I mestieri nel management della sanità che non esistono ancora
Nel corso degli ultimi anni si sta osservando un processo di profonda trasformazione nel sistema delle professioni nel mondo delle aziende di erogazione dei servizi per la tutela della salute: viene progressivamente messo in discussione e superato il cosiddetto modello “neo weberiano”. Infatti, in passato le professioni riconoscibili all’interno delle aziende sanitarie potevano essere intese come soggetti collettivi organizzati (Larson, 1977) e impegnati nella costruzione e nelle difesa di una “giurisdizione professionale” (Abbott, 1988), fondata su competenze scientifiche specifiche apprese attraverso un percorso formativo formale (Tousijn, 2015).
Questo fenomeno, tipico delle professioni mediche si è esteso sia quelle rivolte all’assistenza e alla popolazione aziendale dei cosiddetti “amministrativi”. Ciò è collegato a due fenomeni paralleli:
Le trasformazioni che stanno vivendo i sistemi regionali e le aziende sanitarie stanno trasformando i connotati delle professioni. Oltre a quelle tradizionali, stanno emergendo fabbisogni di competenze nuove strettamente legate alle nuove accezioni di azienda sanitaria di erogazione di servizi o alle nuove forme di organizzazione.
Il master MiMS, che collabora stabilmente con almeno 100 istituzioni di diversa natura all’interno del settore della sanità in Italia, sta intercettando negli ultimi anni alcune proposte di stage curriculari lontani dai contenuti e dalle professioni più tradizionali. Si pensi agli studenti con laurea in Farmacia che vanno ad occuparsi della logistica del farmaco sviluppando modelli diversi a seconda della classe di farmaci e non interpretano la loro professione tradizionale, così come prevista dalla specializzazione di farmacia ospedaliera. Piuttosto che gli studenti che vanno ad occuparsi della gestione del brand delle aziende sanitarie, oppure si occupano di strategie esplicite di patient engagement (costruendo relazioni stabili con le associazioni pazienti funzionali alla riprogettazione organizzativa) o della progettazione di strumenti social.
Da qui l’intuizione di sviluppare un accordo stabile con alcune istituzioni per “incubare” i contenuti di queste professioni emergenti che al momento sono puntuali e isolate, poiché sviluppate in seno alle aziende più innovative, ma si stima una graduale diffusione. Come censire i fabbisogni di queste nuove competenze professionali? Come strutturare contenuti e strumenti specifici? Come costruire delle comunità prima di pratica e poi professionali?
Hangar MiMS si propone quale incubatore di queste professioni emergenti che sostengono i processi di innovazione delle aziende sanitarie. Allo scopo si intende avviare le seguenti fasi nel corso del 2019: