Sotto la lente

Bitcoin contro tutti: la lezione delle meme-coin di Trump e Melania

Abbiamo atteso volutamente che le acque si calmassero dopo l’elezione di Donald Trump e il lancio delle sue meme-coin per trarre qualche lezione da quanto accaduto. La “Official Trump,” impropriamente definita “il Bitcoin di Trump,” ha raggiunto una capitalizzazione di mercato massima di circa 15 miliardi di dollari e un prezzo unitario di 70 dollari. Poco dopo, è arrivata anche la “Official Melania Meme,” con un record superiore a 2 miliardi e un valore massimo di 14 dollari. Tuttavia, a poche settimane dal loro picco, entrambe le monete hanno registrato perdite significative: al momento della stesura di questo articolo, il Trump Coin è sceso a 27 dollari (-61% dal massimo), mentre il Melania Coin si attesta sui 2 dollari (-86% dal massimo). Nel frattempo, Bitcoin ha mantenuto una quotazione stabile, restando solidamente sopra i 100.000 dollari.

 

Cosa ci insegna questa vicenda? Nulla di nuovo rispetto a quanto già visto in passato: Bitcoin (BTC) non è come le altre criptovalute e tanto meno come i meme-coin.

Perché Bitcoin è diverso?

Per rispondere a questa domanda, bisogna comprendere i principi fondamentali di Bitcoin e la sua visione. Bitcoin non è stato creato per essere una moda passeggera o un’operazione speculativa di breve periodo. L’obiettivo di Bitcoin è diventare uno strumento finanziario incensurabile, consentendo a chiunque di scambiarlo liberamente senza restrizioni.

 

Bitcoin si basa su un protocollo tecnologico peer-to-peer (P2P) composto da elementi chiave: crittografia avanzata, sistemi distribuiti e blockchain. Questo protocollo viene eseguito da una rete globale di “minatori,” garantendo decentralizzazione e resistenza alla censura. Nessuno, nemmeno un governo o un’azienda, può bloccare Bitcoin centralmente. Inoltre, Bitcoin è un software che necessita di manutenzione e aggiornamenti continui, ma a differenza delle criptovalute centralizzate, non dipende da un’entità specifica per la sua evoluzione. La sua governance è affidata a una comunità distribuita di sviluppatori, senza il controllo di una singola organizzazione.

 

Questa doppia decentralizzazione, sia tecnologica che organizzativa, rende Bitcoin unico nel panorama finanziario. Non solo è resistente alla censura, ma rappresenta un nuovo paradigma di libertà economica.

Bitcoin: una capitalizzazione da top player

l successo di Bitcoin è innegabile. Da zero a oltre 2 trilioni di dollari di capitalizzazione di mercato, un valore che lo colloca tra le prime sei entità economiche mondiali, subito dopo Alphabet (Google) e prima di Saudi Aramco. Non stiamo parlando di una semplice speculazione finanziaria, ma di un asset consolidato, riconosciuto come riserva di valore a livello globale. Inoltre, Bitcoin è ormai entrato nei portafogli dei principali player finanziari globali, con istituzioni come BlackRock, Fidelity e JP Morgan che hanno iniziato a offrire strumenti di investimento basati su BTC. Recentemente, anche Intesa Sanpaolo ha annunciato la sua esposizione all'asset, confermando il crescente interesse delle banche tradizionali per Bitcoin come riserva di valore e strumento di diversificazione del portafoglio.

Le criptovalute e le meme-coin: imitazioni senza sostanza

Al contrario, le altre criptovalute, incluse le meme-coin, non hanno lo stesso fondamento. Spesso sono tentativi goffi di emulare il successo di Bitcoin, con modifiche tecnologiche che ne peggiorano le caratteristiche fondamentali. Le meme-coin, in particolare, nascono come semplici burle, senza alcuna utilità o visione di lungo periodo. Si basano sull’effetto hype e sulla speculazione, attirando investitori sprovveduti con promesse effimere. Inoltre, nella maggior parte dei casi, gran parte della total supply iniziale viene distribuita ai promotori e sviluppatori, che detengono la maggior parte della liquidità. Questo porta spesso a crolli improvvisi, poiché i promotori vendono le proprie partecipazioni una volta raggiunti i picchi speculativi.

 

Un caso emblematico è stato quello di Hawk Tuah, ispirata alla ragazza diventata celebre per la sua intervista in cui ha deliziato tutti con il suo gesto “Hawk Tuah”, che ha subito un drastico crollo dopo che i promotori hanno liquidato le loro posizioni, lasciando gli investitori con token praticamente privi di valore.

 

Il ciclo è sempre lo stesso: lancio con grande entusiasmo, rapido aumento del valore grazie alla speculazione, seguita da un crollo altrettanto repentino.

Conclusione

Bitcoin continua a dimostrare la sua resilienza e il suo valore intrinseco, mentre le criptovalute alternative si rivelano spesso operazioni speculative destinate a svanire nel tempo. Il Trump Coin e il Melania Coin non sono mai stati “il Bitcoin di Trump” o “il Bitcoin di Melania,” così come nessuna altra criptovaluta potrà mai essere Bitcoin.

 

Lezione appresa: il nuovo strumento finanziario alternativo esiste già, e si chiama Bitcoin.

SHARE SU