Le amministrazioni pubbliche alle prese con l’integrazione dell’intelligenza artificiale nei loro processi e nella costruzione dei servizi ai cittadini potranno fare tesoro delle conclusioni di un’analisi condotta da tre studiosi 1 di SDA Bocconi School of Management (Greta Nasi, Maria Cucciniello e Alexander Hiedemann)insieme a Mila Gasco-Hernandez (State University of New York). Lo studio è stato premiato dalla rivista Urban Governance come miglior paper pubblicato nell’ultimo anno considerato.
La motivazione recita, tra l’altro, che “questo articolo può indirizzare la governance locale e la trasformazione digitale delle città di tutto il mondo.”
Analizzando alcuni episodi di trasformazione digitale in tre smart city europee come Barcellona, Milano e Monaco, gli autori individuano tre ordini di fattori capaci di favorire il successo della trasformazione digitale.
- Strategia. Le trasformazioni di successo, pur diversissime tra di loro in termini di finalità e attori coinvolti, hanno un punto in comune: non sono mai fini a sé stesse, ma introducono tecnologie allineate con gli obiettivi strategici generali dell’amministrazione.
- Leadership. Sia la leadership politica, sia quella amministrativa contribuiscono al successo delle iniziative di trasformazione, evidenziando priorità chiare e creando le basi organizzative perché la trasformazione sia portata a termine. I cambiamenti della leadership politica, d’altra parte, possono pregiudicare la buona riuscita del processo.
- Collaborazione. La trasformazione non può prescindere dalla collaborazione tra pubblico e privato, sia per la ricerca delle risorse finanziarie necessarie, sia per il coinvolgimento di competenze tecnologiche di frontiera. Tale collaborazione è possibile solo nelle situazioni in cui si sia preventivamente instaurato un clima di fiducia reciproca tra le parti.
“Il risultato su fiducia e collaborazione è particolarmente attuale,” sostiene Greta Nasi, direttrice dell’Executive Master in Management of International Organizations (EMMIO) di SDA Bocconi. “Competenze fondamentali come quelle relative alla cyber security e all’intelligenza artificiale non risiedono tipicamente nelle amministrazioni pubbliche, che non possono fare concorrenza, nel reclutamento, alle grandi imprese internazionali. Possono, però, instaurare il clima di fiducia che renderà possibile la collaborazione.”