- Data inizio
- Durata
- Formato
- Lingua
- 17 Giu 2024
- 9 giorni
- Class
- Italiano
Affrontare le sfide attuali della funzione HR a 360 gradi, grazie a strumenti metodologici per attrarre, scegliere e trattenere in azienda i migliori talenti.
Lo smart working – almeno così è stato definito nella comunicazione pubblica, anche se in molti casi di smart aveva ben poco – in questi ultimi mesi è stato per molte persone una novità assoluta e ha rappresentato una trasformazione profonda del loro modo di lavorare. Per molte altre in realtà no non è stato così. Per esempio, chi già da molto tempo aveva la possibilità di lavorare da remoto, coordinando team geograficamente dispersi, ne conosceva i limiti: assenza di prossimità fisica, di interazioni face-to-face e di controllo diretto dei collaboratori.
La spinta emergenziale causata dalla pandemia ha costretto molte organizzazioni, pubbliche e private, a costruire modelli di lavoro smart o agile (d’ora in avanti useremo questi termini indifferentemente) attraverso sperimentazioni sul campo, in una logica di «prova-e-sbaglia». Il tiro è stato aggiustato man mano che le settimane di lockdown passavano, fino a giungere a soluzioni talmente soddisfacenti che sono in molti a dire che, d’ora in avanti, si cercherà di combinare al meglio le pratiche tradizionali con quelle innovative emerse in questi mesi.
Affrontare le sfide attuali della funzione HR a 360 gradi, grazie a strumenti metodologici per attrarre, scegliere e trattenere in azienda i migliori talenti.
L’obiettivo principale del corso è quello di dare indicazioni e di offrire strumenti metodologici idonei a poter svolgere in chiave strategica la funzione di project manager.
Fornire a executive e manager non specializzati in ambito IT gli strumenti per scegliere consapevolmente la tecnologia e applicarla alla strategia della propria azienda.