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Anche in finanza, la sostenibilità non è più un nice to have, ma è un must to have. La valutazione delle performance ESG (Environmental, Social, Governance) è diventato un fattore strutturale dell’AuM (Asset Under Management) anche a seguito delle novità normative introdotte dalla Commissione Europea e dalla BCE in particolare.
L’esistenza di molteplici rating o score ESG genera incertezza. Il motivo è l’assenza di metodologie condivise, di una comune definizione di cosa sia la sostenibilità e di conseguenza di quali siano le sue principali componenti e quali debbano essere le metriche per misurarla.
Al centro di tutto c’è la capacità di reperire e rendere fruibili basi dati, KPI, score e ratings ESG di qualità che, integrati alle tradizionali metriche economico-finanziarie siano in grado di misurare la sostenibilità dell’AuM.