EMF su Ignites Europe del Financial Times

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La Commissione Europea sta lavorando da tempo ad un progetto per l’introduzione di uno schema di pensione personale pan-europea (PEPP, pan-European personal pension). Il progetto prevede l’introduzione di un prodotto finanziario che potrà venire offerto da banche, compagnie di assicurazione o società di asset management, e che dovrebbe avere le seguenti caratteristiche:
(a) piena portabilità tra i vari paesi dell’Unione Europea in modo che un investitore italiano che lavora in Spagna e si trasferisce in Germania possa continuare il proprio piano di sottoscrizione senza perdere i benefici acquisiti,
(b) l’esistenza di un passaporto come per i fondi UCITS, che consente all’intermediario finanziario autorizzato nel proprio paese ad offrirlo ovunque,
(c) la presenza di un numero limitato di opzioni di investimento con una opzione di default che sia semplice e che possa essere venduta senza alcuna consulenza da parte degli intermediari.
Ignites Europe, il quotidiano on-line del Financial Times dedicato al settore dell’asset management, ha chiesto al Andrea Beltratti, membro del consiglio di amministrazione di EFAMA (European Fund and Asset Management Association) e presidente presso EFAMA del Pension working group, se l’introduzione del PEPP possa rappresentare una opportunità per gli asset manager.
Il Professore, Academic Director dell’Executive Master in Finance, ha sostenuto che il PEPP può essere una ottima opportunità non solo per il settore finanziario ma per l’economia europea nel suo complesso: consentirebbe di aumentare la quota di patrimonio finanziario gestita da operatori specializzati, migliorando l’efficienza dei mercati, stabilizzando gli stessi e facendo crescere le risorse che affluiscono all’economia reale.
Rimangono delle sfide da superare per introdurre il PEPP, tra cui quella della distribuzione, consistente nel creare uno schema  di interesse sia dei produttori sia dei distributori, quella dei costi, a causa dell’appesantimento dei sistemi informativi necessario per seguire le posizioni individuali dei partecipanti durante l’evoluzione della loro vita lavorativa, e quella fiscale, dal momento che il nuovo prodotto potrà prosperare solo se non sarà sfavorito rispetto alle agevolazioni fiscali concesse nei singoli paesi ai prodotti esistenti.
I quasi 50 milioni di europei che lavorano in un paese diverso da quello in cui sono nati potranno diventare molti di più nel futuro se ci sarà la sicurezza di uno schema pensionistico individuale che non conosce confini.

SDA Bocconi School of Management

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