Sostenibilità e circolarità per il settore dell'abbigliamento e della calzatura

Aziende e stakeholder a confronto in un’iniziativa del Monitor for Circular Fashion

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SDA Bocconi ha accolto più di 50 relatori e più di 150 partecipanti nel suo nuovo Campus di Milano – in aggiunta agli oltre 650 partecipanti online – per l’evento di tre giorni dal titolo “Accelerare l’azione per l’industria dell’abbigliamento e della calzatura sostenibile e circolare del futuro”, organizzato congiuntamente dalla United Nations Economic Commission for Europe (UNECE) e dal Monitor for Circular Fashion del Sustainability Lab di SDA Bocconi. La finalità era quella di condividere le esperienze e rinnovare gli impegni ad agire per migliorare la sostenibilità e le pratiche etiche in questo settore, in concomitanza con il progetto “Migliorare la tracciabilità e la trasparenza per una value chain sostenibile e circolare nel Garment & Footwear”, realizzato congiuntamente con l’International Trade Centre (ITC) delle Nazioni Unite e il sostegno finanziario dell’Unione Europea. Un’iniziativa che rappresenta il culmine di diversi anni di lavoro in collaborazione con l’UNECE e centinaia di esperti per migliorare la sostenibilità nel settore.

L’evento si è svolto durante la Milan Fashion Week. Nell’arco dei tre giorni, diversi stakeholder del settore, policy maker, attivisti e accademici insieme ad aziende e brand dell’abbigliamento e calzatura hanno svolto momenti di formazione pratica sugli approcci e gli standard per migliorare la tracciabilità e la trasparenza e guidare una transizione verso modelli di economia circolare.

In una serie di tavole rotonde, presentazioni e discussioni informali, i partecipanti hanno messo in comune i loro impegni e le loro esperienze nell’attuazione delle raccomandazioni, delle linee-guida e degli standard promossi dall’UNECE, conosciuti come The Sustainability Pledge.

Il Sustainability Pledge è appunto un nuovo pacchetto di raccomandazioni di policy, linee guida e standard approvato nell’aprile 2021 dagli Stati membri dell’UNECE, che, una volta applicato, permette ai diversi attori del comparto di tracciare i loro prodotti lungo la value chain e quindi di fare affermazioni verificabili sulla loro sostenibilità. Un certo numero di brand leader e di protagonisti del settore stanno partecipando a progetti-pilota con l’utilizzo della tecnologia “blockchain” per implementare il toolbox UNECE. Tutti i soggetti che sono interessati ad accelerare l’azione per un’industria dell’abbigliamento e delle calzature più sostenibile e circolare sono invitati ad aderire alla Call to Action dell’UNECE presentando il loro impegno su http://thesustainabilitypledge.org/.

Il primo giorno dell’evento, tre partner rappresentativi del Monitor for Circular Fashion del Sustainability Lab di SDA Bocconi powered by Enel X, che ha prodotto il Monitor for Circular Fashion Report 2021, hanno il presentato il Circular Fashion Manifesto.

Le aziende partner del Monitor hanno aderito alla Call to Action dell’UNECE impegnandosi a rispettare specifici KPI (Key Performance Indicators) per misurare i livelli di tracciabilità, trasparenza e circolarità dei loro prodotti e processi.

Le aziende coinvolte nel Monitor for Circular Fashion Report 2021 sono accomunate dalla necessità di partire dai propri dati e da una misurazione della circolarità per avere un approccio strategico alla sostenibilità e alla circolarità, nella convinzione che tracciabilità e trasparenza siano strumenti fondamentali contro il green-washing.

I KPI saranno testati nei prossimi mesi durante i progetti-pilota UNECE per selezionare indicatori significativi e affidabili che le aziende del garment & footwear possano utilizzare per misurare i livelli di tracciabilità e trasparenza nei diversi passaggi della catena del valore, accelerando così il processo di trasformazione nell’ottica della sostenibilità e della circolarità.

Il Monitor for Circular Fashion ha presentato anche una Managerial Agenda raccomandando azioni concrete e prioritarie per aumentare le performance di circolarità di ogni azienda e dell’intero settore, a partire dalla misurazione della circolarità stessa e dal coinvolgimento degli utenti finali nelle relative iniziative. Le azioni di settore, indicate come prioritarie dalle aziende, riguardano un maggior livello di tracciabilità e trasparenza nella value chain della moda, il superamento dei trade-off della circular fashion e il potenziamento dei progetti-pilota in quest’ambito. Il supporto dei policy maker è considerato fondamentale, specialmente per il miglioramento della raccolta dei rifiuti, l’accelerazione della simbiosi industriale e la definizione di criteri omogenei in tutta Europa per l’ “end of waste” (conclusione del processo di recupero).





SDA Bocconi School of Management

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