La qualità della vita dei pazienti potrà contare di più

Oriana Ciani, Aureliani Finch, Claudio Jommi, Michela Meregaglia

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  • La qualità della vita collegata allo stato di salute dei pazienti sta diventando un indicatore di beneficio sempre più importante
  • Un team di ricerca Cergas / EuroQoL Foundation ha pubblicato su Social Science and Medicine uno studio che consentirà di adattare alla popolazione italiana dati di qualità della vita raccolti a livello internazionale
  • Si tratta di un risultato di grande rilevanza sia per la ricerca sia per tutti i soggetti (istituzioni pubbliche, imprese, associazioni pazienti) che intendono utilizzare questi dati per valutare i benefici generati da nuove tecnologie sanitarie nella prospettiva dei pazienti
  • Una più corretta valutazione dei benefici nel contesto nazionale porterà anche una maggiore attenzione ad approcci rigorosi nelle scelte di pricing delle tecnologie sanitarie basate sulla coerenza tra il loro valore e costo.


Pubblicato su Social Science and Medicine* un nuovo importante contributo sulla sanità che nasce dallo sforzo congiunto di Cergas (Centro di ricerche sulla gestione dell’assistenza sanitaria e sociale) della SDA Bocconi e EuroQoL Foundation, soggetto attivo sul fronte della misurazione dello stato di salute nella prospettiva dei pazienti.

Lo studio consentirà in futuro di adattare alla popolazione italiana le evidenze di impatto sulla qualità della vita dei pazienti, raccolte a livello internazionale, di nuovi farmaci, vaccini, dispositivi, ed altre tecnologie sanitarie. Lo strumento di misurazione della qualità di vita, di cui sono state stimate le preferenze dei cittadini italiani (dette anche “tariffe”), è lo EQ-5D-5L, un questionario di cinque domande per altrettante dimensioni (capacità di movimento, capacità di cura della persona, capacità di svolgere attività abituali, dolore o fastidio, stato di ansia e depressione) e cinque possibili livelli di severità per ogni dimensione (nessuna difficolta, lieve difficoltà, moderata difficoltà, grave difficoltà, estrema difficoltà). Il campione di cittadini selezionato è relativamente rappresentativo per caratteristiche demografiche (età, anche se il campione è mediamente di quattro anni più giovane della popolazione italiana, e genere) e distribuzione geografica.

Ma perché è così importante questo risultato? Il motivo è semplice. Sempre di più, e per fortuna, le malattie si stanno cronicizzando (si pensi ad alcuni tumori, all’HIV e ad altre diverse malattie che agiscono sul sistema immunitario) ed impattano sulla qualità di vita dei pazienti, più che sulla mortalità a breve termine. La misurazione della qualità di vita diventa cruciale per cogliere i benefici di una terapia senza prescindere dal contesto in cui viene misurata: la struttura demografica, il livello di reddito ed i valori culturali e religiosi di un determinato paese impattano infatti sulla percezione della qualità di vita. Se si vuole valorizzare appieno l’impatto di nuove soluzioni terapeutiche sulla qualità di vita dei pazienti, non si può quindi prescindere dalla specificità del contesto locale.

I risultati ottenuti hanno due rilevanti implicazioni di policy. Da una parte si fornisce un ulteriore supporto per dare più voce ai pazienti nella valutazione del proprio stato salute, in aggiunta a quella basata su parametri clinici. Dall’altra, una più puntuale misurazione dei benefici generati dalle nuove tecnologie sanitarie, e in particolare dai farmaci, consente di valutare meglio la coerenza tra tali benefici ed i costi, supportando imprese e istituti regolatori (l’Agenzia Italiana del Farmaco nel nostro paese) nella negoziazione di prezzo e rimborso dei nuovi farmaci. In altri termini, questo studio aiuta a prendere scelte in sanità, massimizzando lo stato di salute per date risorse disponibili.

Lo studio è interessante anche per il metodo utilizzato. Data la pandemia in corso, non è stato possibile realizzare interviste face-to-face. Per la prima volta, negli studi di stima delle tariffe nazionali collegate alla scala EQ-5D-5L le interviste al campione di cittadini intercettati sono state realizzate mediante videoconferenza. Ed il risultato è stato molto positivo: la videoconferenza si è rilevata una modalità efficiente e flessibile di gestione delle interviste e non ha impattato negativamente sulla qualità delle stesse.

Le “tariffe” dell’EQ-5D-5L, ovvero i pesi espressivi della qualità di vita per ogni stato di salute, identificato dalle possibili combinazioni dei domini per il loro livello di gravità, sono ora disponibili anche per l’Italia. Questo permetterà una corretta valutazione dei benefici delle nuove tecnologie sanitarie nella prospettiva dei pazienti, e della coerenza tra benefici e costi. Il tutto a vantaggio della ricerca in ambito sanitario, delle imprese che investono in nuove soluzioni terapeutiche e delle istituzioni che devono garantire una efficiente allocazione delle risorse disponibili.

* Finch AP, Meregaglia M, Ciani O, Roudijk B, Jommi C. An EQ-5D-5L value set for Italy using videoconferencing interviews and feasibility of a new mode of administration. Soc Sci Med. 2022; 292:114519.
(https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0277953621008510?via%3Dihub)



SDA Bocconi School of Management

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