La qualità della vita delle donne colpite da tumore al seno metastatico può migliorare anche attraverso una comunicazione attenta e trasparente e un corretto scambio di informazioni che consentano di prendere decisioni consapevoli ed efficaci. È il principio guida del progetto Shareview (Supporting shared decision- making and communication in metastatic breast cancer) proposto da SDA Bocconi, uno dei sette progetti vincitori dell’iniziativa europea “Improving care of metastatic breast cancer (MBC) patients in Europe”, l’invito a presentare per la ricerca sul tumore al seno metastatico sponsorizzata da Pfizer Global Medical Grants in partnership con SPCC - Sharing Progress in Cancer Care, organizzazione non-profit indipendente nata con lo scopo di diffondere e integrare le conoscenze e le informazioni sui progressi scientifici e clinici nella cura del cancro. Il progetto coinvolge anche importanti stakeholder come Europa Donna Italia, l’associazione di promozione sociale per la tutela dei diritti alla prevenzione e alla cura del tumore al seno, l’International Drug Development Institute (IDDI) di Lovanio, la Fundação D. Anna de Sommer Champalimaud e Dr Carlos Montez Champalimaud, ente di ricerca biomedico di Lisbona, e l’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (ASU FC).
Tra i fondamentali di una buona pratica clinica oncologica c’è anche un’efficace comunicazione alle pazienti e ai loro familiari della diagnosi e delle opzioni di trattamento. Anche se non esiste un unico approccio o una decisione in assoluto migliore, il processo decisionale condiviso è essenziale per garantire una migliore accettazione e aderenza al trattamento. L’obiettivo generale del progetto Shareview presentato da SDA Bocconi e approvato da una giuria indipendente istituita da SPCC è quello di migliorare la qualità delle cure nelle pazienti studiando le attuali pratiche di comunicazione, informazione e decisione e rivedendo gli approcci attualmente utilizzati in Europa.
L’obiettivo dell’iniziativa, lanciata nel luglio 2020, è quello di spingere le istituzioni e le organizzazioni sanitarie europee a massimizzare la qualità dell’assistenza e del trattamento del tumore al seno metastatico attraverso finanziamenti mirati, superando i deficit della pratica clinica attuale. L’invito a presentare proposte ha avuto un grande successo: sono 56 i progetti giunti da tutta Europa da parte di molti enti pubblici e privati, tra cui organizzazioni non-profit, università, ospedali, centri e istituti di ricerca sul cancro. Per realizzare i loro progetti i vincitori riceveranno sovvenzioni per un totale di 1,5 milioni di dollari.
Parte ora la fase operativa per l’attuazione dei sette programmi vincitori, da completare entro luglio 2023. Il Progetto Shareview di SDA Bocconi prevede la mappatura per un periodo di 16 mesi degli approcci esistenti e delle pratiche condivise, utilizzandole come base per la creazione e la sperimentazione di un sistema di supporto decisionale per le pazienti, i familiari e gli altri soggetti coinvolti.
La necessità di un’iniziativa di questa portata oggi è più grande che mai. Secondo i dati pubblicati dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) nel dicembre 2020, il numero di persone con diagnosi di cancro al seno ha superato per la prima volta quello di persone con cancro ai polmoni, rendendolo di gran lunga il tipo di tumore più diffuso al mondo. Il Global Cancer Observatory stima anche un aumento dei casi in Europa, da 530.700 nel 2020 a 569.300 nel 2040.
Negli ultimi anni la qualità della vita delle donne con metastasi da tumore al seno è migliorata anche grazie a trattamenti più efficaci e alla possibilità di accedere a centri specializzati (Breast Unit). Tuttavia c’è ancora molta strada da fare per garantire alle pazienti la migliore qualità di vita possibile, considerando il grande impatto psicologico di questa malattia sulla loro vita personale, relazionale, lavorativa, nonché sulle loro condizioni economiche. Considerata la complessità del fenomeno, ogni approccio alle terapie, al trattamento degli effetti collaterali, alla comunicazione tra medico e paziente e alla formazione del personale sanitario deve necessariamente essere articolato e interfunzionale.
SDA Bocconi School of Management