Starting: cento partenze e un unico, grande impatto

Il corso SDA Bocconi-CFMT

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La centesima edizione del programma Starting, partita il 18 giugno, suggella la collaborazione quasi trentennale tra SDA Bocconi School of Management e CFMT (il Centro di formazione management del terziario che affianca i soci di riferimento, Confcommercio e Manageritalia, nella promozione culturale ed economica del settore terziario).

 

Nelle aule di Starting, il corso dedicato ai dirigenti del terziario fresca nomina, sono passate più di 2.000 persone, tra cui lo stesso Presidente di CFMT, Simone Pizzoglio che, durante le celebrazioni, ha ricordato come il programma non gli abbia dato solo competenze manageriali, ma anche un network di amici con i quali è ancora in contatto dopo 17 anni e un forte interesse alla vita associativa.

 

Bruno Busacca (direttore del programma) e Maria Cristina Cito, Associate Professor of Practice di Marketing and Sales, hanno analizzato le caratteristiche dei partecipanti e valutato l’impatto del programma. A testimonianza di un ambiente che cambia, la percentuale di donne è in continuo aumento, passando nel tempo dal 21% al 28,5%. A cambiare sono, inoltre, anche le competenze che i neodirigenti ritengono più importanti da sviluppare: quelle in più forte ascesa, soprattutto dopo il periodo pandemico, risultano essere “Sviluppare il pensiero strategico,” “Gestire le situazioni difficili” e “Conoscere meglio se stessi e gestire la propria carriera.”

 

Con l’evoluzione delle esigenze dei dirigenti, anche Starting si è evoluto nel tempo, come hanno dimostrato le testimonianze di due dei docenti. Simona Cuomo (Leadership, Organization & Human Resources) ha ripercorso lo sviluppo dei temi di people management e Gianmario Verona, che ha mantenuto la docenza Starting anche nel periodo in cui era Rettore dell’Università Bocconi, quello dei temi legati all’innovazione.

 

L’impatto del programma sui partecipanti si è rivelato importante non solo sulle competenze manageriali, ma anche su due aspetti interrelati, che aprono importanti prospettive di crescita per i manager e per chi lavora con loro: i neodirigenti che hanno partecipato a Starting risultano, infatti, più sensibili alla propria formazione e a quella dei loro collaboratori.

 

“Un percorso di formazione e sviluppo, per poter essere efficace e raggiungere gli obiettivi sperati, deve allenare diverse competenze e operare su più livelli,” ha detto Nicola Spagnuolo, Direttore di CFMT. “In primis, vanno consolidate le competenze tecnico-verticali. Poi, in un momento di così grande incertezza, devono essere allenate le competenze di tipo trasversale, a mio avviso erroneamente identificate come soft skills poiché soft non sono affatto. Infine, devono essere acquisite le competenze digitali, che risultano essere certamente abilitanti rispetto a modelli di sviluppo in cui la centralità delle tecnologie è innegabile.”

 

Tutte queste caratteristiche, ha constatato la rilevazione tra i partecipanti, si traducono per Starting in un net promoter score (l’indice che misura la probabilità di suggerire un prodotto a qualcun altro) pari al 78,1%.

 

SDA Bocconi School of Management

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