circular Fashion. “Con questo progetto vogliamo accompagnare le aziende nella misurazione delle performance di circolarità, individuando i principali specifici KPI. Nel dialogo con Istituzioni e Policy Makers il Circular Fashion Manifesto darà voce alle buone pratiche del sistema moda italiano”.
“L’economia circolare è al centro della nostra strategia”, ha aggiunto Nicola Tagliafierro, Responsabile della sostenibilità globale di Enel X, “Grazie alle opportunità di business sostenibili che è in grado di generare, e che hanno permesso al Gruppo Enel di posizionarsi come leader di pubblici servizi nell'indice di sostenibilità Dow Jones. Per questa ragione abbiamo deciso di mettere a disposizione la nostra esperienza e il nostro know-how a supporto di una delle industrie italiane più importanti e strategiche, con l'obiettivo di rendere il settore sempre più circolare e di esempio per il mercato globale".
“Sono molto entusiasta del fatto che Eco-Age stia giocando un ruolo strategico in questo progetto rivoluzionario e nel coinvolgere nuovi stakeholders in questa alleanza tra SDA Bocconi ed Enel X” conclude Livia Firth, cofondatrice e direttrice creativa di Eco-Age, “Per collocare l’Italia al centro del dibattito globale sulla moda sostenibile”.
SDA Bocconi School of Management