Corporate Governance Lab

Come ogni anno, le attività del Corporate Governance Lab di SDA Bocconi School of Management si aprono con la presentazione dell’ultima edizione dell’Osservatorio Imprese, supportato dai partner PwC TLS, Banca Generali e NUO SpA.

Nel recente evento dal titolo “Concentrare o frammentare? Assetti azionari, governance e performance delle medie e grandi imprese italiane”, il Corporate Governance Lab ha presentato la sua ricerca 2024, offrendo uno sguardo approfondito sugli assetti proprietari di oltre 14.000 imprese italiane con un fatturato superiore ai 20 milioni di euro nel periodo 2014-2022.

Dopo i saluti istituzionali dell’Associate Dean for Research – Claudio Dematté Research Division, Paola Cillo, l’evento ha visto la presentazione del rapporto di ricerca a cura di Alessandro Minichilli, Direttore del Lab, SDA Bocconi Professor e Professore Ordinario Università Bocconi, Daniela Montemerlo, SDA Bocconi Affiliate Professor e Professore Ordinario Università dell’Insubria e Valentino D’Angelo, Coordinatore Corporate Governance Lab.

I cambiamenti di assetto proprietario risultano essere piuttosto comuni: il 40% delle imprese ha modificato la configurazione della proprietà durante il periodo monitorato.

Le imprese con gli assetti proprietari dinamici – quelle che frammentano o concentrano la proprietà nel corso degli anni – ottengono risultati migliori di quelle che mantengono la stessa struttura nel tempo: le società che hanno mantenuto lo stesso assetto proprietario hanno registrato una crescita media cumulata dei ricavi di vendita pari al 34,9%; quelle che hanno ridotto la concentrazione sono cresciute del 40,2%; quelle che l’hanno aumentata sono arrivate al 53,4%.

Le imprese che, contestualmente alla modifica degli assetti proprietari, migliorano la governance aziendale registrano risultati migliori sia in termini di crescita dei ricavi (1,5 punti percentuali in più per chi concentra e addirittura 17,1 punti percentuali per chi frammenta), sia di indebitamento (0,3 punti percentuali in meno per chi concentra e 3,8 per chi frammenta).

Durante la tavola rotonda sono state condivise storie di successo e casi di studio dagli speaker, delineando un quadro variegato e complesso in cui emerge la consapevolezza dell'importanza della governance, con considerazioni differenziate nei diversi assetti proprietari. Hanno preso parte alla tavola rotonda: Giuseppe Airoldi, Professore Emerito Università Bocconi, Alessandro Malavolti, AD AMA, Francesca Morandi, Consigliere di Amministrazione Morandi Group, Luca Rossetti, AD Fratelli Rossetti, Francisco Sanchez, AD Cherubini Group.

Fabrizio Acerbis, partner PwC TLS, ha sottolineato l'importanza dell'approccio tecnico-scientifico del CG Lab di SDA Bocconi nell'esplorare aree di ricerca vitali per la sostenibilità delle imprese nel tempo.

Marzio Albonico, Responsabile Servizio Family Protection & Planning di Banca Generali e Main Partner dell’Osservatorio, ha ricordato la centralità del ruolo della governance: "possiamo immaginare la governance come uno strumento che permette di costruire un ponte tra le generazioni presenti in azienda. Nonostante l’affermarsi di nuove tecnologie, come l’IA, le persone continuano ad avere un ruolo cruciale all’interno delle imprese, e per questo la governance è fondamentale."

Per Tommaso Paoli, CEO di NUO SpA, in un panorama globale complesso, il dinamismo e l'evoluzione dell'assetto proprietario sono strumenti cruciali per favorire la crescita e rappresentano un fattore critico di successo aziendale.