Nel 2020 il Piano d’azione per l’Economia Circolare della Commissione Europea del Green Deal ha stabilito sette aree chiave, essenziali per raggiungere un’economia circolare. E’ un momento storico per il settore moda che passerà da deregolamentato ad essere un settore altamente regolamentato.
Il progetto dell’osservatorio della scuola di management che coinvolge 26 aziende della moda si amplia con 8 azioni per la circolarità del settore, che saranno presentate alla Commissione Europea. L’11 ottobre un evento dedicato riunirà manager aziendali ed esponenti di istituzioni e associazioni, tra cui Dg grow ed Euratex
Nel report 2022 dell’osservatorio di SDA Bocconi School of Management e powered by Enel X l’analisi degli indicatori di sostenibilità nel settore tessile è applicata a otto prototipi innovativi realizzati dalle aziende partner.
Nonostante la filiera della moda risulti una delle più colpite dalla pandemia, le aziende hanno incrementato gli investimenti in sostenibilità e hanno fissato ulteriori obiettivi, come emerge dal recente Monitor for Circular Fashion 2021.
Lo specialista francese di soluzioni tech Lectra rafforza l’impegno per la moda sostenibile e aderisce al programma “Monitor for Circular Fashion” che promuove tracciabilità e trasparenza nel settore moda.
Sda Bocconi School of Management ed Enel X hanno annunciato il lancio del Monitor for Circular Fashion. Parte di Sda Bocconi Sustainability Lab, questo progetto ambizioso, primo nel suo genere, fornirà una chiara visione dello stato di maturità dell'economia circolare nel settore moda italiano.
SDA Bocconi School of Management Sustainability Lab ha presentato il primo rapporto sulla capacità di portare i principi dell'economia circolare lungo tutta la filiera della moda, coinvolgendo 14 grandi marche. Ecco i settori in cui si sta facendo qualcosa e quelli in cui c'è ancora da lavorare
Il tema della sostenibilità e ormai un pilastro imprescindibile nella società e nel mercato di oggi, soprattutto nel comparto fashion. Lo hanno ribadito la professoressa dell'Università Bocconi, Francesca Romana Rinaldi, e Mauro Simionato, co-founder di Vitelli, i quali sono intervenuti durante la tavola rotonda dell'ultima giornata del MFGS-Milano Fashion Global Summit 2020, sottolinenando come la pandemia di Covid-19 abbia influenzato un cambio di paradigma nella produzione dei capi e un risveglio nelle coscienze dei consumatori.
Il progetto dell’osservatorio della scuola di management che coinvolge 26 aziende della moda si amplia con 8 azioni per la circolarità del settore, che saranno presentate alla Commissione Europea. L’11 ottobre un evento dedicato riunirà manager aziendali ed esponenti di istituzioni e associazioni, tra cui Dg grow ed Euratex
Sda Bocconi School of Management ed Enel X uniscono le forze per la sostenibilità nel mondo della moda. Le parti hanno infatti annunciato il lancio del Monitor for Circular Fashion, parte di Sda Bocconi Sustainability Lab, con l’obiettivo di fornire, come riportato in una nota, “una chiara visione dello stato di maturità dell’economia circolare nel settore moda italiano”.
La recente proposta di decreto per l’istituzione del regime di responsabilità estesa del produttore (EPR) per la filiera dei prodotti tessili di abbigliamento, calzature, accessori, pelletteria e tessili per la casa sta scuotendo il settore moda italiano, che ha avviato una corsa verso l’implementazione di politiche di circolarità per prepararsi agli imminenti obblighi sui rifiuti post-consumo.
In attesa che l’Europa fornisca le proprie indicazioni in merito al fine vita dei prodotti tessili, sono diverse le aziende del settore che hanno messo etica e sostenibilità al centro della loro attività aziendale.
Circular Fashion Talks è il podcast del Monitor for Circular Fashion di SDA Bocconi, realizzato con la collaborazione di Solo Moda Sostenibile. Sono 28 le aziende Partner che partecipano al progetto e che lavorano insieme per implementare la circolarità. 3 sono i Research Technical Partners.
Un percorso complesso ma anche molto affascinante, che il podcast racconta, raccogliendo le testimonianze di coloro che hanno fatto della transizione circolare la propria sfida quotidiana. Ogni episodio si concentra sul tema specifico, che poi all'interno del Monitor è oggetto di studio e di sperimentazione.
La cura editoriale è di Francesca Romana Rinaldi, Direttrice del Monitor e Silvia Gambi, giornalista e autrice della piattaforma Solo Moda Sostenibile, che sono anche le conduttrici.
Tra la normativa in evoluzione e le innovazioni in atto, affrontare in maniera concreta il tema della circolarità nella moda è molto complesso.
Il Circular Fashion Manifesto si concentra sui punti che necessitano di attenzione per poter mettere in atto una trasformazione concreta e misurabile. Per il Monitor for Circular Fashion i progetti circolari - che siano progetti pilota o industrializzati - rivestono un ruolo fondamentale, perché rappresentano l'occasione per testare sul campo innovazioni concrete: i brand che partecipano ai progetti si impegnano per esplorare e mettere in atto approcci innovativi che poi condividono con la community del Monitor, ma anche con gli ascoltatori di questo episodio del podcast, perché ogni trasformazione ha alla base la condivisione del percorso.
Hanno partecipato:
Potete leggere il Circular Fashion Manifesto a questo link
Le connessioni tra misurazione dell'impatto sociale e circolarità sono numerose: sono le persone le vere protagoniste di ogni cambiamento e per misurare l'efficacia e la sostenibilità di una strategia, l'aspetto sociale è centrale.
Per un settore così complesso, che occupa milioni di persone in tutto il mondo, in tutte le fasi della produzione, dalla fibra al prodotto finito al fine vita, la sfida è molto ambiziosa, ma non è rimandabile: lo richiede la legge, ma anche il mercato. I consumatori sono ormai attori di questo cambiamento.
In questo episodio la filiera produttiva è la protagonista della riflessione: parleremo di trasparenza e tracciabilità, ma anche di audit e della loro efficacia. Verranno presentati casi concreti ed esperienze per la misurazione degli impatti lungo il processo produttivo. Non poteva mancare una riflessione sui concetti di diversità e inclusione.
Hanno partecipato:
Maria Teresa Pisani - OIC Chief Trade Facilitation Section of the United Nations Economic Commission for Europe (United Nations Economic Commission for Europe) e The Sustainability Pledge Project Lead
Giulia Iemmolo - Manager - Data Quality & Integrity Social & Labor Convergence Program Labor Convergence Program
Veronica Bovo - Chief Sustainability Officer Holding Moda
Anna Fiscale - fondatrice e presidente di Quid Impresa Sociale
Martina Rogato - founder ESG Boutique