Nasce il primo Osservatorio sulla Governance delle Imprese non quotate

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Milano, 5 luglio 2019
Nasce il primo Osservatorio Imprese sulla Corporate Governance delle imprese non quotate, un progetto triennale che avrà come focus le imprese di medie e grandi dimensioni non quotate – utilizzando le imprese quotate quale “benchmark” – e analizzerà gli impatti e i benefici di una buona governance.

L’Osservatorio è il primo e fondamentale Monitor del Corporate Governance Lab, la cui mission è quella di diffondere conoscenza e buone prassi «di frontiera» sul tema degli assetti e dei processi di governo delle imprese, con l’obiettivo di contribuire al loro rafforzamento e, quindi, a performance di successo di lungo periodo.

L’Osservatorio Imprese del Corporate Governance Lab è realizzato da SDA Bocconi con Banca Generali main parnter , PwC TLS Avvocati e Commercialisti, in qualità di partner tecnico-scientifico del Corporate Governace Lab, ed in collaborazione con Cerved.

Diretto da Alessandro Minichilli, SDA Professor e Professore Associato Università Bocconi) e realizzato insieme a Daniela Montemerlo, SDA Professor e Professore Ordinario Università dell’Insubria, l’Osservatorio ha analizzato per il primo anno 3.055 imprese, quotate e non, con fatturato superiore a 100 milioni di euro, ponendo particolare attenzione a tre aspetti: i) la governance proprietaria, con analisi delle forme di controllo (familiare, di coalizione, finanziario o statale), della concentrazione delle quote e delle dinamiche di apertura del capitale; ii) la governance societaria, con ricostruzione delle strutture di governo delle imprese censite, nonché dei modelli di leadership – in ottica sia “statica” che di successione; iii) il “capitale umano” negli assetti di governance, andando ad analizzare, più in profondità per le società quotate ed in via preliminare per le società non quotate, i profili dei 9.608 consiglieri delle società dell’Osservatorio.

Le prime evidenze sono state presentate nell'evento di lancio a Milano presso SDA Bocconi cui hanno partecipato come relatori Giandomenico Auricchio, Amministratore Delegato di Auricchio, Riccardo Mazzanti, Presidente di WIIT Cloud, Carlo Palmieri, Vice Presidente di Pianoforte Holding (Carpisa-Yamamay), Andrea Sasso, Amministratore Delegato di iGuzzini, con i commenti di Marco Ferrando (caporedattore Finanza e Mercati Sole24Ore), Fabrizio Acerbis (Managing Partner PwC TLS Avvocati e Commercialisti), Marzio Albonico (Head of Family Protection, Banca Generali) e Guido Romano (Responsabile Ufficio Studi Cerved).

Durante l’evento sono stati dibattuti i risultati del I rapporto dell’Osservatorio Imprese i quali, in sintesi, evidenziano quanto segue:

  • l’assetto proprietario è decisivo per le performance, nelle scelte che riguardano identità e concentrazione degli azionisti – così come fondamentali appaiono le scelte societarie e di gruppo;
  • l’apertura del Consiglio di amministrazione e la successione nella leadership (in particolare nelle posizioni di AD, Presidente esecutivo, AU) sono decisioni che hanno un impatto positivo sui risultati delle grandi imprese non quotate, pur non essendo ancora sufficientemente diffuse. In particolare, i consigli aperti ad «outsider» performano meglio e facilitano i processi di successione al vertice. Soprattutto, «fanno la differenza» dove gli outsider sono meno diffusi (e quindi nelle non quotate);
  • è necessario accelerare la formazione di un «mercato» dei Consiglieri. Tra luci ed ombre, le logiche di cooptazione dei Consiglieri outsider appaiono ancora centrate su rilevanza del network, «affinità elettive» con l’impresa, logiche «imitative» settoriali, e vicinanza territoriale e culturale;
  • le imprese devono apprendere da quelle più strutturate e portarsi «un passo avanti», anche attraverso un dialogo costante con il mondo delle società quotate.

Così hanno commentato i Partner dell’iniziativa. Secondo Fabrizio Acerbis, Managing Partner PwC TLS, «per le imprese familiari italiane la governance è oggi un elemento critico di successo. Le scelte strategiche in questo ambito rappresentano uno dei tre pilastri di crescita, insieme alla proiezione internazionale e alla digital transformation del business. PwC TLS ha deciso di partecipare come partner tecnico-scientifico al progetto del CG Lab proprio perché aumentare la cultura degli imprenditori in questo ambito, forse un po' dimenticato, è chiave per il futuro del tessuto industriale italiano». Secondo Gian Maria Mossa, Amministratore Delegato di Banca Generali, «la corporate governance è un elemento chiave per stimolare lo sviluppo e la strategia di un’azienda, ed è la porta di accesso al dialogo con gli investitori. Il nostro impegno al fianco degli imprenditori e delle imprese  riguarda sempre di più, oltre alla protezione patrimoniale,  tutte quelle sfide finalizzate ad una crescita sostenibile nel tempo».

 

SDA Bocconi School of Management

 

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