FT premia la ricerca SDA d’impatto

Financial Times’ Responsible Business Education

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SDA Bocconi School of Management ha svolto un ruolo pionieristico nell'analisi degli effetti delle attività d’impresa sulla salute degli oceani e nella definizione di possibili strategie di mitigazione. Il Financial Times ha ora riconosciuto l’innovatività di questo contributo premiando uno dei progetti di ricerca di SDA Bocconi con un Responsible Business Education Award.

 

Il Financial Times ha scritto che Business for Ocean Sustainability (BfOS) , il progetto vincitore del premio, “è stato lodato dalla giuria per la sua ampiezza e per l’interessante mix di fondamenti accademici e praticità, capace di creare consapevolezza su un tema purtroppo ancora poco studiato.”

 

Gli oceani sono il sistema di supporto vitale più importante del nostro pianeta e il benessere della specie umana dipende dal loro stato di salute, che è al centro di uno degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG-14 “Life Below Water”).

 

I ricercatori di SDA Bocconi grazie al supporto di One Ocean Foundation e in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche della Spagna (CSIC) e McKinsey & Company, hanno analizzato i report sulla sostenibilità di 2.500 aziende attraverso uno strumento di GenAI e hanno esplorato la loro consapevolezza e attivazione riguardo alle pressioni dirette e indirette sugli oceani, le risposte a queste pressioni e gli strumenti di rendicontazione utilizzati.

 

Poiché il 90% delle pressioni sugli oceani proviene da attività terrestri che hanno una consapevolezza limitata del loro impatto a valle, lo studio ha confermato che l'SDG-14 è uno dei più trascurati: solo il 9% delle aziende rendiconta su di esso. Tuttavia, il 51% delle aziende dimostra consapevolezza delle pressioni che le loro attività esercitano sugli oceani, il 44% attua attività di mitigazione e il 26% è consapevole e guida attivamente le risposte aziendali alle sfide oceaniche.

 

“Abbiamo osservato che, nonostante il ritardo nel riconoscere questa grande sfida, una volta informate, le aziende mostrano un grande interesse e volontà di impegnarsi attivamente,” ha dichiarato al Financial Times Stefano Pogutz (Professor of Practice di Sostenibilità Aziendale presso SDA Bocconi e Direttore del programma MBA full-time).

 

I prossimi passi necessari a garantire una blue economy (cioè, un'economia oceanica sostenibile) includono:

 

  • Sensibilizzare le industrie non direttamente legate alla blue economy, responsabili della maggior parte delle pressioni sugli oceani (ad esempio, produttori di plastica, agricoltura, utilizzatori di idrocarburi);
  • Coinvolgere precocemente le aziende e il settore finanziario nella ricerca di soluzioni innovative. Avere trascurato tali attori ha comportato un ritardo di 20 anni nella lotta al cambiamento climatico;
  • Promuovere la trasparenza aziendale attraverso un sistema condiviso di rendicontazione e, possibilmente, di valutazione (l’Ocean Disclosure Initiative).

 

Lo studio “Business for Ocean Sustainability: Early Responses of Ocean Governance in the Private Sector”  include tra i suoi autori quattro studiosi di SDA Bocconi - Stefano Pogutz, Manlio de Silvio, Aristea Saputo e Francesco Perrini - ed è parte del progetto BfOS.

 

 

SDA Bocconi School of Management

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