Dalle ceneri della pandemia può rinascere un manager più consapevole e resiliente

Il sostegno dell’Executive MBA in tempi di Covid-19

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“Ripartire” è la parola più pronunciata in questo periodo. Dopo un blocco delle attività senza precedenti per imprevedibilità, dimensioni e durata, tutto il dibattito pubblico gira ora attorno a come far ripartire l’economia. Facciamo bilanci e previsioni, ma pensiamo più spesso da cosa ripartiamo invece che da chi. Come escono le persone – gli attori in carne e ossa della scena economica – da una pandemia che ha minacciato la loro vita e ha fatto vacillare tutte le loro sicurezze? Non si può immaginare nessuna strategia di ripresa se non ci si concentra su chi concretamente dovrà progettarla e metterla in pratica; se non si accolgono e non si valutano le difficoltà pratiche e psicologiche di chi dovrà affrontare le grandi sfide del prossimo futuro.

 

All’Executive MBA di SDA Bocconi ci siamo posti il problema e abbiamo provato ad immaginare delle soluzioni. “Nessuno era preparato, inutile nasconderlo. Nessun piano di rischio di nessuna organizzazione e di nessuna nazione aveva mai previsto un evento del genere”, dice Enzo Baglieri, Direttore dei Programmi EMBA. “Quello di cui ci siamo preoccupati fin dalle primissime fasi è stato di fornire ai nostri studenti MBA ed Executive MBA tutti gli strumenti per reagire anche a livello individuale e psicologico a questo stress senza precedenti”.

 

Gli interventi hanno toccato due dimensioni essenziali per un manager, la resilienza e la consapevolezza. Riguardo alla prima, con la collaborazione di un Alumnus esperto in materia, Gianluca D’Apote, è stato proposto ai circa 300 partecipanti EMBA un questionario di autovalutazione, basato sulla Connor-Davidson Resilience Scale CD-RISC-25©. I risultati, restituiti attraverso un report individuale, hanno fornito a ciascun partecipante una valutazione della sua capacità di resilienza intesa come misurazione delle strategie di adattamento (coping) per fronteggiare in maniera efficace difficoltà e stress secondo quattro parametri (le “4C”): Commitment (impegno e responsabilità), Control (sicurezza e autostima), Challenge (superamento degli ostacoli) e Community (relazioni sicure ed empatia). “La resilienza è risultata un elemento distintivo del profilo di un Executive MBA, una pietra angolare delle soft skills di un manager che integra in sé pensiero razionale, problem solving, empatia, flessibilità, negoziazione e leadership”, conferma D’Apote.

 

Un manager deve anche essere pienamente consapevole del suo agire. La seconda offerta di sostegno di EMBA ai suoi partecipanti per superare il momento di crisi punta proprio allo sviluppo di una completa consapevolezza, di un’attenzione volontaria alle opportunità che offre il presente. In una parola: la mindfulness, letteralmente la “pienezza della mente”. “Praticare la mindfulness aiuta a potenziare la concentrazione, l’intuizione, la creatività, la consapevolezza emotiva, la maggior fiducia verso le proprie potenzialità”, sostiene Barbara Cuneo, che ha progettato l’iniziativa e si appresta ora a replicare per le altre classi EMBA on campus. “Inoltre favorisce le condizioni per migliorare le dinamiche relazionali e le interazioni con l’esterno, agevolando la cooperazione nei rapporti di gruppo”. Un modo, conclude Baglieri, per “non respingere e negare il disagio che indubbiamente ci attanaglia, ma farne un motivo di crescita e una fonte di risposte creative alle sollecitazioni”.

 

SDA Bocconi School of Management

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