Il fintech in Italia: una rivoluzione dei pagamenti e un ecosistema in crescita

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Nel 2024, il mercato fintech globale ha subito un rallentamento a causa dell'incertezza legata sia alla geopolitica, sia ai tassi di interesse, con investimenti in calo, in particolare i "big deal". Nonostante la flessione dei controvalori, il volume delle operazioni è aumentato. Settorialmente, i pagamenti hanno continuato ad attrarre la maggior parte degli investimenti con 21,4 miliardi di dollari.

In tale contesto, l'ecosistema fintech italiano sta vivendo una fase di crescita, affermandosi come uno dei mercati più variegati e promettenti del panorama europeo. Dal 2016 a oggi, i finanziamenti raccolti dalle aziende fintech italiane sono aumentati in media del 60% annuo, quasi il doppio rispetto al tasso europeo del 34%. Tra il 2011 e il 2024, le realtà fintech in Italia sono passate da 16 a oltre 600 con un valore di oltre 880 milioni di euro, con Milano a fare da traino: la città ospita il 54% delle aziende del settore e i primi tre unicorni italiani, Satispay, Scalapay e Bending Spoons.

Oggi, il segmento dei pagamenti digitali rappresenta l’area più dinamica del fintech in Italia, riscrivendo il modo in cui avvengono le transazioni e incidendo profondamente sull’economia e sulle abitudini dei consumatori. Alimentato dall'innovazione tecnologica, il fintech si pone come motore di trasformazione, rendendo i pagamenti sempre più sicuri, rapidi e accessibili, e favorendo l’inclusività economica.

Alla base di questa rivoluzione c’è una gamma di soluzioni avanzate: dai sistemi di pagamento mobile ai digital wallet, che sfruttano la diffusione degli smartphone per acquisti senza contatto, fino a tecnologie come blockchain e criptovalute, che promettono pagamenti internazionali più veloci, sicuri e a costi inferiori, ridisegnando i confini del trasferimento di denaro.

La sicurezza rimane cruciale, supportata da normative come la PSD2 dell’UE, che ha introdotto standard più rigidi e l’autenticazione forte del cliente (SCA) tramite biometria e autenticazione a due fattori. Questa evoluzione risponde alla crescente domanda di protezione dei dati e spinge le aziende fintech a investire in tecnologie di crittografia avanzata per tutelare le informazioni sensibili.

L’inclusione finanziaria rappresenta un altro pilastro fondamentale: i servizi fintech, grazie a interfacce intuitive, mirano a raggiungere anche chi è tradizionalmente escluso dal sistema bancario, come le popolazioni prive di conti correnti o residenti in aree remote.

Il futuro del fintech italiano appare chiaro: una continua crescita è prevista nei prossimi anni, con il settore degli investimenti digitali che dovrebbe raggiungere un valore di 48,01 miliardi di dollari entro il 2027 e crescenti rivoluzioni nelle transazioni finanziarie attraverso tecnologie innovative, protezione dei dati e accessibilità diffusa.

Questi temi saranno al centro della Call Tech Action Week, in programma dal 18 al 22 novembre, con ICE SDA Bocconi che ospiterà la Cerimonia di chiusura. L’evento offrirà un’occasione unica per analizzare il percorso fintech in Italia e discutere il suo ruolo fondamentale nella costruzione di un sistema finanziario globale più inclusivo e connesso. È possibile registrarsi qui.

 

SDA Bocconi School of Management

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