CONI e SDA Bocconi per il Management dello Sport.

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La Scuola del Comitato Olimpico Nazionale e SDA Bocconi uniscono le forze per la formazione dei nuovi manager dello sport

Nuove sinergie tra sport e management, tra due eccellenze italiane, il Comitato Olimpico Nazionale e SDA Bocconi: il 18 luglio, nella sede lombarda del CONI, è stato firmato un accordo che dà il via ufficialmente a una più stretta collaborazione tra CONI Servizi (società operativa del Comitato Olimpico) Scuola dello Sport (istituto che cura la formazione e l’aggiornamento dei quadri tecnici e dirigenziali delle Federazioni Sportive Nazionali) e SDA Bocconi School of Management.

   

 
Tra i primi frutti dell’accordo l’offerta di due programmi di formazione di competenze specialistiche sui temi del Management dello Sport, che sfruttano l’enorme esperienza di queste istituzioni, adottando un approccio specificamente sportivo, con cui ricerca e formazione possano non solo creare i dirigenti di domani, ma anche stimolare l’azione di persone, imprese e istituzioni.

Un accordo prezioso per SDA Bocconi che grazie al Coni ottiene «una finestra privilegiata, dal punto di vista manageriale, sulle reali esigenze degli atleti, delle Olimpiadi e delle federazioni. Cose che non si imparano sui libri», commenta Dino Ruta, responsabile dello Sport Knowledge Center SDA Bocconi, che dal 2001 promuove cultura manageriale sportiva. Senza contare la validità dello «sport come metodo», che permette di «trasferire questi concetti anche nelle imprese», continua Ruta, con «ricadute che vanno al di là di quello che oggi possiamo immaginare». Perché «più che semplici corsi, offriamo un punto di riferimento per chi vuole rimanere aggiornato su queste tematiche».

«Una sinergia importante, perché SDA Bocconi e un’eccellenza internazionale come il Comitato Olimpico italiano», concorda Alberto Miglietta, amministratore delegato di CONI Servizi. Una sinergia nel campo della formazione «che è uno degli elementi fondanti del nuovo corso del Coni. Formazione sotto tutti i punti di vista, non solo tecnica, per creare future figure professionalmente preparate nel mondo dello sport». Una scelta doverosa – conclude – «anche per il rispetto dovuto al gigantesco mondo del volontariato che opera nell’ambito sportivo, che merita interlocutori in grado di valorizzare professionalmente e al massimo il lavoro di tutti questi appassionati».

«Abbiamo sempre di più bisogno di professionalità, perché lo sport è oggi anche un fenomeno sociale e di costume e gli obiettivi non sono solo sportivi, ma anche economici», commenta la dottoressa Rossana Ciuffetti, che dirige la Scuola dello Sport. L’accordo è un importante passo avanti in questa direzione, ma «allo stesso tempo un ritorno alle origini, perché la Scuola dello Sport fu fondata nel 1966 da Giulio Onesti per formare la classe dirigente dello sport italiano».

 

SDA Bocconi School of Management

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